La PREGEVOLISSIMA ARTISTICA
CORNICE d’argento del 1796 che
racchiude, nei giorni della Festa Patronale, l’ICONA di MARIA SS.MA di RIPALTA (secc.
XII-XIII), Protettrice della CITTA’ di
Cerignola, è stata realizzata per cura e responsabilità del CAN. ERCOLE
CHIOMENTI, facente parte del REVERENDISSIMO CAPITOLO “SAN PIETRO
APOSTOLO” di CERIGNOLA, delegato dallo stesso CAPITOLO.
L’accertamento
definitivo del cognome del SACERDOTE scioglie ogni dubbio rispetto ad un
altro sacerdote, il Can. ERCOLE DEGNI, avente lo stesso nome così
come scrivevo in un mio precedente articolo del 2016 (1).
Bisognava insistere, mantenendo
fede ad uno dei nostri punti di forza che caratterizzano le nostre Istituzioni
Culturali (il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, l’Archeoclub d’Italia APS
Sede di Cerignola e il Museo Etnografico Cerignolano – 1979) delle quali mi
onoro di presiedere, nel continuare nella RICERCA
e INDIVIDUAZIONE del
COGNOME del CANONICO CURATORE della realizzazione della MONUMENTALE CORNICE
D’ARGENTO (1796) che ADORNA la ICONA di MARIA SS.MA DI RIPALTA.
Con
la piena autorizzazione del CAN. PIO CIALDELLA, Parroco della
Basilica Cattedrale “SAN PIETRO APOSTOLO” – DUOMO “TONTI”, ho potuto effettuare,
il giorno 14 SETTEMBRE 2023, un sopralluogo, con l’ampia collaborazione
dell’amicoe SOCIO dell’Archeoclub d’Italia APS Sede di
Cerignola, ANTONIO FORINA, nell’accertamento definitivo del COGNOME del
CANONICO CURATORE responsabile alla
REALIZZAZIONE della CORNICE. Lo stesso don PIO mi autorizzava anche
a pubblicare gli esiti per la individuazione del COGNOME del CAN. CHIOMENTI
e le fotografie dei particolari della CORNICE.A Lui i miei
RINGRAZIAMENTI.
Con pazienza
e con tanta delicatezza, portando con noi una serie di lenti di
ingrandimento unitamente all’ausilio di macchina
fotografica digitale e cellulare, alle ore 15:10,
siamo riusciti ad INDIVIDUARE il COGNOME.
Il COGNOME
“CHIOMENTI” risulta essere inciso
sotto l’ISCRIZIONE sul lato destro, posto subito
sotto il primo rigo. Lo si legge, con enorme difficoltà, a META’ in quanto la metà superiore resta
visibile, anche se di poco perché non del tutto coperta
dalla lamina d’argento dorato. La metà sottostante è completamente coperta
dalla medesima lamina di argento dorato.
Una nostra ulteriore SCOPERTA!
Un “DATO” importante che viene CONSEGNATO alla SANA STORIA di CERIGNOLA.
Riproponiamo, nella sua completezza, la ISCRIZIONE, già trascritta e tradotta dalla compianta Prof.ssa GIUSTINA SPECCHIO, SOCIA delle nostre Istituzioni Culturali:
“(Con le elargizioni dei
devoti nell’anno 1796 a cura del Reverendo Canonico D. Ercole Chiomenti)”.
Allo stesso tempo, sia io che Antonio Forina abbiamo effettuato una serie di foto che mettono ben in risalto, per la prima volta, i numerosi particolari ARTISTICI di cui è RICCA la PREGEVOLISSIMA CORNICE d’ARGENTO in STILE BAROCCO NAPOLETANO. Riteniamo essere realizzata a Napoli da un ARGENTIERE locale.
Mi piace
sottolineare che con il mio articolo pubblicato nel 2016 sulla CORNICE
SETTECENTESCA d’ARGENTO è stato possibile mettere in rilievo una serie di
elementi interessantissimi: l’aspetto STORICO
e l’aspetto ARTISTICO delle FORME tipiche dello stile BAROCCONAPOLETANO come le ampie e delicate VOLUTE, i PUTTI e
CHERUBINI e, soprattutto, la ricchezza
di elementi che vanno a PRIMEGGIARE la CORONA che sovrasta la CORNICE
e la ICONA STESSA.
A seguito
del suddetto articolo e negli anni a seguire è sorta negli addetti ai lavori di
preparazione del simulacro quella “ragionata” CONSAPEVOLEZZA nel
voler VALORIZZARE la CORNICE, lasciando SCOPERTI i due lati della
stessa, da SEMPRE COPERTI dal GRANDE MANTO di raffinata stoffa e ricamo. Orgogliosi, pertanto, di aver contribuito alla
valorizzazione della CORNICE in via del tutto indiretta.
Il MANUFATTO ARGENTEO merita, altresì, una dettagliata descrizione analitica palmo
dopo palmo, già in via di preparazione per un prossimo articolo.
La parte SUPERIORE
è di una BELLEZZA TRASCENDENTALE per la sua INAUDITA ARTISTICITA’.
Una EPIFANIA a partire dalla BELLA MONUMENTALE CORONA sorretta da
due PUTTI di grandi dimensioni, che tendono le braccia, le mani e le
dita verso la CORONA in un atteggiamento ideale a voler reggere la CORONA
stessa. Lunghi RAGGI di LUCE creano slancio ed esaltano,
ancora di più, la vibrante emozione per chi guarda, meditando l’insieme. I CHERUBINI
che fanno capolino in un enorme ed esteso NUVOLATO, dove EMERGE
la COLOMBA ad ALI SPIEGATE a raffigurare lo SPIRITO SANTO.
SERTI di FIORI e RACEMI
ad alto rilievo (FIORI di COMPOSITE e
FOGLIE caratteristiche delle stesse piante) scivolano lentamente sui lati
della cornice, smussata fino ad arrivare alla base dove due espanse FOGLIE
di ACANTO, una per lato, risultano modellate e disposte a formare una MENSOLA
rovesciata poggiante sulla piattaforma basale. La fascia trasversale basale è
un INCANTO con il suo snodarsi verso destra e verso sinistra di una ESPRESSIVA
MASCHERA avente come copricapo adornato ad alto rilievo AMPIE PIUME. Un lungo SERTO di FOGLIE di ACANTO
vanno a creare il caratteristico chiaro-oscurale orizzontalmente e in modo
ordinato.
Cerignola, 7 settembre 2024 Matteo Stuppiello
Note
(1) – MATTEO STUPPIELLO, La pregevole monumentale cornice d’argento (1796) dell’Icona di Maria SS.ma di Ripalta – Cerignola, 6 settembre 2016 – www.archeoclubcerignola.com.