Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

SAN GIUSEPPE – CULTO E IMMAGINI

In comunione con il Santo Padre Francesco, che l’8 dicembre 2020 ha indetto un Anno Giubilare incentrato sulla paterna figura di San Giuseppe, il nostro contributo culturale vuole ravvivare il connubio esistente tra i fedeli cerignolani di ogni tempo e il “Custode di Gesù”, così come predicato dal Decreto della Penitenzieria Apostolica. Le vicende storiche e le espressioni artistiche locali ci riguardano e ci legano indissolubilmente a San Giuseppe che i Vangeli ci raccontano essere stato il padre di Gesù, avendolo custodito, amato, educato e protetto. La Lettera Apostolica “Patris Corde” (“Con amore di Padre”) che Papa Francesco ha consegnato alla Chiesa intera ci offre l’occasione di riproporre integralmente (con degli aggiornamenti) una SCHEDA, a firma dello scrivente, riportata a tergo della LITOGRAFIA curata dal Prof. SALVATORE DELVECCHIO con una sua rielaborazione grafica arricchita, dallo stesso autore, con acquerellatura a mano, a tiratura limitata, in numero di 150 copie. La LITOGRAFIA, prodotta dal Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” – Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) “In occasione del Ventennale della istituzione della Sede locale dell’Archeoclub d’Italia”, è stata presentata in occasione della Inaugurazione della Mostra documentale “SAN GIUSEPPE – CULTO E IMMAGINI” – Cerignola, 18 marzo – 1° aprile 2000, Corso Aldo Moro 87.  La LITOGRAFIA è stata stampata a San Ferdinando di Puglia, 2000 – nella Tipografia “Miulli Francesco”.    

SAN GIUSEPPE – CULTO E IMMAGINI

La Città di Cerignola è profondamente legata, da più secoli, al culto e alla devozione per SAN GIUSEPPE Patriarca, Patrono della Chiesa Universale. Tanto viene attestato sin dal 1615 ed è connesso con la venuta e la dimora dei Padri Cappuccini. Infatti “[…] Nel 1613, il Provinciale, P. Tommaso da Trivento, fondò un Convento in Cerignola, nonostante vi fossero già gli Agostiniani, i Carmelitani, i Domenicani ed i Conventuali. I Frati giunsero a Cerignola il 23 ottobre 1613  …  Due giorni dopo, venerdì 25 1613, fu solennemente eretta la croce, benedetta dall’arciprete don Giovanni Giacomo De Martinis; il 27  fu posta la prima pietra, sepolta con alcune monete d’oro e d’argento  … La chiesa, oltre che all’Assunta, era dedicata a S. Marco ed a San Giuseppe […]” (1).

Nel successivo 1615, con la visita ufficiale del Padre Generale dell’Ordine dei PP. Cappuccini, Fra Paolo da Cesena, al nostro Convento ebbe inizio il culto e la venerazione ufficiale per SAN GIUSEPPE. Ma Lasciamo parlare il documento, in un ampio stralcio: “[…]E’ venuto il P(adre) R(everendissi)mo Generale de Cappuccini a dì 18 de’ Marzo 1615 et per esser la festa del Glorioso S(an)to Giuseppe Confessore, fù concluso che lo titulo della Chiesa si dica S(ant)o Gioseppe Confessore, et la Cappella di detta Chiesa sia di S(an)to Marco, Evangelista et così fu acclamata et concluso p(re)sente il R(everendissi)mo S(igno)r Arcip(pre)te de Martinis et buona parte del Clero, et populo il giorno di detto S(an)to Gioseppe 19 Marzo  dell’ istesso anno[…]” (2).

Quindi viene ufficialmente stigmatizzata la festività di SAN GIUSEPPE nella Chiesa dei Padri Cappuccini, in presenza e con l’assenso della massima autorità ecclesiastica, l’Arciprete Nullius, del Clero e del Popolo devoto.

