LA PREGEVOLISSIMA MONUMENTALE CORNICE BAROCCA IN ARGENTO CHE RACCHIUDE L’ARTISTICA SACRA ICONA DI MARIA SS.MA DI RIPALTA (SECC. XII-XIII), PROTETTRICE DELLA CITTA’ DI CERIGNOLA – ANNO 1796 – DESCRIZIONE

LA PREGEVOLISSIMA MONUMENTALE CORNICE BAROCCA IN ARGENTO CHE RACCHIUDE L’ARTISTICA SACRA ICONA DI MARIA SS.MA DI RIPALTA (SECC. XII-XIII), PROTETTRICE DELLA CITTA’ DI CERIGNOLA – ANNO 1796 – DESCRIZIONE

1 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) nei giorni della Festa Patronale – Foto Matteo Stuppiello 08.09.2023 (nel giorno della Festa).

La CITTA’ di CERIGNOLA vanta, con meritato ORGOGLIO, l’annovero tra i suoi numerosi BENI CULTURALI di notevole PREGIO ARTISTICO, a carattere RELIGIOSO, un “UNICUM” nel suo genere in PUGLIA. Trattasi di una ICONA MARIANA INTERA, un MANUFATTO imponente per le DIMENSIONI, per la PLASTICITA’ ARTISTICA, per la RAFFINATEZZA del MODELLATO, per l’ARTIGIANALITA’ e per la “LUMINOSITA’” che riesce ad effondere e riverberare anche grazie al pregiato ARGENTO che la custodisce.

Scriviamo sulla PREGEVOLISSIMA CORNICE d’ARGENTO del 1796, racchiudente l’ARTISTICA SACRA ICONA di MARIA SANTISSIMA di RIPALTA (secc. XII-XIII), PROTETTRICE della CITTA’ di CERIGNOLA.

Un riprodotto FIRMAMENTO STELLATO, non di luminosi ASTRI astronomici, ma di ASTER (“stelle” vegetali), FIORI appartenenti all’ORDINE botanico delle ASTERALES alle quali appartiene la numerosa Famiglia delle ASTERACEE, più conosciute con il nome di COMPOSITE. Così, i FIORI riprodotti in ARGENTO, chiamati CAPOLINI, compongono la stupenda CORNICE, posti a “CASCATA”, modellati nella LAMINA d’ARGENTO nelle sue più appariscenti parti ANATOMICHE. Una “SINFONIA” di stupendi e articolati CAPOLINI.

Uno SPLENDORE riveniente dal DISCRETO susseguirsi e rincorrersi dei CAPOLINI componenti il FIORE delle COMPOSITE, in un totale atteggiamento REVERENZIALE verso la BELLA EFFIGIE MATERNA e del BAMBINO.

Un perfetto sincronismo nella distribuzione dei suddetti BEI FIORI sia nel loro pieno SPLENDORE in cui idealmente viene ESPANSO il profumo verso la SACRA ICONA della VERGINE SANTISSIMA di RIPALTA mediante i PICCOLI GRANULI di POLLINE PROFUMATISSIMO e INTENSO, che in una ricca serie di BOCCIOLI ancora serrati, dai PETALI prossimi a SBOCCIARE, protetti dalle belle FOGLIE a LAMINA larga e frastagliata. Nulla di eccessivo ma, ben calcolato e studiato tanto da conferire al complesso un’ ARMONIA FLOREALE SPAZIALE, quasi sempre a coppie, avente la propria funzione mutuata al naturale.

La CORNICE d’ARGENTO è una OPERA d’ARTE prodotta, credo, da una delle più rinomate BOTTEGHE NAPOLETANE, di cui non ci è dato sapere il NOME dell’ARGENTIERE e della sua BOTTEGA. Trattavasi, sicuramente, di una esperta MAESTRANZA di veterani ARTIGIANI ARGENTIERI del secolo XVIII dei quali la CAPITALE del Regno di Napoli ne era fierissima e fiorentissima.

Siamo in pieno ILLUMINISMO CULTURALE. La riscoperta del “mondo classico” con il “rinascimento” era inserito in una giusta commistione con lo stile dell’epoca: il BAROCCO (Sec. XVII) – ROCCOCO’ (sec. XVIII).

Questi elementi specifici di STILE li riscontriamo nelle giuste ed armoniche proporzioni, fuse tra di loro tanto da creare una gradevolissima VISIONE d’insieme tendente a GLORIFICARE il NOME di MARIA e del BAMBINO.

Un INNO alla BELLEZZA ARTISTICA che si manifesta nella quantità e qualità di ARGENTO adoperato, nella MAESTRIA e PROFESSIONALITA’ dei componenti ARGENTIERI della “Bottega” artigianale che, certamente, avranno profuso al meglio il loro PENSARE, DISEGNARE, OPERARE e MODELLARE le varie LAMINE d’ARGENTO, collocate sapientemente sul sottostante supporto ligneo, sino a consegnare alla CITTA’ di CERIGNOLA una OPERA d’ARTE di indubbio VALORE ARTISTICO, STORICO e DEVOZIONALE e, soprattutto, PERSONALIZZATA ed “UNICA”.

La STUPENDA CORNICE d’ARGENTO fonde tra di loro più stili presenti nella moda napoletana del tempo: il BAROCCO, il ROCCOCO’ e diversi ELEMENTI NEOCLASSICI e RINASCIMENTALI, soprattutto, architettonici e vegetali.

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Ma veniamo, ora, alla descrizione dell’OPERA d’ARTE, per noi, lo ripetiamo, “UNICA” nel suo genere. La IMPONENTE CORNICE ARGENTEA mutua un meraviglioso INGRESSO MONUMENTALE realizzato in stile NEOCLASSICO-RINASCIMENTALE.

La parte centrale superiore riporta il CORNICIONE molto AGGETTANTE, massiccio, quasi a voler proteggere dalle “intemperie” la sottostante SACRA ICONA della Vergine di Ripalta.

2 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

Il CORNICIONE, elemento ARCHITETTONICO e DECORATIVO, evidenzia notevoli elementi ARTISTICI di estrema RAFFINATEZZA. Ben CINQUE sono le belle MODANATURE a SPIGOLO “vivo” che ne rafforzano la bellezza. Queste lasciano evidenziare lo spessore di ognuna alternandosi con una più larga ad una più stretta. Sia a destra che a sinistra, simmetricamente, lo stesso CORNICIONE si piega per continuare il suo percorso, anche se breve, mantenendo sempre le stesse modanature, però tendenti ad allargarsi per dare il senso della profondità e dell’infinito.

3 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

4 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

5 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

Al CORNICIONE fa seguito il sottostante MASTODONTICO ARCHITRAVE che avanza da sinistra verso destra, originandosi e poggiandosi nella posizione sottostante su di una piccola MODANATURA che non va, nel suo minimo spessore, ad inficiare tutta la sua MONUMENTALITA’, presentandosi anche con un NOTEVOLE SPESSORE tanto da “REGGERE” tutto quello che lo sovrasta. L’ARTISTICITA’ di questo possente ELEMENTO ARCHITETTONICO, come abbiamo già scritto, si rifà al NEOCLASSICO. Infatti, le due porzioni estreme recano il motivo DECORATIVO della tipica BACCELLATURA, che è l’espressione del suddetto periodo. Il BACCELLO è il FRUTTO delle notissime piante delle LEGUMINOSE.

6 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023
7 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

La BACCELLATURA, ben lavorata artigianalmente, si presenta con SCANALATURE CONCAVE molto brevi e, nello specifico, risultano SEI BACCELLI a destra e, simmetricamente, SEI a sinistra. Inoltre, questo tipo di elemento artistico continua girando sino al prosieguo dell’ARCHITRAVE. Una VISIONE d’insieme molto riposante che fa balzare agli occhi dell’attento osservatore il CHIARO-SCURO. Aggiungiamo che i due “STIPITI” del suddetto INGRESSO MONUMENTALE, sempre nella parte che interessa il MASSICCIO STIPITE, nella porzione frontale, come spessore minimo, reca una sola “BACCELLATURA”, mentre al lato, quello più ampio, ripete il numero SEI delle BACCELLATURE, questo sia per il lato destro che per quello sinistro.

