In occasione del SANTO GIUBILEO del 2025, promulgato da Papa FRANCESCO, vogliamo rendere omaggio alle due ARCICONFRATERNITE di Maria SS.ma Assunta in Cielo e quella della Morte e Orazione e di Cerignola scelte come BASILICHE per il Giubileo del 1825 (1826).
E una STORIA infinita quella che IDENTIFICA e QUALIFICA la CITTA’ e la CHIESA di CERIGNOLA. Due realtà che vanno costantemente studiate, con RIGORE SCIENTIFICO, portando alla “luce” dagli ARCHIVI, molto poco esplorati, una enorme quantità di documenti inediti, che vanno portati all’attenzione di chi ama la STORIA locale e inseriti nei circuiti CULTURALI.
Ma veniamo al nostro argomento. Il 12 marzo del 198O effettuai una ricerca presso l’ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA, diretto allora dal Dott. PASQUALE DI CICCO, sulle CONFRATERNITE di CERIGNOLA, i MONASTERI SOPPRESSI… La ricerca fu impegnativa che portò a insperati risultati. Successivamente, mi adoperai in più riprese ad effettuare le richieste per l’ottenimento delle fotocopie, con l’autorizzazione di pubblicarle. Fui autorizzato dal Direttore.
Durante la ricerca fui molto interessato dall’argomento del GIUBILEO ANNO SANTO del 1825 prorogato fino all’anno successivo (1826). Passai ore a leggere i vari fogli, tutte notizie nuove ed inedite per me, ma soprattutto interessanti per il contenuto.
Sono cinque DOCUMENTI dei quali sono stati, dallo scrivente, per la prima volta, riportati i dati essenziali in una pubblicazione del 1989: MATTEO STUPPIELLO, La realtà confraternale a Cerignola (secc.XVI-XX), in AA.VV., Le confraternite pugliesi in età moderna 2, a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI, ATTI del Seminario Internazionale di Studi 27-28-29 Aprile 1989, SCHENA EDITORI, Fasano di Puglia (Br), 1990, pp. 496-498 (1).
Riporto quanto scritto nella pubblicazione sopra citata:
“Il 12 gennaio 1825 le confraternite del Purgatorio e di Maria SS.ma Assunta in Cielo sono autorizzate ad insignirsi del titolo di Arciconfraternita con beneplacito del Re. Alla prima, già il 13 luglio 1819, il papa Pio VII aveva conferito il medesimo titolo con Breve Apostolico “sub annulo Piscatoris”; tuttavia nel placet regio viene precisato: “[…]precedendo nelle funzioni pubbliche la Congregazione dell’Assunta quella della Morte[…]”.
Nella nota 86 viene riportato quanto segue:
“[…]Nella Chiesa dell’Assunta sul primo pilastro a sinistra dell’unica navata è murata la seguente iscrizione su marmo grigio venato, circondato da un ricco bassorilievo arricchito in alto da un medaglione con fotoceramica della Vergine:
D.O.M. / AL POPOLO FESTANTE / UN SECOLO QUI RICORDA / LA CONCESSIONE SOVRANA / CHE NEL 12 GENNAIO 1825 / DELL’INSIGNE TITOLO / DI / ARCICONFRATERNITA / LA CHIESA DELL’ ASSUNTA DECORAVA / QUESTA LAPIDE / DAI CONFRATELLI VOLUTA / E DAL NOSTRO ECC(ELLENTISSI)MO VESCOVO / MONS. D. GIOVANNI SODO / BENEDETTA E INAUGURATA / IL 12 GENNAIO / DELL’ ANNO GIUBILARE 1925 / AI FUTURI PARLERA’ DELLA SOLENNE CELEBRAZIONE / DEL PRIMO CENTENARIO”.