Sempre nella stessa Chiesa un altro eccezionale avvenimento. Siamo nel 1677: anche questa volta si tratta di una “visita”, una Visita Pastorale, effettuata da parte dell’ Arcivescovo di Siponto(Manfredonia), Fr. VINCENZO MARIA ORSINI dell’Ordine dei Padri Predicatori, poi Papa Benedetto XIII, nella “Terra di Cerignola”.  La “Visita”, per la verità non voluta e tanto meno accettata dalla Chiesa locale perché considerata una ingerenza dall’ Arciprete Nullius che dipendeva direttamente dalla Santa Sede, anche se contrastata, fu comunque effettuata a partire dal 30 marzo 1677, e dopo varie riprese, fu terminata il 15 febbraio 1679. In questa Visita Pastorale, fra l’altro, il Cardinale Orsini venne nella Chiesa dei Padri Cappuccini più volte: il 10 aprile, il 5 giugno e il 7 dello stesso mese del 1677. Così scriveva nel suo diario: “[…] A 7 – in  lunedì solemni ritu consegrai La sud(dett)a Chiesa  ad honore de S.S. Giuseppe, e Francesco, l’altare magg(io)re in cui seppelij la cassetta delle stesse reliquie […]” (3); per l’occasione della CONSACRAZIONE della Chiesa fu murata una ISCRIZIONE (4).

Del titolo di San Giuseppe che la Chiesa dei Padri Cappuccini portava troviamo riferimenti, più volte, nelle cronache francescane e negli “APPREZZI” di Cerignola: nel 1672 “[…]se ritrova  un altro de R.R.P.P. Cappuccini sotto il titolo  di S. Gios(epp)e sottoposto alla Prov(inc)ia di Puglia […]” (5); nel 1758: “[…]vi è l’altro Convento de’ P.P. Cappuccini,  sotto il tit(ol)o del glorioso San Giuseppe […]” (6). Nello stesso APPREZZO del 1758 sappiamo che nel CASTELLO di Cerignola vi era la: ”[…] Cappella coverta a lamia, c(on) pa(viment)o di mattoni. Altare con sua Cona, e quadro c(on) l’Effigie di S. Giuseppe[…]” (7).   

Sempre nell’antica Chiesa dei Cappuccini, demolita nel luglio del 1933 per far posto all’ampia PIAZZA antistante l’imponente DUOMO “TONTI”, era venerata una TELA sull’Altare Maggiore che raffigurava la Vergine dell’Assunta e San Giuseppe: tanto apprendiamo dall’inventario, redatto in seguito alla soppressione dell’Ordine , e quindi anche del nostro Convento il 30 giugno 1808: “[…]Argenterie … Al quadro dell’Alt(ar)e Mag(gio)re – La corona dell’Assunta – La Corona a S. Giuseppe […]” – Inventario redatto a Cerignola il 22 luglio 1808 dal P. Giuseppe da Cerignola Custode interino (8).  

Al SANTO è intitolata una delle STRADE, in prossimità dell’ seicentesco Convento dei Padri Cappuccini, andato abbattuto, come si diceva prima,  che collegano il Corso Garibaldi con Via Anna Rossi e Via Bologna.

Una delle quattro CHIESE site nel BORGO MEDIOEVALE della Città, CENTRO STORICO- RIONE “TERRAVECCHIA”, è intitolata a SAN GIUSEPPE. In origine ORATORIO privato, dell’antico PALAZZO della nobile FAMIGLIA FALCONE (delli Falconi) nel quale vi era il CONSERVATORIO delle GENTILDONNE, RITIRO SPIRITUALE,  voluto dalla medesima Famiglia, era dedicato alla SS. Trinità (9), oggi chiamata SAN GIUSEPPE. Nel 1882 nella stessa Chiesa fu istituita la CONFRATERNITA laicale  sotto il titolo di “SAN GIUSEPPE PATRIARCA”. In quell’anno Mons. Antonio Sena, Vescovo delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola, notificava la volontà di alcuni probiviri della città di Cerignola di unirsi in confraternita sotto il titolo di San Giuseppe  nella già ricordata Chiesa. Il documento è datato 9 dicembre 1882. Il 6 marzo la confraternita veniva canonicamente costituita dai suoi fondatori, in numero di 12 in ricordo dei 12 APOSTOLI (10).

