INTERNO DELLA CAPPELLA
L’interno della CAPPELLA è una vera EPIFANIA di STUCCHI, di PREGIATISSIMI MARMI in BRECCIA, variamente COLORATI, a costituzione delle due parti della BALAUSTRA e, soprattutto, dell’ARTISTICO ALTARE SETTECENTESCO.
Lo SCALINO MARMOREO di colore grigio- venato, sporgente nella navata, risulta essere minimale nell’ALZATA ma ad ampia PEDATA per offrire comoda possibilità a chi si inginocchiava, dando la possibilità di appoggio alla BALAUSTRA marmorea, per ricevere la COMUNIONE. La lastra marmorea dello SCALINO giunge sino a toccare la balaustra; è divisa in due grandi lastre con lo spigolo arrotondato. La LASTRA reca i segni del tempo! Una lunga lesione parte da destra percorrendola, ma senza arrecare enorme danno in quanto va sfumando fino ad arrestarsi prima di arrivare al primo PILASTRINO della balaustra. In prossimità dei due lembi delle rispettive lastre ravvicinate, nella zona mediana dell’ingresso della balaustra, è possibile ravvedere come, a seguito di un TRAUMA, gli spigoli siano rimasti FRAMMENTATI, ma rimasti in loco. Qualcosa di pesante, senza dubbio, ha colpito con forza il punto in oggetto. Tra le due parti della balaustra, nella zona di ingresso, vi è una fascia marmorea che collega i due PILASTRINI. Trattasi di un marmo grigio chiaro con venature scure. Anche questa minima lastra litica, che funge da soglia, reca TRAUMI evidenti in più parti dovuto al reiterato passaggio.
LA BALAUSTRA
Sull’antico scalino MARMOREO di colore GRIGIO VENATO poggia l’artistica BALAUSTRA MARMOREA POLICROMA, priva di cancello. Le due parti della BALAUSTRA sono similari nella sequenza decorativa e nei bellissimi marmi policromi. L’esame di una delle due parti, pertanto, della balaustra vale per l’altra. Due PILASTRINI aggettanti, quello iniziale e terminale, costituiscono la struttura portante e di collegamento. Il tutto origina da una BASE a larga fascia di marmo bianco-venato che termina con uno stesso marmo con una doppia modanatura, una più grande, l’altra più piccola rastremata. Segue il percorso dei due pilastrini estremi e la sovrastante FORMELLA litica intarsiata, che funge da intermezzo, lavorata a giorno. Sul lato estremo, dove è consentito il passaggio dei fedeli, vi è un piccolo PILASTRINO ove probabilmente vi era incernierata una delle due ANTE del cancello, forse in metallo. Il suddetto pilastrino si trova in posizione arretrata rispetto ai due pilastrini che sono più avanzati, allineato con la formella centrale e la fascia decorata ad intarsio marmorea di raccordo sino al limite della muratura del pilastro, facente parte del MONOLITE che si inserisce nella poc’anzi citata muratura. Questo stretto pilastrino reca la fascia esterna marmorea di colore bianco-venato chiaro, mentre la parte interna è decorata ad intarsio con un bel marmo consistente in una BRECCIA di color crema con alcuni CLASTI che lasciano intravedere la colorazione NOCCIOLA. Il primo PILASTRINO evidenzia, sia sull’esterno del lato destro che del lato sinistro, un bel grigio-venato. Nell’INTARSIO è presente un pregevole marmo di BRECCIA con grossi CLASTI, dislocati dalla natura stessa nel lunghissimo periodo geologico della deposizione, nella parte superiore; man mano, procedendo verso il basso, i clasti diventano sempre più piccoli, effetto dell’accumulo-sedimentazione della “lente” conglomeratica. La MATRICE di fondo si presenta con delle colorazioni che passano in rassegna il marrone chiaro-scuro-rosato-vinaccia. Si passa alla FORMELLA CENTRALE. Una CORNICE di marmo bianco chiaro-venato perimetra la formella, segue un marmo color marrone scuro con venature chiare. Segue, ancora, una ulteriore cornice in marmo bianco-venato. L’interno presenta un motivo stilizzato dalle forme barocche, con marmi ad intarsio di un delicatissimo marmo color AMARANTO. Sembrerebbe un FIORE che va ad occupare la parte centrale perimetrato da un finissimo marmo bianco, mentre la parte esterna e la interna risulta realizzata sempre con la tecnica dell’intarsio. Passiamo all’altro PILASTRINO ove la parte più bella è quella interna dove la lastra marmorea è una BRECCIA con GROSSI CLASTI, disseminati con altri più PICCOLI in una stupenda matrice di fondo di colore amaranto chiaro-scuro. La parte superiore in marmo bianco-venato- chiaro reca i riquadri rettangolari ad intarsio in marmo color amaranto con venature chiare. Al di sopra, la balaustra conclude con il marmo bianco-venato e con la unica lastra di marmo di colore amaranto scuro venato di bianco, andando a costituire la base di appoggio per gli oranti. Aggiungo che le due parti della BALAUSTRA sono formate da SINGOLI MONOLITI in MARMO BIANCO VENATO.