Continuiamo entrando nel vivo dell’argomento:
“Nel 1826 Mons. Antonio Maria Nappi (1818-1830), primo Vescovo delle Diocesi unite di Ascoli Satriano e Cerignola (1819), dichiara le Chiese di Maria SS.ma Assunta in Cielo e del Purgatorio Basiliche per celebrare il Giubileo indetto dal Papa Leone XII; grande il prestigio che ne derivava alle due Arciconfraternite che operavano nelle predette Chiese. (La nota 94 riporta: In realtà il Giubileo fu indetto e celebrato da Leone XII con Bolla del 24 maggio 1824, ma fu, successivamente, esteso e prorogato a tutto il 1826”). Il Priore della congregazione di Maria SS.ma Assunta in Cielo, Francesco Paolo Fieni scrive l’11 febbraio 1826 all’Intendente perché, essendo stata la sua Chiesa scelta per aprire il Giubileo, siano autorizzate le spese per “apparare” l’altare, per la cera, per il vino e per il mantenimento del sacrestano, impegnato giornalmente per sei mesi. La stessa richiesta viene inoltrata dall’Arciconfraternita della Morte ed Orazione, il 14 febbraio dello stesso anno; il Priore precisa che la Chiesa è stata scelta per celebrare il Giubileo a partire dal 12 febbraio e per sei mesi; oltre alle spese indicate considera i quattro Confessori e puntualizza che il sacrestano dovrà tenere aperta la Chiesa dallo spuntare del giorno sino alle due di notte per consentire la visita dei fedeli e per accogliere le processioni delle altre congregazioni. Le spese per le due Chiese vengono quantificate da Mons. Nappi in una lettera del 25 febbraio dello stesso anno, indirizzata sempre all’Intendente; essa si specifica che la Chiesa della Morte sopporterà una spesa preventiva di 60 ducati e quella dell’Assunta di 40. Nel giugno successivo Francesco Paolo Fieni e Tommaso Farrusi , Priori rispettivamente dell’Arciconfraternita dell’Assunta e di quella della Morte, scrivono nuovamente all’Intendente il primo per indicare le spese sopportate, il secondo per manifestare la necessità di un supplemento spesa essendosi riscontrato un notevole concorso di fedeli e di confratelli. Due documenti, dell’agosto e del settembre 1826, ci informano che il Giubileo viene prorogato fino al 23 dicembre dello stesso anno […]”.
Colgo, in questa occasione, di riportare la INTERA TRASCRIZIONE, fra gli altri, di CINQUE INTERESSANTI DOCUMENTI, pubblicati per la prima volta (2).
– Il primo documento risulta datato:
“Cerignola li 14: feb(bra)ro 1826”
“Al Sig(no)r Intend(ent)e Presid(ent)e del Consiglio G(enera)le di
Beneficenza in Foggia .E’ il Priore dell’Arciconfraternita di Maria SS.ma
ASSUNTA in Cielo, Francesco Paolo Fieni che scrive all’Intendente della
Provincia di Foggia quanto segue: “Monsignore aprendo il Giubileo in questo
Comune, giusto le Disposizioni del S. Padre ha disposto che una delle Basiliche
sia la Chiesa di questo Stabilimento dell’Assunta, con dare le norme, come deve
stare parata, e con quale Decenza deve mantenersi la Chiesa. Sig.r Intendente
per lo spesato che deve sofrire lo Stabilimento e benchè mitigati dall’istesso
Vescovo pure ascende alla somma più ristretta a d(ucat)i 40: consistente la
spesata della Chiesa parata e cera, e che almeno la sola mattina fino al mezzo dì tenersi due lumi accesi nell’altare
, e questo la sua saviezza può calcolare la spesata in permessi più il
mantenimento di due lampade perennemente acceso avanti al SS.mo Sacramento; più
l’aumento al Sagrista per ostie e vino che dovrà consumare alla
celebrazione delle messe quotidiane che
vi saranno, non che alle comunioni in fatti che
dovranno farsi tutti fedeli oltre
il mantenimento giornaliero che si dovrà
farsi al Sagrista, che deve perennemente in sei mesi assistere al mantenimento
del buon ordine della Chiesa. La Spesa
di d(ucat)i 40. progettativi dell’esercizio medesimo; Ella potrà disporre per
questi sola volta dal fondo
dell’elemosine, che ascende a d(ucat)i
dieci , al rimanente dall’impraveduto; purella cotesta rispettabile Consiglio
l’approvi. La prego al più presto autorizzarmi ad erogare qualche somma che il
il Cassiere potrà disporre, essendo giusto il concorrere a tale opera così
grande. La prego il disbrigo al più sollecito per l’urgenza. L’ Amm(inistrato)re
dello Stabilimento sud(dett)o – F(rancesco) P(aolo) Fieni – Il Seg(retari)o
Pasquale Borrelli – Michele Conti 1° Ass(is)tente – Natale Sgarro 2°
assistende”.
– Il secondo documento risulta datato:
“Cerignola li 14 Feb(braji)o 1826.