Un binomio inscindibile è quello che lega tra loro il Medioevale Borgo TRESSANTI e il culto di SAN GIUSEPPE sin dagli inizi del XVIII secolo. La settecentesca CHIESA di Tressanti, poco distante dal Convento dei Padri Certosini MARTINIANI di Napoli, fu costruita, nel 1706 ed intitolata a SAN GIUSEPPE, dallo stesso Ordine monastico (11).  Con un Breve Pontificio nel 1739 “fu concessa indulgenza plenaria alla Chiesa di Tre Santi per sette anni nella Festività del glorioso S. Giuseppe” (12). Purtroppo il CONVENTO, la CHIESA, le MURA di CINTA, il PORTALE d’ingresso all’antico BORGO, nel 1975, furono distrutti dalle ruspe guidate dalla volontà devastatrice dell’uomo (13). L’artistica TELA della SACRA FAMIGLIA (sec. XVIII) fu risparmiata e trasferita nella nuova CHIESA , ove oggi la si può ammirare e venerare (14).

Nel 1959, con Bolla del 1° Febbraio, Mons. Mario Di Lieto, Vescovo delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola aveva eretto nello stesso Borgo TRESSANTI, con sede nell’antica CHIESA, la PARROCCHIA intitolata a “SAN GIUSEPPE” che diventa PATRONO del BORGO (15). 

Il 19 marzo 1968 fu inaugurata e consacrata la nuova Chiesa (16) dove trovarono collocazione la già citata TELA ed una statua in gesso.

Numerose le Immagini pittoriche e statuarie che attestano il culto a SAN  GIUSEPPE. Fra queste: citiamo:

  • Basilica Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”, DIPINTO su TELA (tardo sec. XVII) raffigurante San Giuseppe con Gesù Bambino (trafugato tra il 13 e il 14 dicembre 1980 durante la chiusura della Chiesa in seguito al terremoto), recuperato dai Carabinieri Tutelativo Patrimonio Culturale del nucleo di Ancona nel 7 ottobre del 2014, viene restituito alla Basilica Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”, al Parroco, Don Pio Cialdella il 12 dicembre dello stesso anno (17); nella Cappella del SS.mo Sacramento, posta nell’Abside di sinistra, sul lato sinistro, una grande TELA (sec. XX) firmata dall’autore “L(oren)zo D’Eugenio”, (oggi collocata nell’abside maggiore sulla sinistra, in alto per chi guarda).
  • Santuario Diocesano di Maria SS.ma di Ripalta, sulla Cantoria statua in gesso (sec. XX).
  • Chiesa del Cimitero Comunale, parete di sinistra al centro, pregevole grande DIPINTO su TELA (1736) raffigurante “L’Adorazione dei Re Magi” (oggi nel Salone dell’Episcopio).
  • Chiesa della Pia Opera del “Buon Consiglio”, Fondata dal Venerabile Mons. Antonio Palladino, nella navata unica, parete destra ultima campata, una grande TELA circondata da cornice in stucco, firmata dall’autore “Achille Calveri / 1913”.
  • Chiesa Parrocchiale “San Gioacchino”, nella navata di sinistra, nell’ intradosso dell’ultimo pilastro di destra, in una nicchia statua in gesso(sec. XX).
  • Chiesa Parrocchiale “Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, navata di destra, primo altare, nella nicchia sovrastante l’artistica STATUA (sec. XIX) di San Giuseppe Artigiano in cartapesta, legno e terracotta, con gli attrezzi da falegname.
  • Chiesa Parrocchiale “B.V. Maria Assunta in Cielo”, unica navata, ultima Cappella a sinistra, nella nicchia sull’altare statua in cartapesta (sec. XIX).
  • Chiesa Parrocchiale “SS.mo Crocifisso” dei Padri Cappuccini, navata di sinistra, primo altare a sinistra, un artistico DIPINTO su legno, raffigurante “Il Transito di San Giuseppe”, firmato dall’autore “Michele Massa / 1946”, artista cerignolano.
  • Chiesa del Purgatorio dell’Arciconfraternita sotto lo stesso nome, presbiterio, parete a sinistra, artistica TELA (sec. XVII) raffigurante “La Fuga in Egitto”, di grandi dimensioni nel presbiterio, parete a destra in una nicchia, gruppo del Presepe (sec. XIX) in legno e argilla (18).
  • Chiesa Parrocchiale “San Francesco d’Assisi”, già Cattedrale “San Pietro Apostolo”, nel Rione TERRAVECCHIA, navata maggiore, seconda Cappella a destra “Cappella del Presepe”, nella nicchia, sovrastante l’altare, Gruppo della Natività composto da tre Statue in cartapesta (sec. XX).
  • Chiesa di San Giuseppe, Altare Maggiore monumentale con edicola, pregevole ed artistica statua in legno (sec. XIX).
  • Chiesa Parrocchiale “Sant’Antonio di Padova”, unica navata, ultima nicchia sulla parte di destra di gesso (sec. XX); gruppo del Presepe in cartapesta e legno (sec. XIX) proveniente dalla Chiesa Parrocchiale “San Domenico Confessore”.
  • Istituto Suore “Cuore Immacolato di Maria”, nel Refettorio, statua in gesso (sec. XX).
  • Istituto Vasciaveo della “Congregazione delle Suore Domenicane del SS.mo Sacramento”, nel cortile della Scuola Elementare, statua in gesso (sec. XX); nella Cappella, sulla parete dell’arco, a sinistra, DIPINTO su TELA (sec. XX).
  • Istituto “Suore Ancelle dello Spirito Santo” nella sacrestia della Cappella, quadro con stampa su carta (sec. XiX).
  • Suore Salesiane, “Maria Ausiliatrici” – “Opera Buonsanti”, nella Clausura, statua in gesso (sec. XX).
  • Nel Museo Etnografico Cerignolano (1979) è presente una ricca serie di “santini”, immagini, stampe su carta, in varie misure; statue sotto campane di vetro (cartapesta); uno scarabattolo in legno e vetro con il Gruppo della Sacra Famiglia, realizzato con testa e arti in argilla, corpi impagliati e rivestiti di abiti in stoffa; una Sacra Famiglia lavorata artigianalmente su velluto nero con decorazione in pietre colorate, ricami in oro e fili do seta colorati; un altro quadro con l’Immagine di San Giuseppe su carta, decorato con ricami floreali su seta.
1 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “Maria SS.ma Assunta in Cielo” – Foto Alberto Capuano marzo 2021.