Per quanto concerne la PARTE CENTRALE, sovrastante l’ARCHITRAVE, possiamo affermare che si tratti di un APOTEOSI, un TRIONFO, una BELLEZZA da TRASECOLARE. Un INTENSO RICAMO d’ARGENTO che, volutamente, non evidenzia spazi vuoti. Il PREGIO risiede anche nella COMPATTEZZA e CORPOSITA’ dell’ARGENTO medesimo. Un SETTECENTESCO lavoro ARTIGIANALE “SUPERBO” di NOTEVOLISSIMO PREGIO ARTISTICO per gli ELEMENTI e per le FIGURE riprodotte di UNICA BELLEZZA.

Un UNICO elemento composto da più FIGURE è posto al centro dell’ARCHITRAVE a coprirlo, lasciando scoperte, sul FRONTESPIZIO, le figure concave decorative, le SEI BACCELLATURE a destra e le SEI a sinistra. Questo elemento potremmo accostarlo a un “MONOLITE”, se fosse stato di pietra. L’ESALTAZIONE  viene dettata dal metallo pregevole che lo compone: l’ARGENTO.

L’ IMPONENTE BALDACCHINO-CORONA CHE SOVRASTA LA CORNICE

8 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023.

Per abbreviare la chiameremo, semplicemente, CORONA. La CORONA è un MONUMENTO nel MONUMENTO. Tre aste metalliche, due laterali e una centrale originano dal retro della CORNICE fino ad arrivare a sorreggere ai lati la CORONA, ben posizionate tanto da non essere né percepite e né visibili.  Tutto è accuratamente STUDIATO e CALCOLATO. La STUPENDA CORONA si impone, sempre più in alto, raggiungendo la sommità con una piccola CROCE in argento dorato. Questa è costituita da QUATTRO BRACCI principali a lamina espansa e a margini polilobati, ai quali vanno ad aggiungersi altri QUATTRO, molto più corti, intersecanti tra di loro con i precedenti. La CROCE, a sua volta, presenta alla base una sfera composta da due parti che, a sua volta, poggia su una base più stretta e a sezione cilindrica, fungendo da raccordo con un sottostante elemento, sempre come gli altri, in argento dorato e a forma di OVULO da due parti in orizzontale; ma, la sua posizione presenta uno sviluppo verticale, tenuto tra una serie di FOGLIE d’ARGENTO che lo congiungono. Le stesse costituiscono la parte terminale dei prolungamenti modellati in vegetali, i CAULI che, in modo molto elaborato, con maestria e professionalità, esprimono tutta la bellezza ARTISTICA e DECORATIVA. Lo stelo, quasi piatto, fa emergere una leggera CONVESSITA’ delle FOGLIE con notevole ORNAMENTAZIONI tipiche dello stile BAROCCO-ROCCOCO’. Le parti anatomiche delle ornatissime FOGLIE proseguono il loro percorso verso la base della CORONA, modellandosi in un RIDONDANTE e SPLENDIDO AVVOLGIMENTO delle TRE FOGLIE verso l’interno andandosi a posizionare, ognuna alla rispettiva foglia sottostante. La base della CORONA consiste in una ampia FASCIA plasticamente “movimentata” recante TRE MODANATURE vistose che percorrono tutta la BASE. Inoltre, la parte superiore della FASCIA reca, oltre alle QUATTRO FOGLIE che convergono con quelle espanse superiori, altre QUATTRO più piccole espanse ORNAMENTATE e DECORATE. La FASCIA argentea si arricchisce, alla base, con altre piccole FOGLIE stilizzate, presentando centralmente la lavorazione artigianale della BACCELLATURA fino ad ottenere la forma CONVESSA avente parte prospettica in direzione verticale. Alla base delle FOGLIE, vi è una CORTINA dove vanno ad inserirsi SETTE PENDENTI-NAPPE in ARGENTO DORATO, dove quello centrale risulta più esteso, mentre a destra e a sinistra si alternano NAPPE più corte e più lunghe. Gli stessi vogliono mutuare i FIOCCHI SERRATI di PREGEVOLE SETA DORATA. Durante gli spostamenti della CORNICE, le VIBRAZIONI inducono, a questi, movimenti oscillanti tanto da costituire un effetto SCENICO con annessa TEATRALITA’ dato il loro MOVIMENTO ONDULATORIO, soprattutto durante il lentissimo procedere del CARRO PROCESSIONALE nel giorno della FESTA PATRONALE dell’8 settembre per le strade principali della CITTA’. Ricordo che siamo nel 1796, in un epoca in cui regnava FERDINANDO IV, Re di NAPOLI e di SICILIA, quando questi tipi di DECORAZIONI e ADDOBBI erano, già da tempo, in uso nelle grandi manifestazioni religiose e laiche di tutto il REGNO.  Ancora oggi, si realizzano questi modelli, naturalmente in stoffe e carta stagnola. Un CAPOLAVORO che INEBRIA per la BELLEZZA profusa dall’INSIEME delle FORME, dalla PLASTICITA’, dall’ARTISTICITA’, dalla RICERCATEZZA e dalla METICOLOSITA’ riscontrabile nei particolari più reconditi. Il tutto TRASMETTE UNA ESPLOSIONE DI INFINITA GIOIA.

IL MODELLATO CENTRALE CON PUTTI-CHERUBINI ED AMPIO NUVOLATO

9 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

Il MODELLATO centrale, sovrastato dalla CORONA, si presenta giustapposto sulla parte centrale dell’ARCHITRAVE dell’INGRESSO MONUMENTALE della CORNICE, dilatandosi verso destra e verso sinistra. Due PUTTI ALATI sono collocati a destra e a sinistra alla sommità della CORNICE e, esattamente, sul CORNICIONE nella parte più ESTREMA. Una MAGNIFICENZA ARTISTICA! Risultano essere di grandi dimensioni e seduti ognuno su una VOLUTA che, a sua volta, poggia sulla sottostante CORNICE, con una larga FASCIA frontale quasi a formare un ideale “C” modellata sino a costituire, sui lati estremi, due FOGLIE di ACANTO. Quella interna, molto elaborata ed espansa, termina AVVOLGENDOSI a RICCIOLO, mentre quella opposta, che farebbe da dorso della voluta, è meno elaborata ma molto più espansa. Inoltre, la porzione frontale reca TRE incavi sulla lamina piatta, realizzati proprio per creare un semplice movimento PLASTICO. Sulla singola VOLUTA di destra e di sinistra sono seduti i due suddetti PUTTI con le gambe divaricate, quasi intenti nel voler spiccare il VOLO, con la TESTA reclinata verso un lato e lo SGUARDO RIVOLTO al CIELO, in un atteggiamento opposto alla posizione della CORONA che fiancheggia.

10 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

11 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

I DUE PUTTI alati, paffuti, con vesti svolazzanti e scivolanti dal vento con il corpo coperto in parte. Si tratta di una ESECUZIONE ARTISTICA e ARTIGIANALE del modellato ANATOMICO nei suoi minimi particolari.

