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AL MUSEO DONATO L’OMBRELLINO DELLA MARCHESA MARIANNINA SALERNI

AL MUSEO DONATO L’OMBRELLINO DELLA MARCHESA MARIANNINA SALERNI

Un pregiato ed artistico ampio MANTELLO invernale, femminile, di fine Ottocento, ed un OMBRELLINO di seta, con asta in avorio, dello stesso periodo, vanno ad arricchire un settore del Museo Etnografico Cerignolano, quello dell’abbigliamento femminile. I due manufatti sono stati donati in data 19.9.1989 dalla Sig.ra CARMELA CORRADO  in TALIA.

Il MANTELLO in velluto azzurro cupo, presenta un ampio bordo in pelliccia con preziose applicazioni in corallo e paillettes neri su trina dello stesso colore. Il colletto in pelliccia è impreziosito da un’applicazione in merletto e coralli neri. L’ombrellino da sole è in seta chiara, bianca e azzurra con ampie zone lavorate, ai bordi, una decorazione in azzurro scuro e bianco terminante con lunghe e fitte frange di seta. I due oggetti appartenevano alla Sig.ra MARIANNINA  SALERNI dei  MARCHESI di ROSE, figlia di SAVERIO SALERNI MARCHESE di ROSE e di LUCIA  ROSATI tutti di Foggia; era moglie dei ricco possidente GIUSEPPE  CIBELLI di Cerignola, bisnonni della Sig.ra CARMELA CORRADO.

La nobile Famiglia SALERNI di ROSE (questa è la esatta dizione), trae il suo nome da una località della Calabria in provincia di Cosenza e risulta presente a Foggia con ORAZIO e SAVERIO, MARCHESI di ROSE, presenti già agli inizi dell’Ottocento. Due pubblicazioni ci danno il conforto delle notizie sui sopracitati personaggi: “Il Giornale Patrio Villani – I – (1801-1810)”, a cura di Pasquale di Cicco, Foggia, 1985 e la “Cronistoria di Foggia 1848-1870” ad opera di Carlo Villani, Napoli 1913; inoltre vari documenti nell’Archivio di Stato di Foggia.

I SALERNI, MARCHESI di ROSE, erano convinti e ferventi LIBERARLI (Carbonari) foggiani: ORAZIO nel 1779, di appena 14 anni, con suo padre fu arrestato perché propugnava le libere istituzioni; nei moti carbonari del 1820, Orazio fu di nuovo arrestato. SAVERIO, anch’egli liberale, il 22 febbraio 1801 fu scarcerato insieme ad altri liberali foggiani, grazie all’indulto emanato dal RE di Napoli,  il 13 ottobre 1809 il marchesino Saverio di Rose  fu nominato Capo legione della Provincia di Capitanata con il prestigioso grado di Colonnello. Una importante spedizione civica, unita a francesi, ebbe luogo sotto i suoi ordini, contro i briganti nel 24 febbraio 1810. Nel 1860 a causa dei turbamenti politici per via delle false costituzioni emanate dal Re di Napoli, prevedendo il peggio, il Sindaco di Foggia, Alessio Barone, lasciò la città, come del resto altre personalità in vista, e il marchese di Rose fu scelto a surrogare il Sindaco fuggitivi scelto in una terna di nomi. La sua casa ospitò riunioni e personaggi di prestigio e pensiero liberale. Come Sindaco, nel 1860, si recò con una rappresentanza di Foggia e della Capitanata, compreso il Sindaco di Cerignola, a Napoli per rendere omaggio al Re per la sua elevazione al trono dopo le elezioni plebiscitarie. L’11 agosto 1861 prestò giuramento per la piena carica di “primo sindaco dei tempi nuovi”.

I Coniugi CIBELLI abitavano a Cerignola nel loro Palazzo, nella giurisdizione parrocchiale dell’Addolorata. Nei Registri parrocchiali, da me consultati nel 1989, grazie alla piena disponibilità del Parroco d. Franco Dimunno, ho trovato diversi Atti di Battesimo e di Morte di alcuni figli. Il 30 ottobre 1857 nasce Giuseppe Cibelli, battezzato nello stesso giorno, che morirà dopo alcune ore: l’atto di morte riporta: “D. Giuseppe Cibelli” attribuendo tale appellativo ad un neonato di un solo giorno, manifestando senz’altro la grande considerazione e il prestigio dei genitori. Altro figlio di nome Giuseppe nasce il 30 novembre 1859; l’8 dicembre dello stesso anno viene battezzato in casa dietro licenza del Vicario Curato (viceparroco) D. Francesco Sorbo, il padrino è D. Orazio Salerni dei marchesi di Rose. Cibelli Saverio altro figlio, nasce il 16 marzo del 1867 e il 20 marzo viene battezzato dal Vicario Curato, D. Francesco Antonio Palieri, la madrina  è Maria Saveria Gosciola ostetrica. Ancora un altro figlio Giulio , nasce il 26 maggio 1869 ed è battezzato il 30 dello stesso mese con licenza del Parroco dal Sac. Giuseppe Rinaldi , la madrina è la stessa ostetrica. Eduardo Cibelli nascerà il 23 aprile del 1871, battezzato il 26 dal Sac. D. Giuseppe Raitani (ex Scolopio) con licenza del Parroco, la madrina è ancora la medesima ostetrica.  Il 13 febbraio 1856 Giuseppe Cibelli fu Giuseppe  rivolge al Sindaco di Cerignola D. Francesco d’Amati richiesta di costruire un ossario nel Camposanto per uso della sua famiglia obbligandosi a pagare a favore del Comune il prezzo del suolo. L’architetto che ha progettato la Tomba per la Famiglia Cibelli è Pettinicchio (Archivio di Stato di Foggia – Affari Comunali). La Famiglia Cibelli , di antica origine cerignolana, vanta, sin dal XVI secolo, la presenza di uomini di notevole prestigio nei vari campi sociali, da quello religioso a quello civile. Vogliamo ricordare in tempi più vicini a noi due Sacerdoti, fratelli, sempre figli di Giuseppe Cibelli e Mariannina Salerni di Rose, nati a Cerignola : D. Nicola e  D. Roberto, deceduti nella prima metà del ‘900.

L’articolo da MATTEO STUPPIELLO, “MERIDIANO 16” Quindicinale di dibattito culturale e politico . Anno IV – n. 19 – 21 Novembre 1989 – Lucera, p.10.

Cerignola, 19 marzo 2016                                     Matteo Stuppiello

1 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Foto Matteo Stuppiello 16.08.1990