STORIA E DEVOZIONE A SAN GIUSEPPE
NELLA CHIESA DELL’ASSUNTA


La scelta della statua del “nostro” San Giuseppe come soggetto del santino ricordo per il Giubileo Giuseppino e per l’Anno dell’ “Amoris laetizia” nella Diocesi di Cerignola – Ascoli S., ci ha portato a raccogliere poche ma interessanti notizie sulla sua storia.
Buona Lettura!
Le scarne ed essenziali informazioni che qui vengono riportate sulla storia e sul culto a San Giuseppe, venerato nella chiesa dell’Assunta di Cerignola (FG), si rifanno principalmente a documenti d’archivio ma anche alle testimonianze orali raccolte dalla viva voce di Mons. Nicola Petronelli (1921 – 2010), vicario generale della Diocesi di Cerignola – Ascoli S. nonché primo parroco.
Il magnifico simulacro che oggi si può ammirare, è opera ascrivibile all’ambito napoletano della prima metà del 1800, quasi coevo alle altre due statue presenti in chiesa, San Ciro e la Madonna del Divino Amore, di recente sottoposti a sapienti restauri, che ne hanno esaltato l’originario splendore. Presenta il “nostro” molte somiglianze stilistiche con il busto di San Francesco da Paola, conservato nella cappella del Purgatorio e come questi, anche San Giuseppe – avente arti, testa e Bambino Gesù in legno – era, in origine, un manichino impagliato vestito. Da sottolineare la bellezza dello sguardo del venerato Patriarca con i suoi occhi celesti in cristallo e il piccolo Gesù che, sorretto dal braccio destro forte e protettivo, ha delle forme e una plasticità notevoli.
Una sua descrizione ci viene offerta da Francesco Gammino, Priore dell’Arciconfraternita dell’Assunta e intrepido costruttore tra il 1897 e il 1900 della odierna chiesa parrocchiale. Nella relazione da lui presentata, riguardo al “5° altare [di] S. Giuseppe” ci testimonia: “Immagine di S. Giuseppe con due abiti, uno di cotone giornaliero, l’altro di seta per la festa. Due diademi per S. Giuseppe e due per il bambinello di metallo”. Elegante era anche la cappella impreziosita da “una ghirlanda nel nicchio, una nel ciborio, più un bouquè [bouquet] di fiori al lato dell’altare…” e in più tovaglie, campane in cristallo, candelieri e altri ornamenti.
Seguendo le norme conciliari, l’effigie (insieme ad altre presenti in città come la Madonna del Carmine, quella del Rosario, e le statue presenti nella chiesa di San Gioacchino), prende la via per Lecce, per essere “trasformata” in cartapesta. Un’annotazione ancora visibile riporta la bottega d’arte che si occupò dell’adeguamento ai canoni prescritti: «Prem.to Stab.to Cav. Arturo Troso», attivo nel capoluogo salentino a partire dal 1902, il quale si occupò pure del gruppo statuario di San Giovanni Bosco, custodito in chiesa. Da quel momento, il busto ha assunto la configurazione attuale e troneggia nella sua collocazione originaria, la Vª cappella laterale a sinistra per chi entra, da dove protegge e conforta tutti coloro che gli si affidano.
San Giuseppe viene festeggiato con particolare solennità il 19 marzo (e durante tutto il mese a lui dedicato, si recita – dopo il Rosario – la preghiera “A te, o beato Giuseppe”) e il 1° maggio. Da qualche anno, il 19 i figli accompagnano i loro papà per una particolare benedizione, mentre nella Preghiera Eucaristica si ricordano tutti i genitori defunti.
Montingelli Giovanni
Bancone Onofrio

Si ringraziano il Geom. Giovanni Montingelli, Priore dell’Arciconfraternita di Maria SS.ma Assunta in Cielo per le fonti storiche, il Prof. Onofrio Bancone per l’articolo e il Sig. Alberto Capuano per la fotografia.

Cerignola, 19 Marzo 2021 – Festa di SAN GIUSEPPE                     Matteo Stuppiello


Bibliografia e Note

(1) – LEONARDO TRIGGIANI (P.), I conventi dei Cappuccini di Foggia – Storia e Cronaca – PADRE PIO DA PIETRELCINA- Collana “Ricerche storiche” 2 – EDIZIONI “VOCE DI PADRE PIO – Convento S. Maria delle Grazie – SAN GIOVANNI ROTONDO – Foggia, 1979, pp. 219-220.

(2) – ARCHIVIO SEGRETO VATICANO – “Libro delli Benifattori, Constitutioni, et / riforme fatte p(er) la Chiesa di San Pietro, et Capitolo della Cirignola nello / Arcipretato del R(everendissi)mo S(ign)o(r) D. Gio(vanni) Jacomo / de Martinis Prelato, et Ordinario di / q(u)ella dall’anno della Salute…” cc. 288 r. e v. – Coll. “ORDINE D. N.°4 del Capitolo CIRIGNOLA”. Il documento rintracciato dal Prof. Roberto Cipriani nel 1974, è conservato in fotocopia nell’Archivio Privato Matteo Stuppiello.