  

12 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

13 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

14 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

15 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

Le TESTE RICCIOLUTE dei singoli PUTTI sono di una realistica ESPRESSIVITA’, i VISI PAFFUTI con le GOTE gonfie che sembrano esprimere tanta TENEREZZA e intensa GIOIA. Le ALI lasciano l’osservatore meravigliato per la perfetta esecuzione per l’ARTISTICITA’ e la RAFFINATEZZA IMPAREGGIABILE espressa sul PIUMAGGIO. BELLE le BRACCIA, le MANI e le DITA elaborate ed eseguite con grande professionalità. Una ANATOMIA delle BRACCIA che lascia l’osservatore senza respiro. Gli arti superiori dei PUTTI sono TENDENTI, considerati i movimenti che risultano essere ben calibrati, in un anelito verso la CORONA ovvero in un atteggiamento IDEALE a volerla REGGERE senza TOCCARLA o SFIORARLA per un senso di UMILTA’.  

IL NUVOLATO

17 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

Il NUVOLATO, un IMMENSO TRIONFO CELESTIALE. L’ARGENTO profuso per la realizzazione di questa OPERA d’ARTE che si impone in una VISIONE GRATIFICANTE COMPLESSIVA nella parte SUPERIORE della CORNICE, risulta essere uno dei PUNTI FOCALI di tutta la CORNICE stessa.  Spirali ricchi di chiaro-scuro per il loro vibrante movimento quasi a sembrare VORTICI, sovrapponendosi, avvicinandosi, sfiorantisi, tanto da creare una varia consistenza. Un TURBINIO CELESTIALE.  NUVOLE che fanno da sfondo e da contorno, sono alla base e ai lati estremi.

18 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

Al centro la GRANDE COLOMBA con le ALI APERTE ed ESPANSE in tutta la loro INTEREZZA, simbolo dello SPIRITO SANTO. Il CORPO della COLOMBA è spostato, per intero, sulla parte destra per chi guarda e la TESTA nella identica posizione. Ci colpisce la BELLEZZA del PIUMAGGIO, lasciandoci ESTEREFATTI. Potremmo descrivere i diversi ORDINI e nomi delle PIUME, ma ciò ci porterebbe oltre la realtà. Invece, per questo aspetto, sarebbe più giusto lasciare campo libero all’OSSERVATORE attento, scrupoloso e, soprattutto, MOTIVATO nello scoprire, passo dopo passo il PREGIATISSIMO MANUFATTO.

19 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023
20 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

E che dire delle due TESTE dei CHERUBINI presenti, in primo piano, che affiancano la COLOMBA, con le singole due ALI espanse e ricche di PIUMAGGIO. Le due TESTE RICCIOLUTE e PAFFUTE nelle guance, appena reclinate verso l’intero NUVOLATO, sono intente ad ONORARE lo SPIRITO SANTO.

21 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

Altri due splendidi CHERUBINI posizionati in alto, sia sulla destra che sulla sinistra, aventi le stesse caratteristiche dei due precedenti, presentano la TESTA che indietreggia col VISO rivolto verso l’alto ad AMMIRARE STUPEFATTO la imponente CORONA SOVRASTANTE. Questi stessi CHERUBINI sono posizionati tra due MASTODONTICHE e belle VOLUTE. Di questi due CHERUBINI, tra l’altro, sono interessanti due particolari, la presenza di un FOLTISSIMO PIUMAGGIO molto esteso e copioso, dove le PIUME delle due ALI laterali esterne COPRONO, in gran parte, la porzione alta e arrotondata delle due GRANDI VOLUTE che si ARROTOLANO nella parte superiore verso l’interno, mentre la parte superiore dorsale e laterale si ESPANDE verso il NUVOLATO. Una CASCATA d’ARGENTO.  È una ESTASI veramente UNICA da ammirare con le singole figure e rappresentazioni, DAVVERO quasi INDESCRIVIBILI.

22 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

23 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

Ora, descriviamo le parti laterali dell’IMMAGINARIO MONUMENTALE INGRESSO con i due STIPITI d’ARGENTO.

24 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023
25 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023

I MASSICCI STIPITI che arrivano fino alla BASE della CORNICE presentano nella parte in alto e sul lato una ENORME VOLUTA decorata con una ESPANSA FOGLIA di ACANTIO. La parte iniziale, quasi appiattita e aderente allo STIPITE, reca sopra una decorazione molto SOBRIA mediante tre semplici applicazioni d’ARGENTO che sembrano GALLONI ricamati fino a far prendere forma la tipica VOLUTA a forma di una “C” con il lembo interno della FOGLIA che si ARROTOLA ELEGANTEMENTE intorno a sé stessa, mentre la parte terminale, posta inferiormente della medesima VOLUTA, che si appiattisce nuovamente, aderendo allo STIPITE con decorazioni. Segue una ENORME ARTISTICA CASCATA di GRANDI FIORI di COMPOSITE. È un SERTO ricchissimo di FIORI di COMPOSITE dalle tante BELLISSIME FOGLIE a LAMINA del tipo PENNATA, dove le NERVATURE e il RACHIDE centrale sono riprodotti nei minimi particolari. Lo stesso è valido per i MARGINI SEGHETTATI. Il MOVIMENTO che è stato IMPRESSO nella “LAVORAZIONE” ARTISTICA di questi VEGETALI e delle parti ANATOMICHE è DAVVERO IMPRESSIONANTE. Stessa cosa per i FIORI e gli STELI. Una enorme quantità di FIORI inseriti nel SERTO dagli ARGENTIRI, fanno sì che siano portatori di GIOIA, di BELLEZZA, di GRATIFICAZIONE, di DEVOZIONE e di PREGHIERE indirizzate alla SS.MA VERGINE di RIPALTA. La bellezza inaudita dei singoli FIORI, completamente SBOCCIATI, in parte SBOCCIATI e altri ancora in BOCCIO con il loro “PROFUMO” gelosamente custodito e rilasciato lentamente per ONORARE la SANTA VERGINE, PATRONA della CITTA’ di CERIGNOLA. L’IMPONENTE SERTO VEGETALE termina TOCCANDO e DILATANDOSI verso la sottostante ENORME, IMPONENTE e MAESTOSA VOLUTA. L’esterno, invece, è prorompente data la presenza della ENORME FOGLIA di ACANTO che percorre in modo quasi voluto, rialzandosi sugli stessi LEMBI della SPESSA LAMINA oltre la misura. Evidentemente doveva esprimere, secondo la maestranza artigianale, una FORZA ARTISTICA da imporsi alla visione dell’osservatore essendo la parte quasi finale della VOLUTA stessa. Infatti, continuerà nel suo ULTIMO TRATTO ripiegandosi a formare una “S” fino a terminare il suo percorso verso l’ultimo ELEMENTO che è l’ADORNATISSIMA BASE della CORNICE. Il LEMBO fogliare terminale si AVVOLGE su sé stesso in un ARMONIOSO movimento FINALE. L’intera VOLUTA a “S” è di una BELLEZZA tanto dal lasciare l’osservatore ESTEREFATTO e TRASECOLATO. La ricercatezza e la fusione del BEL GUSTO degli stili BAROCCO-ROCCOCO’ nei particolari non sfuggono all’osservatore. Naturalmente la descrizione della suddetta VOLUTA è identica sia per quella di destra sia per quella di sinistra. Aggiungo che la CORNICE interna lascia notare sia a destra che a sinistra nella sua VERTICALITA’ la presenza di DUE ROSETTE per parte sempre in ARGENTO (1).

26 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
27 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

28 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

29 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
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31 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

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37 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
38 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
39 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
40 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
41 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
42 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
43 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
44 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
45 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
46 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023

47 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023

Prima di passare alla descrizione della BASE, ritorniamo ad esaminare le DUE ARTISTICHE CORNICI, quelle più vicine che vanno a perimetrare direttamente la SACRA ICONA della VERGINE SS.MA di RIPALTA.

