Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

MARIA SS.MA DI RIPALTA: UN EVENTO MIRACOLOSO

di MATTEO STUPPIELLO

Nell’approssimarsi della Festa della Vergine SS.ma di RIPALTA, Protettrice della Città di Cerignola, il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, l’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola e il Museo Etnografico Cerignolano (1979) vogliono fare cosa gradita alla Città nel voler ricordare  un evento miracoloso accaduto il 21 giugno 1824, nel quale vede protagonista tre disabili che ottengono la grazia invocando la Vergine di Ripalta.

“Molteplici sono le manifestazioni della filiale devozione che lega il popolo alla Vergine e ai Santi, eletti protettori della propria Città, ai quali esso si rivolge, con profondi sentimenti di fede, soprattutto in momenti di particolare pericolo, come nelle calamità naturali, di fronte alle quali l’uomo del passato si sentiva totalmente inerme. Ancora oggi, certo meno che nel passato, si è adusi apporre, dietro i vetri della propria abitazione, immaginette sacre a protezione, soprattutto dei campi, dai violenti temporali, dalle grandinate…dalla siccità…dai terremoti. Senza dubbio poi quando un evento miracoloso veniva vissuto, raccontato e tramandato, la devozione diventava più intensa e profondamente radicata. Il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, la Sede locale dell’Archeoclub d’Italia e il Museo Etnografico Cerignolano hanno già affrontato analisi sistematiche, sempre con il conforto di documenti, sugli aspetti storici, artistici e devozionali sia del Santuario campestre sull’Ofanto sia della Icona della nostra Protettrice. Maria SS.ma di Ripalta. Per quanto riguarda le testimonianze di miracoli solo la tradizione orale attesta la presenza di tavolette votive (1) a coprire le pareti della navata del Santuario. Oggi, invece, ad arricchire la ricerca sistematica, da me condotta, posso presentare per la prima volta, un documento del 1824 (2)rintracciato presso l’Archivio di Stato di Foggia che attesta un “miracolo” compiuto dalla nostra Vergine: la guarigione di tre “storpj notissimi”. Il documento riporta, su di un unico foglio, la lettera che il Sindaco Giulio Caradonna, inviava il 12 giugno 1824 all’Intendente di Capitanata per informarlo dell’evento prodigioso e la risposta che questi gli manda prontamente il giorno successivo.  Una attenta lettura delle due lettere consente, anche, di ipotizzare il costituirsi, nello stesso 1824, di una Deputazione (si tratta di due cittadini probi e benestanti) alla quale veniva concesso dall’Intendente il permesso di “girare questuando per Comune” per raccogliere i fondi necessari al mantenimento del culto alla Vergine. Giova, infine, evidenziare che in quel 1824 la sacra Icona rimaneva per tutto l’anno nel Santuario campestre e solo in quei casi eccezionali di calamità, già ricordati, veniva prontamente portata devotamente in processione nella Città. Questi i testi e le trascrizioni delle due lettere: 

Cerignola, 29 agosto 2016                                                                                                    Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

  1. MATTEO STUPPIELLO, Una chiesa campestre. Il Santuario di Maria SS.ma di Ripalta, San Ferdinando di Puglia, 1992, nota alla copertina.
  2. ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA Affari comunali II Serie, B. 264, f. 117.
  3. Nel documento originale le due lettere sono affiancate su un unico foglio.
  4. Il testo è stampato a tergo della LITOGRAFIA: MARIA SS. DI RIPALTA / Protettrice e Patrona principalissima della Citta’ di / CIRIGNOLA /   dichiarata con Breve Pontificio di / PIO PAPA IX, San Ferdinando di Puglia, 1993. La Litografia è stata Edita dal Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, dalla Sede locale dell’Archeoclub d’Italia,  dal Museo Etnografico Cerignolano (1979) con la PARROCCHIA S. PIETRO APOSTOLO – DUOMO TONTI – CERIGNOLA  in occasione della Festa Patronale (8 SETTEMBRE 1993). La Litografia riproduce la Icona di Maria SS. ma di Ripalta tratta da una stampa, su carta, del sec. XIX (Archivio Privato Matteo Stuppiello). La elaborazione grafica e l’acquerellatura è opera del Prof. Salvatore Delvecchio. Inoltre la tiratura è stata limitata a n. 300 copie tutte numerate e firmate dall’Autore.