(3) – [MATTEO STUPPIELLO], La Chiesa del Purgatorio – REGIONE PUGLIA – ASSESSORATO P.I. E CULTURA – Cerignola – CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” – Centro di Servizio e Programmazione Culturale Regionale, Foggia, 1987, pp. 212-213.;

(4) – ibid., pp. 31-32; MATTEO STUPPIELLO, I pontefici pugliesi, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – anno III, n. 2, 5 Settembre 1989, p. 4.

(5) – MATTEO STUPPIELLO, Apprezzo della Città di Cerignola 1672, San Ferdinando di Puglia, 2005, p. 8.

(6) – ARCHIVIO DI SATATO DI NAPOLI – SACRO REGIO CONSIGLIO – Ordinamento Zeni, fas. 84, fascicolo 2 – Costantino Manni(Tavolario) Apprezzo della Terra di Cerignola 1758, c. 17. v.

(7) – ibid., c. 21 v.

(8) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – “Intendenza, Governo, Prefettura di Capitanata – Affari Ecclesiatici”, b. 2, f. 48:  “Il ministro del culto per la soppressione dei PP. Cappuccini di Cerignola 1808” ;MATTEO STUPPIELLO, La soppressione dei conventi, in “LA CICOGNA” – Quindicinale…, op. cit., Anno 4°, n. 2 , 20 Settembre 1981, p. 4; MATTEO STUPPIELLO, La soppressione dei conventi, in “LA CICOGNA”…, op.cit. , n. 3, 5 ottobre 1981, p. 4.

(9) – LUIGI CONTE (Sac.), Cerignola, in “Il Regno delle Due Sicilie descritto ed illustrato, Napoli, 1853, a cura di F. CIRELLI, vol. VIII, fs. 1° (Capitanata), p. 69. Aggiungiamo che il PALAZZO della Famiglia delli Falcone (Falconi) fu completamente abbattuto dal rovinoso terremoto del 20 marzo 1731, che tanti danni provocò nella nostra città con morti, infatti leggiamo in TEODORO KIRIATTI, Memorie istoriche di Cerignola, Napoli, MDCCLXXXV – Nella Stamperia di MICHELE MORELLI – Con Licenza de’ Superiori, a p. 132, quanto segue: “[…] rovinò parimenti il Conservatorio delle gentildonne che non si è più rimesso […]. Si veda MATTEO STUPPIELLO, I terremoti del 1700 – Antiche testimonianze su Cerignola, in “IL PONTE” – Mensile dell’associazione cerignolani in Roma e nel Mondo, Anno II – N. 5 . Maggio 1978, p. 2; MATTEO STUPPIELLO, Storia di Tressanti, San Ferdinando di Puglia, 2015, p. 19.

(10) – MATTEO STUPPIELLO, La realtà confraternale a Cerignola (secc. XVI-XX), in AA.VV., Le Confraternite pugliesi in età moderna 2, a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI – Atti del Seminario Internazionale di Studi 27-28-29 aprile 1989 – (Bari) – CENTRO RICERCHE DI STORIA RELIGIOSA IN PUGLIA, SCHENA EDITORE – Fasano (Brindisi), 1990, , p. 494; SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, Religiosità e cultura nelle immagini, San Ferdinando di Puglia, 1987, pp. 12-15, la SCHEDA su TRESSANTI è a firma di MATTEO STUPPIELLO.

(11) – MATTEO STUPPIELLO, La storia di Tressanti…, op. cit., p. 5; p. 15.

(12) – ibid., p. 15.

(13) – ibid., pp. 34-35.

(14) – ibid., p. 33; pp.. 39-40, a p. 160 viene pubblicata, per la prima volta, la FOTO n. 105.

(15) – “DALLA DIOCESI DI CERIGNOLA” …  – 2) Presa di possesso di tre nuovi Parroci, in “VITA NOSTRA” – Bollettino mensile delle Diocesi unite di Ascoli Satriano e Cerignola, S. Agata di Puglia, Anno II, Febbraio 1960, n. 2, pp. 8-9.