La PRIMA, a FASCIA MOLTO LARGA FRONTALE, rispetto alla seconda, reca una SOTTOCORNICE che nell’insieme conferisce una notevole CONSISTENZA del MANUFATTO. Il tutto si ARRICCHISCE di una ornamentazione sui due spigoli superiori da una ESPANSA FOGLIA d’ACANTO che va a coprire FASCIA e SOTTOFASCIA con la sua BELLA ROBUSTA LAMINA, evidenziando lo SPESSORE. Inoltre, questo notevole “movimento” di dilatazione mette ben in luce il RACHIDE, le NERVATURE e la LAMINA ESPANSA LOBATA, con il MARGINE che, mirabilmente, risulta DENTELLATO; gli SPIGOLI inferiori non presentano la simmetria suddetta, ma una VARIANTE molto ELEGANTE sui due spigoli ovvero una FOGLIA di ACANTO che origina alla BASE slanciandosi verso l’alto con tutta la sua SINGOLARE BELLEZZA. La LARGA FASCIA interna è decorata sempre con FOGLIE di ACANTO costituite da SORPRENDENTI e TENERISSIMI CAULI che formano solo su TRE LATI, non sono presenti alla base, un unico SERTO che si RINCORRONO UNITI tra di loro andando a costituire una IMMENSA INFINITA GIOIA FESTANTE in onore alla Vergine di Ripalta.

La SECONDA, a FASCIA molto più stretta in larghezza, risulta nella parte superiore MODANATA e corrisponde a quella che AFFIANCA effettivamente ilo SACRO QUADRO e gira sui quattro lati. Anche per questa CORNICE d’AREGENTO viene preso in considerazione il RICCHISSIMO MOTIVO DECORATIVO di FOGLIA di ACANTO che si susseguono in un modo molto movimentato di foglie che si accartocciano, disponendosi in senso ORIZZONTALE della foglia dal lato in lunghezza. L’EFFETTO voluto è quello di un DINAMISMO singolare.

LA SPLENDIDA BASE D’ARGENTO

48 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

La BASE, credo, è stata realizzata dagli ARGENTIERI nell’intento di voler IMITARE un ALTARE, unendo, ARTISTICAMENTE, il SACRO e il PROFANO. Sembra, a prima vista, un SOLIDO MONOLITE d’ARGENTO. Nello specifico, le FATTEZZE ci portano a pensare ad alcuni ELEMENTI DECORATIVI di un ALTARE, molto singolare, per le sue linee che si rifanno al BAROCCO-ROCCOCO’. L’intera pesante CORNICE poggia, spostata all’indietro, sulla massiccia BASE d’ARGENTO. La parte SUPERIORE, piatta, con ampio bordo modellato a VISTOSA MODANATURA e a FASCIA LARGA con a seguire un’altra fascia, molto piccola, che arretra presentando lo spigolo “vivo” sino a formare un’AMPIA GOLA; poi, un’altra sottostante piccola modanatura, che arretra ancora di più. Questa DECORAZIONE, che riprende il CORNICIONE, già descritto, gira sia a destra che a sinistra, per essere, come risulta effettivamente, ricoperto dalla GRANDE VOLUTA laterale ad “S”, descritta poc’anzi. Ora, sempre restando nei laterali, si evidenziano i “CANTONALI”, conosciuti anche come “PILASTRINI” di un ALTARE, identificati con i loro specifici ELEMENTI: la parte superiore risulta polimodanata, già descritta, come quella inferiore, quasi identica, mentre il FRONTE riproduce la FORMA GEOMETRICA del RETTANGOLO posto in verticale con FASCIA LARGA esterna; tra questa e il RETTANGOLO più piccolo interno li divide un perfetto SOLCO inciso che li separa.

Ma non voglio soffermarmi su questa probabile interpretazione, perché ne vedrei ancora un’altra, forse più attinente. Inizialmente, nella descrizione ho ritenuto di interpretare la CORNICE come un MONUMENTALE INGRESSO di stile CLASSICO-RINASCIMENTALE, nel quale viene prospettata scenograficamente e idealmente la PRESENZA della “PADRONA” della CASA, identificata con la SANTA VERGINE di RIPALTA, PROTETTRICE della CITTA’ di CERIGNOLA. Quindi, siamo ora arrivati quasi alla fine della descrizione dell’INTERA OPERA d’ARTE che ci porta a pensare a degli elementi ARCHITETTONICI che vanno a DECORARE l’esterno di un INGRESSO di una CASA o PALAZZO SIGNORILE e, a NAPOLI, ve ne sono molti a partire dal XIII-XIV e XV con anche gli STEMMI BAROCCHEGGIANTI SFARZOSI riscontrabili nei PALAZZI del XVI-XVIII secolo. La parte bassa delle COLONNE o degli STIPITI imponenti terminano, quasi sempre, con IMPONENTI PILASTRI bassi LITICI decorati a BASSO o ad ALTO RILIEVO, riproducendo le INSEGNE ARALDICHE della FAMIGLIA NOBILIARE proprietaria del PALAZZO. Nel nostro caso il FRONTE dei due PILASTRINI ne sono prive, probabilmente volutamente.

Soffermiamoci, ancora, sulla MONUMENTALE CORNICE d’ARGENTO del 1796.

Come abbiamo già scritto, nei precedenti stralci della suddetta descrizione, ci riferiamo alla “DOPPIA” visione dell’ARTE e RELIGIOSO. Meglio ancora LAICO e RELIGIOSO. Sappiamo molto bene che possono coesistere tutti e due in un perfetto CONNUBIO. Dal punto di vista RELIGIOSO, si potrebbe paragonare l’ELEMENTO DECORATIVO ARTISTICO ad un PALIOTTO dell’ALTARE, mentre quello LAICO esprimente in pieno la SCENOGRAFIA e la TEATRALITA’. Scelgo, senz’altro,  il secondo. La SCENOGRAFIA, la TEATRALITA’, la SPETTACOLARITA’ tendevano ad ENFATIZZARE con gli elementi PORTANTI per creare un enorme IMPATTO VISIVO, tale da “catturare l’interesse”, anche se effimero, del pubblico che andava in VISIBILIO nell’assistere a determinate rappresentazioni LAICO-PAGANE. Siamo nel secolo XVII e, soprattutto, nel XVIII secolo, il BAROCCO e BAROCCO.

Ma, ora, passiamo alla descrizione dell’ELABORATO PANNELLO d’ARGENTO.

Partiamo dalle due GRANDI perfette linee semplici delle STUPENDE FORMELLE poste agli estremi, a destra e a sinistra. La caratterizza la FORMA QUADRATA. Una LARGA FASCIA esterna le perimetra e le racchiude. Nell’interno, spicca una DECORAZIONE riproducente il notissimo motivo VEGETALE, un enorme FIORE con BOTTONE CENTRALE che lascia evidenziare i numerosi PISTILLI recanti all’estremità i GRANULI di POLLINE, QUATTRO MASTODONTICHE ed ESPANSE FOGLIE a rilievo, poste a CROCE, che risultano molto sollevate tanto da costituire un notevole rilievo rispetto al piano circostante. Le quattro FOGLIE, polilobate, molto movimentate, nella parte terminale, la LAMINA MARGINALE tendono a SFIORARE, con molta delicatezza, la FASCIA della FORMELLA. Il MAESTOSO FIORE è quello appartenente alle COMPOSITE. All’interno della FORMELLA, per un attento OSSERVATORE, non sfugge una interessante ARTISTICA TECNICA DECORATIVA. Un EFFETTO artistico notevole, una esecuzione realizzata con maestria, una FITTA PUNTINATURA eseguita ad interessare le parti non occupate dalle quattro foglie. Praticamente i rispettivi quattro ANGOLI interni.