– “Arciconfraternita della Morte / e Orazione / N° 8 / Oggetto / Per l’aumento della cera, a salario del Sagrestano, per la manutenzione della Basilica “ .
“Al Sig.r / Il Sig.r Intendente Presid(en)te del Consig(li)o G(enera)le di Benef(icen)za – Foggia”
“Sig. Intendente / Per divina misericordia essendosi benignato Sua Santità, con la dovuta approvazione di S(ua) M(aestà), che Iddio sempre feliciti aprire per l’orbe Cattolico il Tesoro della grazia con la pubblicazione del Iubileo: la Chiesa di questo Pio Stabilimento è stata dichiarata Basilica per il corso continuo di Mesi sei, a contare dal giorno dodici di questo corrente Febbraio coll’obbligo di tenere aperta la Chiesa dallo spuntare del giorno sino alle ore due della notte, per dare maggior comodo alli Fedeli di esercitare gli atti di pietà, e divozione, tenendo l’ Altare decentemente parato di cera, e due candele sempre accese avanti alla S. Croce, a ciò oltre ad accendersi tutta all’arrivo delle Processioni dei Corpi morali. Umilio tutto ciò alla di lei penetrante considerazione, onde dal ramo dell’impreviste, mi fornisca di un fondo non meno di docati sessanta per far fronte ad un sì considerevole pagato, comprendendosi in esso una una ricognizione al Sagrestano, per l’assistenza continua alla Chiesa, mentre in essa vi esistono quattro Confessori, e mancando di applicazione, gli verrebbero a mancare i mezzi di sussistenza di sua famiglia, oppure l’asidua asistenza alla Chiesa – Il Prefetto Amm(inistrator)e T(ommaso) Farrusi”.
– Il terzo documento risulta datato:
“Cerignola 26 Febbrajo 1826.
“Il Vescovo di Ascoli, e Cerignola
– Oggetto / Per le opere delle Sagre funzioni del Giubbileo nelle Chiese della Morte, e dell’Assunta di Cerignola”
“Al Sig.r Intend(ent)e di Capit(anat)a Presidente del Consiglio Generale di Beneficenza – Foggia “
“ Sig.r Intendente / Sulla dimanda avanzata a cotesto Consiglio Generale dagli Amministratori degli Stabilimenti della Morte e dell’Assunta di Cerignola di poter il primo far l’esito di ducati 60. Ed il Secondo di ducati 40. Per le spese che occorrono per tutte le Sagre funzioni da celebrarsi nel corso di sei mesi del Giubbileo, ha Ella la compiacenza di volere saper da me, col suo pregevole foglio dì 18 dell’andante, l’occorrente all’oggetto, per indì emettersi da esso Consiglio le provvidenze di risulta. Di riscontro mi fo il dovere di manifestarle, come a me sembra, che cotesto Consiglio Generale potrebbe autorizzare ciascuno di due Stabilimenti per le d(ett)e Sagre funzioni à ducati ventotto, cioè duc(at)i 18: alla ragione di un carlino al giorno da darsi al Sagrestano, che deve assistere, e tenere la Chiesa aperta dalla mattina alla sera, per le visite che fanno ivi i fedeli, durante il corso di 6 mesi del Giubbileo; e ducati 10. per le cere, che si consumano nel d(ett)o corso di Sei mesi, per le visite che processionalmente fanno tutte le Congregazioni. Il Vescovo di Ascoli e Cerignola – (firma autografa) Ant(oni)o M(ari)a Nappi “.
– Il quarto documento risulta datato:
“Cerignola li 24 Giugno 1826.
“Arciconfraternita della Morte / n° 20.. / Oggetto / Si chiede in supplemento di Cera per il S. Giubileo.
“ Al Sig.re Intendente della Provincia Presidente Generale degli Ospizi – Foggia.
“Sig.r Intendente / La penetrante divozione de’ Fedeli, per meritarsi il tesoro delle Indulgenze pubblicate da S. Santità nel corrente S. Giubileo è inesprimibile, affollamento le Basiliche tutti li giorni il Popolo diramato in processioni, non esclusi li corpi Morali, quali non contenti aver adempiuto agl’obblighi prescritti nella Bolla, continuano con maggior fervore le loro divozioni. Questo ha fatto sì, che il consumo della Cera è divenuto considerevole, a li docati dieci approvati per consumo di Cera, , ed olio col suo preggiato uffizio dè 18.. Marzo, contrasegnato al n° 1168.. è intieramente esaurito non solo, ma per ovviare lo scandalo, e non intiepidire al così pii, ho dovuto conbrare delle obbligazioni. Prego Ella investirsi della mia posizione, ad autorizzarmi sul ramo delle impreviste per altri d(uca)ti venti almeno, onde far fronte con decenza a questo utilissimo spesato. Il Prefetto Amministratore T(ommaso) Farrusi”.