(16) – ANTONIO OCCHIONEGRELLI (Mons.), Cronistoria di un ventennio, in occasione del ventesimo anniversario delle parrocchie extraurbane, in “VITA NOSTRA” – Bollettino ufficiale delle diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola, dattiloscritto fotocopiato, Anno XXI, , n. 1, 1979, pp. 14-21.

(17) – MICHELA CARLUCCI, San Giuseppe col Bambino, in “CERIGNOLA CITTA’” – Periodico di Informazione, Cultura, Politica e Sport Fondato da Gerardo Cialdella il 30 Giugno 2003 – 20 dicembre 2014, p. 3.

(18) – Per la descrizione si veda [MATTEO STUPPIELLO], op. cit. , pp. 153-154.

2 – Cerignola – Chiesa del Purgatorio – Presbiterio, parete di sinistra – Tela (cm. 236×183) della Fuga in Egitto (sec. XVII ca.) – Foto Matteo Stuppiello 05.04.1989.
Già pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, L’Arciconfraternita del Purgatorio di Cerignola Quattordici documenti inediti, San Ferdinando di Puglia, 1996, p. 26, tav. VI, N°16.
Per la descrizione della Tela si veda MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa del Purgatorio – REGIONE PUGLIA – ASSESSORATO P.I. E CULTURA – Cerignola – CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” – Centro di Servizio e Programmazione Culturale Regionale, Foggia, 1987, Capitolo V – Tele e Statue – N° 5, pp. 153-154.;

3 – Cerignola – Chiesa del Purgatorio – Presbiterio, parete di sinistra – Tela (cm. 236×183) della Fuga in Egitto (sec. XVII ca.) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 05.04.1989.
Già pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, L’Arciconfraternita del Purgatorio di Cerignola Quattordici documenti inediti, San Ferdinando di Puglia, 1996, p. 26, tav. VI, N°16.
Per la descrizione della Tela si veda MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa del Purgatorio – REGIONE PUGLIA – ASSESSORATO P.I. E CULTURA – Cerignola – CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” – Centro di Servizio e Programmazione Culturale Regionale, Foggia, 1987, Capitolo V – Tele e Statue – N° 5, pp. 153-154.;

4 – Cerignola – Chiesa del Cimitero Comunale – Oggi la Tela (sec. XVIII) è presente, restaurata, nell’Episcopio – Il Dipinto era stato rinvenuto insieme ad altre Tele nella Cripta del Monumentale Cimitero Cittadino da Don Benito Mininno, all’epoca Cappellano del Cimitero – Foto Matteo Stuppiello 11.04.1995.

5 – Cerignola – Via Vittorio Veneto – Ingresso posteriore dell’ex Palazzo di Città – Oggi la Tela (sec. XVIII) è presente, restaurata, nell’Episcopio – Il Dipinto era stato rinvenuto insieme ad altre Tele nella Cripta del Monumentale Cimitero Cittadino da Don Benito Mininno, all’epoca Cappellano del Cimitero – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 9.12.1987.
6 – Borgo Tressanti (Cerignola) – Nuova Chiesa Parrocchiale “San Giuseppe” – Interno – Tela settecentesca ad olio raffigurante la Sacra Famiglia – Foto Matteo Stuppiello 18.10.2003.
La Tela è stata pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, Storia di Tressanti, San Ferdinando di Puglia, 2015, p. 160, N° 105.

7 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Chiesa di San Giuseppe (sec. XVIII) – Foto Matteo Stuppiello 20.08.1969.

8 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Chiesa di San Giuseppe (sec. XVIII) – Interno – Navata unica – Altare Maggiore (1947) con la Statua di San Giuseppe (sec. XIX) – Foto Matteo Stuppiello 24.12.1971.

9 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Chiesa di San Giuseppe (sec. XVIII) – Interno – Navata unica – Altare Maggiore (1947) con la Statua di San Giuseppe (sec. XIX) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 24.12.1971.

10 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Chiesa di San Giuseppe (sec. XVIII) – Interno – Navata unica – Altare Maggiore (1947) con la Statua di San Giuseppe (sec. XIX) – Foto Matteo Stuppiello 09.03.1988.