L’ISCRIZIONE

49 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

La LUMINOSISSIMA larga FASCIA TRASVERSALE è un INCANTO con il suo snodarsi verso destra e verso sinistra fino ad arrivare, aderendovi, alle due rispettive FORMELLE. La suddetta LAMINA frontale esprime, molto bene, lo stile barocco-roccocò. La sua BELLEZZA ARTISTICA e DECORATIVA ci porta a posare lo sguardo, sostando più del dovuto, per gustare artisticamente ogni singola PORZIONE d’argento nelle quali i MAESTRI ARGENTIERI ARTIGIANI hanno voluto OFFRIRCI di così INCANTEVOLE. La SPETTACOLARIZZAZIONE accomunata alla TEATRALITA’ prende CORPO nella SPENDIDA ed ESPRESSIVA MASCHERA. Infatti, il punto FOCALE riesce, per chi lo guarda, a far convergere l’interesse VISIVO, difficile da distoglierlo. La interessante MASCHERA, molto ben elaborata artisticamente nei particolari anatomici del VOLTO, è circondata da un folto COPRICAPO che, immediatamente, ci fa pensare alle solite belle foglie di acanto, come decorazione. Mi viene da pensare ad enormi PIUME (immagino variamente colorate) che nel periodo in esame ‘600-‘700 venivano usate nella scenografia dei TEATRI, dagli attori, dai commedianti, dai cantanti, negli addobbi dei Carri allegorici, negli Archi Trionfali celebrativi, nelle Guglie, negli Alberi della Cuccagna, nei Padiglioni ed altro. Tutto per fare scena, per stimolare il pubblico e intercettare gli scroscianti applausi degli spettatori divertiti. Sui due lati della MASCHERA si inseriscono due ARTISTICI SERTI VEGETALI, essenzialmente, da CAULI che formano artistici GIRALI che è un tema decorativo ricorrente sulla nostra CORNICE che, comunque, comprendono FOGLIE, FIORI, STELI e SEMI peduncolati. È uno snodarsi, un espandersi, un avvolgersi quasi frenetico, festante e molto ordinato. Le due parti più vicine alla MASCHERA, le FOGLIE assumono la forma della ben nota VOLUTA. I particolari dei singoli elementi VEGETALI rappresentati sono davvero ECCEZIONALI. Altro elemento decorativo che va ad aggiungersi, già presente nelle laterali formelle, è la FITTA PUNTINATURA che va ad occupare gli spazi vuoti rimasti. A seguire la lamina ampia decorata, descritta poc’anzi, troviamo delle MODANATURE, la prima molto piccola, poi una più grande e ancora una più piccola. Queste percorrono l’intera BASE TERMINALE. Ancora, in ultimo, una ulteriore FASCIA sulla quale vi è INCISA la ISCRIZIONE latina.

“EX DEVOTORUM LARGITATIBUS  AN(NO) MDCCXVI CURA. REV(ERENDI). CAN(ONICI). D. HERCULIS CHIOMENTI”.

(Con le elargizioni dei devoti nell’anno 1796 a cura del Reverendo Canonico D. Ercole Chiomenti).

50 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

51 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

52 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.
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59 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

Riferimenti CRONOLOGICI più importanti da parte dello scrivente in merito alla CORNICE MONUMENTALE d’AREGENTO:

25 gennaio 1972; 1 aprile 1972; 25 marzo 1972; 3 febbraio 1973; 7 ottobre 1973; 9 dicembre 1973: di volta in volta, effettuavo richiesta ed ottenimento, da parte di Mons. ANTONIO OCCHIONEGRELLI, Cancelliere della Curia, già mio Docente di Religione, negli anni ’60, presso l’Istituto Tecnico Statale Agrario “Giuseppe Pavoncelli” di Cerignola, per scattare una serie di fotografie in bianco-nero dell’interno della Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”, degli ALTARI, delle TELE, delle STATUE, dei QUADRI, delle ISCRIZIONI, del CORO LIGNEO, del PERGAMO, dell’URNA-RELIQUIARIO “SAN TRIFONE m.” ed altro. Tutto per una DOCUMENTAZIONE storica, artistica, devozionale mia personale. Mons. Antonio Occhionegrelli ebbe a darmi pieno consenso, non solo per effettuare quanto scritto ma anche per una eventuale pubblicazione delle foto.

7 OTTOBRE 1973 – LA SCOPERTA DELLA ISCRIZIONE

Ed è proprio nella data del 7 OTTOBRE 1973 che, nell’effettuare le foto della IMPONENTE CORNICE d’ARGENTO racchiudente la SACRA ICONA della VERGINE SS.ma di RIPALTA, durante le FESTE PATRONALI di settembre, soffermandomi ed esaminando attentamente l’insieme, i particolari e su  una eventuale presenza di una ISCRIZIONE, riuscii a vederla, a FOTOGRAFARLA e ad annotarla. Il riporto della data, soprattutto, mi procurò enorme gioia: 1796. Perlustrai, inoltre, abbastanza bene l’intero MANUFATTO per poter rintracciare dei PUNZONI degli Artigiani Argentieri che ritengo, con convinzione, originari di Napoli. Ne riuscii a vedere alcuni, molto rovinati dal tempo e, soprattutto, di non facile interpretazione.

– 14 settembre 2023: chiedendo ed ottenendo il pieno consenso al Can. Pio Cialdella, Parroco della Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”, ad effettuare un accertamento risolutivo, con il Socio delle Istituzioni Culturali che mi onoro di presiedere, Antonio Forina, sulla ISCRIZIONE riportata sulla MONUMENTALE CORNICE d’ARGENTO del 1796 per venire a conoscenza dell’esatto cognome del Canonico citato sulla medesima iscrizione. Il dubbio risiedeva su Don ERCOLE DEGNI o Don ERCOLE CHIOMENTI. Nella data suddetta, riuscimmo nell’accertamento definitivo nell’aver letto e constatato il cognome CHIOMENTI, con aggiunta fotografica. Antonio Forina ebbe modo anche di intercettare alcuni PUNZONI variamente dislocati sulla CORNICE, purtroppo di non facile interpretazione.

60 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023.

61 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 07.09.2014.

Cerignola, 23 Agosto 2025                           Matteo Stuppiello

Note

(1) – Le due “ROSETTE”, molto stilizzate e apposte successivamente all’intera OPERA d’ARTE, collocate inferiormente sulla cornice interna, sono a voler ricordare quando il SACRO QUADRO recava, su questa seconda parte, una LASTRA d’ARGENTO che copriva interamente la parte inferiore della SACRA ICONA di Maria SS.ma di RIPALTA. Rimossa, questa, la visione INTEGRALE del SACRO DIPINTO, dopo SECOLI, portò ad una esaltazione non solo DEVOZIONALE ma anche ARTISTICA della medesima ICONA.   

(2) – ARCHIVIO PARROCCHIALE “SAN PIETRO APOSTOLO” –  CATTEDRALE  DUOMO “TONTI” CERIGNOLA – “ARCHIVIO PARROCCHIALE 1569” – Colgo l’occasione per ringraziare il Canonico  don Pio Cialdella, già PARROCO della CATTEDRALE “SAN PIETRO APOSTOLO” – DUOMO “TONTI”, per avermi dato la possibilità di consultare, trascrivere e pubblicare i risultati della mie ricerche storiche, sin dagli inizi anni ’80 in poi, effettuate sui volumi di MATRIMONI – NASCITA – BATTESIMI – CRESIME -MORTE.  Effettuai le ricerche presso la “CANONICA” della PARROCCHIA, ubicata in Piazza Duomo 22/A, dove erano custoditi tutti i VOLUMI, allocati in un unico ARMADIO.

“Libro de’ Mor / ti del 1827“

† 1° dicembre 1829 muore Don ERCOLE CHIOMENTI, Arcidiacono di Cerignola di anni 66. Vicario. Figlio di D. Michele e D. Felicia Maria Amaturo di Cerignola.