– Il quinto documento risulta datato:
“Cerignola lì 20 Giugno 1826.
– “Pio Stabilimento / dell’ Arciconfraternita / dell’Assunta / N°… / Oggetto / Per le Spese ricorrenti / pel concorso del S. Giubileo.
“Al Sig.r Intende(nte) Presid(en)te del Con(sigli)o G(enera)le di Beneficenza – Foggia.
“Sig. Intendente / Di riscontro al suo rispettabile officio in data 18, del passato Marzo del corrente esercizio segnato col n°. del protocollo 1173..riguardando alle spese occorrenti per la celebrazione delle Sacre funzioni del S. Giubileo. Nell’espressato officio Ella mi fece conoscere, che cotesto rispettabile Consiglio non poter autorizzare altra somma di d(uca)ti 28: fissati dal Vescovi di questa Diocesi, se non d(ucat)i 18.08, che vi trovava disponibile. Con altro mio rapporto in data cinque dello scorso aprili ebbi l’onore ossequarla che la somma di d(oca)ti 18.08 da Lei disposta all’oggetto, appena bastava al consumo della Cera, ed Olio, consistente di spesa nel modo seguente. Per olio lampada aggiunta a quella che esiste perennemente avanti il SS.mo Sacramento è il consumo di caraffe cinque al mese, e grani sette, e mezzo di caraffa, l’importo mensile è di grana 38.. ½, e questi per la docati di sei mesi l’importo dell’istesso Olio è in d(ocat)i 8.28. Per Cera il consumo è di libbre quattro al mese, a grana 56: la libbra l’importo è di d(ocat)i 3.20 al mese questo per la durata di sei mesi l’importo è di d(ocat)i 13.20 ne rimane dalla somma di d(ocat)i 18.08 d(ocat)i 2.60; e che da questa costa si deve pagare il Sagrista; in dove non è sufficiente al pagamento di un mensile, mentre il medesimo è fisso nell’intiera giornata per la Custodia della Chiesa: per questo pagamento lo rimetto alla considerazione di cotesto rispettabile Consiglio. Nell’espressato rapporto feci conoscere che la somma disponibile non era di d(ocat)i 18.08, ma era di d(ocat)i 27.30 e che vere sono d(ocat)i 9.30 di avanzo. Da quest’ultima somma verte Cognizione che lo Stabilimento nella tassa de’ ratizzi del presente esercizio è stato caricato di una multa da pagarsi per l’Ammini(str)t(o)re del 1821. In d(ocat)i sei. Signor Intendente credo di non essere di ragione che l’Amm(inistra)t(ore) manca a’ questi propri doveri, e lo Stabilimento possa un dispendio per la sua assistenza di non avere presentato a tempo i conti. Posto ciò nel Consiglio tenuto nel mese di Agosto passato anno, non so per quale veduta cotesto rispettabile Consiglio assolvette dalla multa enunciata al soprad(ett)o Amm(inistra)t(or)e, come da suo rispettabile officio si rileva del giorno deciotto agosto, segnato col N°: del protocollo 4885, che l’andande copia uniforme. Ma anche così avesse stabilito il Consiglio G(enera)le da trascorsi dello Stabilimento l’annunciata multa …. Dall’Ammi(inistra)t(or)e; pure lo Stabilimento va’ creditore della Cassa centrale in d(ocat)i 10.50di prestito fatto il 1823 per la guarigione della meritrice, e finora non restituiti, non che d(ocat)i 11.80 di avanzo del 1822. Se cotesto rispettabile Consiglio non ascrive incontrario si per sodisfare alla multa comunicata, che al pagamento da farsi al Sagrista, come’ sopra designato , può emettere gli ordini che invece d’incassare d(ocat)i 18, ciò d(ocat)i 12 per i ratizzi, a d(ocat)i sei per la multa; incasarsi dal pagam(en)to percepito , e da quello che lo Stabilimento deve sborsare per ipoteca di ratizzi, pagare l’incompenso del Sagrista , e così lo Stabilimento pralizza i suoi affari , e sodisfa al dovuto pagamento sì del sopraccennato Sagrista, a quanto il Consiglio G(enera)le crederà di giusto sul compenso dell’ assistenza che questa per il concorso del S. Giubileo, che per la multa enunciata. La prego di emettere gli ordini di risulta. L’Ammin(istrator)e del Pio Stabilimento dell’Arciconfraternita dell’Assunta (firmato) F(rancesco)P(aolo) Fieni”.