11 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Chiesa di San Giuseppe (sec. XVIII) – Interno – Navata unica – Altare Maggiore (1947) con la Statua di San Giuseppe (sec. XIX) – Il Paliotto (1947) – Foto Matteo Stuppiello 09.03.1988.
12 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Chiesa di San Giuseppe (sec. XVIII) – Interno – Navata unica – Altare maggiore (1947) con la Statua di San Giuseppe (sec. XIX) – Foto Matteo Stuppiello 09.03.1988.

13 – Cerignola – Borgo Medievale – Centro Storico – Rione “Terravecchia” – Parrocchia “San Francesco d’Assisi” (1934) – Chiesa Madre (da tempo immemorabile) “San Pietro Apostolo” – Chiesa Cattedrale (1819) – Cappella del Presepe (sec. XVI) – Foto Matteo Stuppiello 21.12.1987.

14 – Chiesa “Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, navata di destra, primo altare, nella nicchia sovrastante l’artistica STATUA (sec. XIX) di San Giuseppe Artigiano in cartapesta, legno e terracotta, con gli attrezzi da falegname – Foto Matteo Stuppiello 25.03.1972.

15 – Chiesa “Beata Vergine Maria del Monte Carmelo”, navata di destra, primo altare, nella nicchia sovrastante l’artistica STATUA (sec. XIX) di San Giuseppe Artigiano in cartapesta, legno e terracotta, con gli attrezzi da falegname – Foto Matteo Stuppiello 06.02.2020.
16 – Basilica Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”, DIPINTO su TELA (tardo sec. XVII) raffigurante San Giuseppe con Gesù Bambino, nella Cappella del SS.mo Sacramento, posta nell’Abside di sinistra, sul lato sinistro, una grande TELA (sec. XX) firmata dall’autore “L(oren)zo D’Eugenio” – Foto Matteo Stuppiello 24.02.1992.

17 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “SS.mo Crocifisso” dei Padri Cappuccini, navata di sinistra, primo altare a sinistra, un artistico DIPINTO su legno, raffigurante “Il Transito di San Giuseppe”, firmato dall’autore “Michele Massa / 1946”, artista cerignolano – Foto Matteo Stuppiello – 10.05.1999.
18 – Cerignola – Chiesa Parrocchiale “SS.mo Crocifisso” dei Padri Cappuccini, navata di sinistra, primo altare a sinistra, un artistico DIPINTO su legno, raffigurante “Il Transito di San Giuseppe”, firmato dall’autore “Michele Massa / 1946”, artista cerignolano – Foto Matteo Stuppiello – 10.05.1999.

19 – Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Seconda sala – Campane di vetro –  Campana di Vetro con la Statua di San Giuseppe (sec. XIX) donata dal Rag. LEONARDO LABIA  il 18 MARZO 1989 – Foto Francesco di Bono 02.03.2019.

20 – Basilica Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”, DIPINTO su TELA (tardo sec. XVII) raffigurante San Giuseppe con Gesù Bambino (trafugato tra il 13 e il 14 dicembre 1980 durante la chiusura della Chiesa in seguito al terremoto), recuperato dai Carabinieri Tutelativo Patrimonio Culturale del nucleo di Ancona nel 7 ottobre del 2014, viene restituito alla Basilica Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”, al Parroco, Don Pio Cialdella il 12 dicembre dello stesso anno (17); – MICHELA CARLUCCI, San Giuseppe col Bambino, in “CERIGNOLA CITTA’” – Periodico di Informazione, Cultura, Politica e Sport Fondato da Gerardo Cialdella il 30 Giugno 2003 – 20 dicembre 2014, p. 3.
La foto della Tela è stata pubblicata in binaco-nero, per la prima volta, in SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, Religiosità e cultura nelle immagini, San Ferdinando di Puglia, 1987, p.19, Foto N°4. – Foto Matteo Stuppiello 07.10.1973.

21 – Cerignola – Targa toponomastica – Foto Matteo Stuppiello 04.01.2020.