– DON ERCOLE CHIOMENTI già nel 1794, risulta essere PARROCO, con altri suoi Confratelli Parroci, della CHIESA MATRICE o COLLEGIATA SAN PIETRO APOSTOLO”, (Chiesa Madre) allora unica Parrocchia di Cerignola, come risulta da un Atto di Morte pubblicato in [MATTEO STUPPIELLO]. La Chiesa del Purgatorio, REGIONE PUGLIA – CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” – CERIGNOLA CENTRO DI SERVIZIO E PROGRAMMAZIONE CULTURALE REGIONALE 1987, finito di stampare nel mese di novembre da LEONE GRAFICHE – FOGGIA Viale G. Di Vittorio, 5., p. 90.

“[…] “Die 12 M(ensi)s Augusti 1794 – Stanislaus Conti Vir q(uond)m Mariae Dimmiti  huius Civ(itati)s mortuus est anno aetatis suae septuagesimo  septimo, munitus SS. sac(ramenti)s per Par(ochu)m D(ominu)m Herculem Chiomenti , et in V(enerabi)li Cong(gregatio)ne  sub tit(u)lo Mortis humatus est”;

 – nella stessa pubblicazione, alle pagine 61-62 vi è altro interessante documento, del 1825, nel quale si attesta essere DON ERCOLE CHIOMENTI, VICARIO. Si tratta di una riunione dell’ Arciconfraternita del Purgatorio di Cerignola: “[…] Conto Morale dell’Arciconfraternita / della Morte del Comune / di Cerignola 1825” – “Stabilimento de’ Morti di Cerignola, oggi che sono li 29 De(cem)bre 1825, Conghregati nel solito Locale dello Stabilimento della Morte i qui sottoscritti Fratelli nonche il Sig(no) Canonico D. Raffaele Sorbo Deputato Chiesastico all’oggetto destinato dal Sig(no)r Arcidiacono D. Ercole Chiomenti Vicario  Ge(nera)le di questa Diocesi per deliberare nel conto Morale  del 1825, presentato  dal Sig(no)r D. Pasquale Farina, in qualità di Amministratore. Visto il detto Conto, e considerando che lo stesso concorda perfettamente collo Stato Discusso, e co’ Documenti originali sistenti nel Conto Materiale di dett’ Epoca presentati dal Cassiere nel Consiglio Ge(nera)le di questa Provincia. Unanimamente dichiariamo, che la Gestione tenuta nel 1825 dal Sig(no)r D. Pasquale Farina è stata giusta, onesta, e regolare, e che nella sua esattezza li Componenti di questa’ Arciconfraternita han avuto nuovi motivi di convincersi del suo attaccamento al bene di questo Stabilimento […]”, seguono le firme di 20 confratelli;

–  aggiungiamo che nel 1818, Don ERCOLE CHIOMENTI  viene confermato Canonico con la Prebenda con altri 42 Canonici di Cerignola da Mons. Antonio Maria NAPPI, 1° Vescovo della Diocesi di Cerignola unita con l’antica Diocesi di Ascoli Satriano“Diocesi di Ascoli Satriano e di Cerignola”, nel 1819, si veda: “Concordato fra Sua Santità PIO VII. Sommo Pontefice, E Sua Maestà FERDINANDO II Re delle Due Sicilie – Parte Terza – Napoli – Tipografia della Pietà dei Turchini, Strada Medina N.17 – 1826, p. 159 in www.byterfly.eu; si veda MATTEO STUPPIELLO, La Chiesa di Cerignola dal sec. XIII al sec. XIX, in SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, A S.E. Mons. Vincenzo D’Addario Vescovo Coadiutore delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola nel Suo Ingresso a Cerignola, 29 Giugno 1986 Festa dei SS. Pietro e Paolo  App., – Cerignola – 1986 , stampato nella Tipolitografia “Franco Miulli” – Via Nazionale, 68 – San Ferdinando di Puglia (Fg), 1986, p. 6; SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, A S.E. Mons. Giovanni Battista Pichierri – La Diocesi di Cerignola – Ascoli Satriano nell’Araldica Episcopale (1819-1991) – Cerignola – 1991 – Stampato nella Tipolitografia “Miulli Francesco”, Via Nazionale, 68 –  San Ferdinando di Puglia (FG), 1991, TAV. I.

– sempre nel 1818, Don ERCOLE CHIOMENTI risulta essere già VICARIO per la sola Diocesi di Cerignola. Infatti, in un mio contributo culturale scritto, riporto la sua presenza durante un triste avvenimento consumato in città pubblicamente, si tratta della DECAPITAZIONE di tre condannati alla GHIGLIOTTINA, erano presenti quattro ecclesiastici: “[…] che “assistono” spiritualmente a ben morire i condannati: Vicario D. Ercole Chiomenti, D. Michele Antonacci, D. Nicola Petrolla e D. Francesco d’Alò …. Uno dei quattro era il “Vicario Chiomenti” che fungeva da VICE ARCIPRETE NULLIUS. L’ultimo Arciprete Nullius, D. Francesco Durante era deceduto il 1808, quindi D. Ercole Chiomenti fu uno dei Vicari che aveva retto le sorti della Chiesa nel lungo periodo “vacante” fino alla nomina del Primo Vescovo nel 1819[…]” in MATTEO STUPPIELLO, Cinque ghigliottinati di Cerignola nel 1818 – Cerignola 26 settembre 2016 – www.archeoclubcerignola.com;

– in una ulteriore testimonianza del 1826 DON ERCOLE CHIOMENTI mette a frutto il suo carattere forte, energico, deciso, in DIFESA della CHIESA DELLA MADONNA DI RIPALTA, ma lasciamo “parlare”, come è il nostro solito, quanto scrive a tal proposito lo STORICO SAVERIO LA SORSA: “[…]  la cappella  intanto ad altre vertenze, in cui in quegli anni erano impelagati gli Eredi d’Egmont Fuentes. Il Vicario Generale della Chiesa  di Cerignola, Ercole Chiomenti, senza consultare il clero né il Vescovo, nel novembre 1826 scrisse all’amministratore degli Eredi Fuentes, Signor Thomas, una lettera in tono acerbo per rimproverarlo di non voler riattare la cappella rurale sotto il titolo di S. Maria di Ripalta, e di non volerla provvedere di tutto il necessario; minacciava di portare le sue lagnanze  ai piedi del Real Trono e presso il Ministro degli Affari Ecclesiastici, e asseriva che tali obblighi derivavano da un documento del 1543 […]”. Purtroppo nulla ha potuto fare il nostro VICARIO GENERALE perché gli Eredi Fuentes produssero una “memoria” scritta nella quale si partiva dal 1543 quando la CAPPELLA e le sue pertinenze furono vendute dall’ ARCIPRETURA  NULLIUS e il CLERO di Cerignolaal Feudatario di Cerignola, DON LEONARDO CARACCIOLO che ne era lui e i suoi discendenti proprietari, in SAVERIO LA SORSA, La Città di Cerignola nel Secolo XIX con prefazione di NICOLA ZINGARELLI – Bari- Roma – F. CASINI e FIGLIO – EDITORI  – 1931 – p. 78.  