A conclusione voglio riportare quanto S. Ecc. Mons. Giovanni Battista PICHIERRI, Vescovo di Cerignola-Ascoli Satriano, scrive nella sua presentazione alla mia pubblicazione “L’ Arciconfraternita del Purgatorio di Cerignola – Quattordici documenti inediti” (3)– Pasqua 1996:
– “Pasqua 1996 – Il Prof. Matteo Stuppiello con la pubblicazione dei “quattordici documenti inediti” dell’Arciconfraternita del Purgatorio in Cerignola, si rende ancor più benemerito ricercatore e custode della storia locale ed in particolare del Pio Sodalizio di santa Maria della Orazione e Morte, “inseriti” nella ricca e articolata storia della Città”. La pubblicazione è un dono pasquale che il professore fa all’Arciconfraternita, richiamandole la memoria storica di un tempo considerevole (1628-1882), e stimolandola in tal modo a proiettarsi nel futuro con impegno di testimonianza di vita cristiana adeguato ai tempi e caratterizzato dalla nuova evangelizzazione. Il riferimento ai Giubilei dell’anno santo 1700, 1750, 1825, contenuto nei preziosi documenti, deve richiamare l’Arciconfraternita a celebrare il Giubileo del 2000 come evento di rigenerazione per una nuova società in Italia. La nuova primavera che il Pio Sodalizio sta vivendo nel suo impegno di rinnovamento porti frutti di solidarietà per la costruzione della civiltà dell’amore. Con sentimenti di ammirazione e riconoscenza dico “grazie” al Prof. Matteo Stuppiello, augurandogli di incidere positivamente, con la sua appassionata ricerca storica, nel tessuto culturale cerignolano”.
Aggiungo, perché ritengo di UTILISSIMA IMPORTANZA per i lettori, voler riproporre le sole pagine 5 e 6, tratte dalla pubblicazione suddetta, nelle quali riassumo i documenti. Mentre gli stessi documenti pubblicati singolarmente e integralmente, sono già riportati a seguire da pagina 7 a pagina 17.


Cerignola, 20 Novembre 2024 Matteo Stuppiello
Bibliografia
(1) – MATTEO STUPPIELLO, La realtà confraternale a Cerignola (secc. XVI-XX), in AA.VV., Le confraternite pugliesi in età moderna 2, a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI – Atti del seminario internazionale di studi 27-28-29 aprile 1989 – CENTRO RICERCHE DI STORIA RELIGIOSA IN PUGLIA, Schena Editore, Fasano di Puglia (Br), 1990, pp. 496-498. Per ulteriori informazioni ed approfondimenti si vedano: [MATTEO STUPPIELLO], La Chiesa del Purgatorio, Cerignola Regione Puglia – Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” – Cerignola, Cerignola Centro Servizio e Programmazione Culturale Regionale – 1987 – Leone Grafiche – Foggia – Viale G. Di Vittorio, 5, p. 34; pp. 59-60; p. 63; p. 229; MATTEO STUPPIELLO, Documenti inediti sulle Arciconfraternite del Purgatorio e dell’Assunta del 1824, Cerignola 14 Agosto 2O17 – www.archeoclubcerignola.com; MATTEO STUPPIELLO, L’Arciconfraternita di Maria SS.ma Assunta in Cielo e la costruzione della monumentale Chiesa del 1741, Cerignola 22 Dicembre 20119 – www.archeoclubcerignola.com; MATTEO STUPPIELLO, Il monumentale Altare Maggiore (sec. XVII) nella Chiesa del Purgatorio, Cerignola 12 Febbraio 2022 – www.archeoclubcerignola.com.
(2) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – Intendenza di Capitanata – Opere Pie – Serie II, b. 69, f. 537; b. 70, f, 545.