Sono portato a pensare che, essendo già VICARIO, o facente funzione  da VICARIO, ebbe probabilmente la riconferma dal 1° VESCOVO, della Diocesi di “Ascoli Satriano e di Cerignola”, Mons. ANTONIO MARIA NAPPI. Ma voglio aggiungere che lo storico cerignolano TEODOTO KIRIATTI scrive nel 1785 quanto segue: “[…In questa Chiesa vi è un Collegio di Preti che cotidianamente vi recitano i divini officii, e vi solennizzano le sacre funazioni presso al numero di 40, oltre i Diaconi e Suddiacon: partecipa ognun di essi l’annua canonica porzione di duc. 240 in circa. Questo Collegio è retto da un Arciprete, il quale per privilegii di Giulio II. e Paolo IV. deve essere di questa Cittadinanza, e Capitolare, godendo la prerogativa del Nullius Diocaesis sin dall’anno 1252[…]”, in TEODORO KIRIATTI, Memorie Istoriche di Cerignola – In Napoli – MDCCLXXXV. – Nella Stamperia di MICHELE MORELLI – Con Licenza de’ Superiori, p. 128. Don ERCOLE CHIOMENTI era nato a Cerignola ed era Sacerdote CAPITOLARE, poteva ben reggere la sede “vacante” dopo la morte nel 1808 dell’ultimo Arciprete. Sul COLTO Don ERCOLE CHIOMENTI cadde la scelta ben ponderata, da parte del Reverendissimo CAPITOLO “San Pietro Apostolo” per l’alto ed onorato INCARICO di CURARE tutto ciò che doveva iniziare lodevolmente e nello stesso modo portare a termine la realizzazione, con tutti i passaggi organizzativi, dell’OPERA d’ARTE “UNICA” nel suo genere, la MONUMENTALE e PREGEVOLISSIMA CORNICE d’ARGENTO che andava a racchiudere la SACRA ICONA della VERGINE SANTISSIMA MARIA di RIPALTA. Credo che sarà stato, per Don ERCOLE CHIOMENTI un arduo compito quello di gestire le OFFERTE dei DEVOTI CITTADINI, che senza dubbio, vollero così, nel 1796, ONORARE ed ESALTARE la loro FILIALE DEVOZIONE verso la VERGINE di RIPALTA.

La FAMIGLIA CHIOMENTI è di antica presenza a Cerignola (sec. XVI), benestante per le proprietà terriere e masserie da campo, notevole il Palazzo Chiomenti (sec. XVIII). Parecchi sono stati i SACERDOTI che ha espresso nel tempo. Componenti della Famiglia Chiomenti hanno fatto parte di prestigiosi posti di potere, nel GOVERNO CITTADINO, nelle Confraternite laico-religiose e tante organizzazioni cittadine. Sulla Famiglia CHIOMENTI si veda: [MATTEO STUPPIELLO]. La Chiesa del Purgatorio…, op. cit., pp. 61-62; pp. 66-76; p. 90; p. 102; p. 114.


IL CAN. ERCOLE CHIOMENTI, IL CURATORE PER LA REALIZZAZIONE DELLA IMPONENTE CORNICE D’ARGENTO DELLA VENERATA ICONA DI MARIA SS.MA DI RIPALTA – 1796 –

La PREGEVOLISSIMA ARTISTICA CORNICE  d’argento del 1796 che racchiude, nei giorni della Festa Patronale, l’ICONA di MARIA SS.MA di RIPALTA (secc. XII-XIII), Protettrice della CITTA’  di
Cerignola,
è stata realizzata per cura e responsabilità del CAN. ERCOLE CHIOMENTI, facente parte del REVERENDISSIMO CAPITOLO “SAN PIETRO APOSTOLO” di CERIGNOLA, delegato dallo stesso CAPITOLO.

L’accertamento definitivo del cognome del SACERDOTE scioglie ogni dubbio rispetto ad un altro sacerdote, il Can. ERCOLE DEGNI,  avente lo stesso nome così come scrivevo in un mio precedente articolo del 2016 (1).

Bisognava insistere, mantenendo fede ad uno dei nostri punti di forza che caratterizzano le nostre Istituzioni Culturali (il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, l’Archeoclub d’Italia APS Sede di Cerignola e il Museo Etnografico Cerignolano – 1979) delle quali mi onoro di presiedere, nel continuare nella RICERCA e INDIVIDUAZIONE del COGNOME del CANONICO CURATORE della realizzazione della MONUMENTALE CORNICE D’ARGENTO (1796) che ADORNA la ICONA di MARIA SS.MA DI RIPALTA.    

Con la piena autorizzazione del CAN. PIO CIALDELLA, Parroco della Basilica Cattedrale “SAN PIETRO APOSTOLO” – DUOMO “TONTI”, ho potuto effettuare, il giorno 14 SETTEMBRE 2023, un sopralluogo, con l’ampia collaborazione dell’amicoe SOCIO dell’Archeoclub d’Italia APS Sede di Cerignola, ANTONIO FORINA, nell’accertamento definitivo del COGNOME del CANONICO  CURATORE responsabile alla
REALIZZAZIONE della CORNICE.
Lo stesso don PIO mi autorizzava anche a pubblicare gli esiti per la individuazione del COGNOME del CAN. CHIOMENTI e le fotografie dei particolari della CORNICE. A Lui i miei RINGRAZIAMENTI.  

Con pazienza e con tanta delicatezza, portando con noi una serie di lenti di ingrandimento unitamente all’ausilio di macchina fotografica digitale e cellulare, alle ore 15:10, siamo riusciti ad INDIVIDUARE il COGNOME.

Il COGNOME “CHIOMENTI” risulta essere inciso sotto l’ISCRIZIONE sul lato destro, posto subito sotto il primo rigo. Lo si legge, con enorme difficoltà,  a META’ in quanto la metà superiore resta visibile, anche se di poco perché non del tutto coperta dalla lamina d’argento dorato. La metà sottostante è completamente coperta dalla medesima lamina di argento dorato.

Una nostra ulteriore SCOPERTA! Un “DATO” importante che viene CONSEGNATO alla SANA STORIA di CERIGNOLA.

Riproponiamo, nella sua completezza, la ISCRIZIONE, già trascritta e tradotta dalla compianta Prof.ssa GIUSTINA SPECCHIO, SOCIA delle nostre Istituzioni Culturali:


“EX DEVOTORUM LARGITATIBUS AN(NO) MDCCXCVI  CURA. REV(ERENDI). CAN(ONICI). D. HERCULIS  / CHIOMENTI”.

“(Con le elargizioni dei devoti nell’anno 1796 a cura del Reverendo Canonico D. Ercole Chiomenti)”.


Allo stesso tempo, sia io che Antonio Forina abbiamo effettuato una serie di foto che mettono ben in risalto, per la prima volta,  i numerosi particolari ARTISTICI di cui è RICCA la PREGEVOLISSIMA CORNICE d’ARGENTO in STILE BAROCCO NAPOLETANO. Riteniamo essere realizzata a Napoli da un ARGENTIERE locale.

Mi piace sottolineare che con il mio articolo pubblicato nel 2016 sulla CORNICE SETTECENTESCA d’ARGENTO è stato possibile mettere in rilievo una serie di elementi interessantissimi: l’aspetto  STORICO
e l’aspetto ARTISTICO delle FORME tipiche dello stile BAROCCO NAPOLETANO come le ampie e delicate VOLUTE, i PUTTI e CHERUBINI e, soprattutto, la ricchezza  di elementi che vanno a PRIMEGGIARE la CORONA che sovrasta la CORNICE e la ICONA STESSA.

A seguito del suddetto articolo e negli anni a seguire è sorta negli addetti ai lavori di preparazione del simulacro quella “ragionata” CONSAPEVOLEZZA nel voler VALORIZZARE la CORNICE, lasciando SCOPERTI i due lati della stessa, da SEMPRE COPERTI dal GRANDE MANTO di raffinata stoffa e ricamo. Orgogliosi, pertanto, di aver contribuito alla valorizzazione della CORNICE in via del tutto indiretta.

Il  MANUFATTO ARGENTEO merita, altresì,  una dettagliata descrizione analitica palmo dopo palmo, già in via di preparazione per un prossimo articolo.

La parte SUPERIORE è di una BELLEZZA TRASCENDENTALE per la sua INAUDITA ARTISTICITA’. Una EPIFANIA a partire dalla BELLA MONUMENTALE CORONA sorretta da due PUTTI di grandi dimensioni, che tendono le braccia, le mani e le dita verso la CORONA in un atteggiamento ideale a voler reggere la CORONA stessa. Lunghi RAGGI di LUCE creano slancio ed esaltano, ancora di più, la vibrante emozione per chi guarda, meditando l’insieme. I CHERUBINI che fanno capolino in un enorme ed esteso NUVOLATO, dove EMERGE la COLOMBA ad ALI SPIEGATE a raffigurare lo SPIRITO SANTO.  SERTI di FIORI e RACEMI ad alto rilievo (FIORI di COMPOSITE e FOGLIE caratteristiche delle stesse piante) scivolano lentamente sui lati della cornice, smussata fino ad arrivare alla base dove due espanse FOGLIE
di ACANTO
, una per lato, risultano modellate e disposte a formare una MENSOLA rovesciata poggiante sulla piattaforma basale. La fascia trasversale basale è un INCANTO con il suo snodarsi verso destra e verso sinistra di una ESPRESSIVA MASCHERA avente come copricapo adornato ad alto rilievo AMPIE PIUME.  Un lungo SERTO di FOGLIE di ACANTO vanno a creare il caratteristico chiaro-oscurale orizzontalmente e in modo ordinato.

Cerignola,  7 settembre 2024                                               Matteo Stuppiello

Note

(1) – MATTEO STUPPIELLO, La pregevole monumentale cornice d’argento (1796) dell’Icona di Maria SS.ma di Ripalta – Cerignola, 6 settembre 2016 – www.archeoclubcerignola.com.

1 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) nei giorni della Festa Patronale – Foto Matteo Stuppiello 08.09.2023 (nel giorno della Festa) – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

2 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

3 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

4 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

5 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

6 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

7 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

8 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

9 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

10 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

11 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

12 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

13 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Antonio Forina 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

14 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

15 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

16 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

17 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

18 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

19 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – La freccetta sta ad indicare la collocazione della Iscrizione – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

20 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

21 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – La freccetta sta ad indicare la collocazione della Iscrizione – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

22 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – La freccetta sta ad indicare la collocazione della Iscrizione – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

23 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

24 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

25 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

26 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

27 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

28 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo Tonti – L’Icona di Maria ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) – Protettrice della Città di Cerignola – Nell’antica cornice d’argento (1796) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 14.09.2023 – PUBBLICATA PER LA PRIMA VOLTA.

LA PREGEVOLE MONUMENTALE CORNICE D’ARGENTO (1796) DELL’ICONA DI MARIA SS.MA DI RIPALTA

In considerazione dell’avvicinarsi della Festa della nostra PROTETTRICE,  MARIA SS.MA DI RIPALTA, il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, la Sede locale dell’Archeoclub d’Italia e il Museo Etnografico Cerignolano (1979) offrono alla CITTA’ un’altra “testimonianza” materiale INEDITA, di notevole valenza Culturale, Artistica e Storica in quanto ignota a tutti. E’ un MANUFATTO in ARGENTO di inestimabile valore Storico, Materico, Affettivo.

Sin dal 29 agosto, da sempre, l’ICONA della Vergine SS.ma di RIPALTA (secc. XII-XIII) viene collocata nella PREGEVOLISSIMA CORNICE D’ARGENTO per la NOVENA e, quindi, pronta per l’8 SETTEMBRE giorno, della Natività della Vergine, Festa della PROTETTRICE della Città di Cerignola e può essere AMMIRATA in tutto il suo SPLENDORE. Un binomio inscindibile che si riverbera in entrambi: per l’ICONA, la STORIA, l’ARTE , la DEVOZIONE; per la CORNICE, ARTE e STORIA.

La BAROCCA CORNICE D’ARGENTO MONUMENTALE, un CAPOLAVORO d’ARTE MERIDIONALE, sicuramente uscita da una delle numerose AFFERMATE BOTTEGHE di ARGENTIERI NAPOLETANI nel                                                                            1796.

Il 7 ottobre 1973, fotografai (1) l’interno del DUOMO “Tonti” e i suoi “BENI” in esso custoditi. Ebbi modo di vedere molto da vicino e di fotografare in alcuni particolari la menzionata CORNICE poggiata ad un pilastro, di sinistra, della navata centrale, senza l’ICONA, in procinto di essere ricoperta dalla protezione e custodita fino al settembre successivo. Ero convinto che la CORNICE, oltre a recare impressa la PUNZONATURA dell’argentiere, sicuramente napoletano, potesse darci una ulteriore informazione sulla COMMITTENZA e la DATA. Dopo una attenta ricerca riuscii ad individuare quanto avevo immaginato: INCISA sulla fascia stretta posta alla base della CORNICE una scritta, molto consunta, che inizia con  caratteri di una certa larghezza e poi, man mano, verso la fine si restringono, sono più serrati, tant’è che il cognome del Canonico va a trovarsi all’estremo della fascia ed è ricoperto da altra fascia. Ritengo che la iscrizione vada divisa in due parti: la prima viene divisa dalla zona mediana della CORNICE in corrispondenza della sovrastante TESTA MASCHERATA centrale e in asse, sotto con la lettera R della parola LARGITATIBUS e si fermava alla data; poi in un secondo momento è stata aggiunta la seconda parte con incisione diversa con spazi più serrati e con caratteri più piccoli tanto da essere costretti a far scivolare la parte ultima, il cognome del Canonico, sotto la fascia d’argento ricoprente la sottostante.

L’ISCRIZIONE

 “EX DEVOTORUM LARGITATIBUS AN(NO) MDCCXCVI – CURA. REV(ERENDI). CAN(ONICI). D. HERCULIS DE[……]” (“Con le elargizioni dei devoti nell’anno 1796 a cura del Reverendo Canonico D. Ercole [Degni?]”) (2).

Suppongo si tratti del Canonico D. ERCOLE DEGNI. Mi riferisco alla lettura delle prime lettere del cognome la D e la E. La ricerca ci ha portato a lui e ad un altro con lo stesso nome ma cognome diverso cioè D. ERCOLE CHIOMENTI che risulta, insieme ad altri Sacerdoti, Parroco della Chiesa Madre di San Pietro Apostolo o Chiesa Collegiata già nel 1793 e muore il 1° dicembre 1829 a 66 anni, potrebbe corrispondere al nostro Sacerdote ma non ci troviamo con le lettere iniziali del cognome. L’altro, prima menzionato è D. ERCOLE DEGNI. Abbiamo un documento rintracciato nell’ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA relativo alla SOPPRESSIONE degli Ordini Religiosi, nel 1808. Nel nostro caso la Soppressione del Convento dei Padri Cappuccini, allora ubicato dove ora vi è l’ edificio delle Poste. Il Canonico Degni era il Direttore dell’Orfanotrofio MONTE FORNARI e insiste, sollecitando il Sindaco di Cerignola, Giandonato Coccia, a sostenere la sua causa; invia missive all’ Intendente di Capitanata Antonio Nolli, al Segretario Generale dell’Intendenza di Foggia Lorenzo Massa nell’ottenere con sollecitudine i locali dell’ex Convento per le sue Orfanelle.

Cerignola, 5 settembre 2016                                        Matteo Stuppiello

Note

(1) – ARCHIVIO PRIVATO MATTEO STUPPIELLO.

(2) – Si ringrazia la Prof.ssa Giustina Specchio per la trascrizione e la traduzione del testo in latino.

1 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – DUOMO ‘TONTI’ – La ICONA di MARIA SS.MA di RIPALTA nella CORNICE d’ARGENTO del 1796 il giorno della SUA FESTA 8 SETTEMBRE 1995 – Foto Matteo Stuppiello 08.09.1995.

2 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – DUOMO ‘TONTI’ – La Monumentale CORNICE d’ARGENTO del 1796 – Foto Matteo Stuppiello 07.10.1973.

3 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – DUOMO ‘TONTI’ – La Monumentale CORNICE d’ARGENTO del 1796 – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 07.10.1973.

4 – Cerignola – Cattedrale “San Pietro Apostolo” – DUOMO ‘TONTI’ – La Monumentale CORNICE d’ARGENTO del 1796 – Particolare – L’ISCRIZIONE INCISA  – Foto Matteo Stuppiello 07.10.1973.

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