(3) – MATTEO STUPPIELLO, L’Arciconfraternita del Purgatorio di Cerignola – Quattordici documenti inediti, Cerignola, 1992, Tipolito “Miulli Francesco”, Via Nazionale 68 – San Ferdinando di Puglia (FG); la nota n. 1 della pubblicazione riporta quanto segue: “I 14 documenti sono conservati presso l’Archivio del Vicariato a Roma in San Giovanni in Laterano (RACCOLTA DI CATALOGHI, N. 14 “Venerabile Arciconfraternita di S.ta Maria dell’Orazione e Morte di Roma” – Scaffali 154 a 156- “Cerignola Compagnia della Morte 30 luglio 1628). Per gli stessi erano stati presi i primi contatti sin dal 24.5.1985 mentre ho avuto la possibilità di esaminarli e riprodurli in fotocopia il 20.9.1988. Di tanto M. STUPPIELLO, La realtà confraternale a Cerignola (secc. XVI-XX), San Ferdinando di Puglia, 199).




MONS. ANTONIO MARIA NAPPI
*Livardi di Nola (NA) 22.1.1752 †Nola (NA) 2.5.1830
1° Vescovo delle Diocesi di Ascoli Satriano e di Cerignola
DIPINTO OLIO SU TELA
Cerignola – Cattedrale “SAN PIETRO APOSTOLO” – DUOMO “TONTI”
SALA CAPITOLARE – SACRESTIA
Foto Matteo Stuppiello 4 novembre 1989
Mons. ANTONIO MARIA NAPPI, Dottore in Teologia – Canonico della Cattedrale di Nola.

Particolare della TELA, l’ISCRIZIONE dipinta sul cartiglio
“ANTONIUS M(ARI)A NAPPI IN LIBARDORUM OPPIDULO NOLAE PROXIMO
HONESTIS PARENTIBUS NATUS, CERINIOLENSIS ECCLESIAE AN(NO) MDCCCXIX
CATHEDRALIS TITULO CONDECORATAE ET CUM ASCULANA AEQUE CONSOCI
ATAE PRIMUS ANTISTES, MORUM SACTIMONIA, COMITATE, INGENUITATE, CAE
TERISQUE VIRTUTIBUS NEMINI SECUNDUS, PRODESSE MAGIS STUDUIT QUAM PRAEESSE
INTER ALIA EIUS BENEFACTA ILLUD EXTAT, QUOD LITTERARUM ET PIETATIS INCREMENTO EPHEBI
UM UNDEQUAQUE SPECTATISSIMUM AN(NO) MDCCCXXIX EXCITANDUM CURAVERIT , AC SAPIENTISSIMIS REGU
LIS INSTRUXERIT UT AUTEM DETERRIMO QUO CORREPTUS FUIT, MORBO OCCURRERET, NOLAM PROFECTUS, INIBI
CUM COMPLESSET AN(N)OS LXXVIII ME(NS)ES III DI(ES) VII, COMMUNI OMNIUM LUCTU MORTALE DEPOSUIT POSTRIDIE KAL
ENDAS MAI(AS) AN(NO) MDCCCXXX“
(Antonio Maria Nappi , nato da genitori onorevoli nella piccolo città di Livardi, vicinissima a Nola, Primo Preposto della Chiesa di Cerignola, nell’anno 1819 ornata del titolo di Cattedrale e consociata aeque con quella di Ascoli, a nessuno secondo per la probità dei costumi, la liberalità, la nobiltà d’animo e per le altre virtù si preoccupò più di riuscire utile che di comandare; fra gli altri benefici resta che ad incremento delle Lettere e alla pratica religiosa curò l’istituzione di una “palestra” famosissima ovunque nel 1829 e la provvide di regole sapientissime, finchè non incorse in un gravissimo male, dal quale fu colpito, partito per Nola e lì avendo completato 58 anni, 3 mesi e 7 giorni, così partecipe cordoglio di tutti morì il 2 maggio del 1830); sul bordo di sinistra, in alto del cartiglio “PALLOTTA / FRANC. / 26 / APRILE / 1895”; a matita” (Già trascritta e tradotta dalla cara Prof.ssa GUSTINA SPECCHIO) (2).





























33 – MATTEO STUPPIELLO, L’Arciconfraternita del Purgatorio di Cerignola – Quattordici documenti inediti, Cerignola, 1992, Tipolito “Miulli Francesco”, Via Nazionale 68 – San Ferdinando di Puglia (FG).