L’ARTISTICO ALTARE
Superata la BALAUSTRA ci troviamo difronte ad una ESPLOSIONE di BELLEZZA, di RICCHEZZA, di RAFFINATEZZA e di TAVOLOZZA MARMOREA.
LA PREDELLA
Iniziamo con la l’ampia e comoda PREDELLA litica in marmo grigio-venato. È in una unica LASTRA in marmo grigio, riccamente venato. L’alzata molto bassa, comoda nel salire, realizzata in marmo colore amaranto scuro con venature bianche. Un particolare che si evince, nel suo stile barocco, sta nel fatto che la predella, anteriormente, reca i DUE SPIGOLI ampiamente SMUSSATI, mentre gli ulteriori quattro spigoli ricavati risultano leggermente prominenti, creando un effetto molto particolare ovvero una piccola appendice a “coda di rondine”. Tutto lo spigolo che perimetra la bella predella risulta modanato.
IL PALIOTTO
È un vistoso INNO alla BELLEZZA. Il PALIOTTO, come tutto l’ALTARE, poggia su una base marmorea di colore bianco-venato polimodanata, come la balaustra. Una CORNICE in marmo bianco-venato racchiude la TARSIA realizzata in più cornici di marmi policromi. La prima è in un DELICATISSIMO marmo color amaranto-scuro con leggere venature bianche, poco appariscenti. Segue una seconda CORNICE, modanata nella parte centrale, in marmo bianco-venato. La cornice si interrompe sui due lati del rettangolo, il lato superiore e quello inferiore esattamente nella zona mediana, portandosi verso l’interno sino a formare un quadrato centrale. Così passiamo dalla forma rettangolare ad altra forma geometrica, un quadrato posizionato ad “effetto rombo” con un ipotetico asse posto in verticale con i suoi due spigoli rivolti uno verso l’alto e l’altro verso il basso. L’altro asse posto in orizzontale con i suoi spigoli estremi vanno quasi a toccare la cornice laterale. L’interno della cornice di marmo bianco-venato, modanata anch’essa, è perimetrato, sempre nell’interno, da un listello DELICATISSIMO marmo NERO, molto sottile ed elegante. Nell’interno delle quattro figure geometriche, venutesi a formarsi come quattro “spicchi” di forma triangolare, vediamo un PREGEVOLISSIMO MARMO ad INTARSIO, come tutti gli altri, di una DELICATEZZA e RAFFINATEZZA unica. È una BRECCIA dal colore AMBRATO molto DELICATO, TENUE, IMPALPABILE molto chiaro e ciò costituisce il colore di fondo DELICATISSIMO, diffuso con tonalità tenui ma differenti con venature più chiare, più scure e con percepibili venature di colore marroni. Passiamo nell’interno della tarsia marmorea ad “effetto rombo”. Si evidenzia una larga fascia in marmo color AMARANTO con piccole venature bianche; segue, ancora, un marmo bianco-venato con modanatura; quindi, siamo al CENTRO del PALIOTTO con una raffinata LASTRA marmorea di colore scuro con appena esigue e poco percettibili venature bianche. Nella stessa lastra, al centro e ad intarsio, inscritta una CROCE del tipo ARALDICO, in marmo bianco con al centro un piccolo TONDO in marmo rosa scuro. I BRACCI della CROCE terminano aprentesi in due LOBI. La CROCE, al centro, poggia su un TONDO marmoreo di colore rosa e da ognuno dei quattro “SPICCHI” dipartono RAGGI in marmo giallo-crema. Ogni BRACCIO della CROCE, all’esterno, viene a trovarsi a pochissima distanza. Un TONDO in marmo BIANCO e dopo questo ancora un altro molto più piccolo posto in asse, ma distanziato. Questi due TONDI MARMOREI BIANCHI assolvono ad un effetto visivo rispetto all’osservatore, con l’intento di risaltare sul fondo della lastra marmorea di colore NERO, conferendo LUMINOSITA’.
I LATERALI
Al PALIOTTO seguono i LATERALI decorati con pregevoli marmi policromi, gli stessi che si ripetono in maniera identica. Al PALIOTTO segue un piccolo PILASTRINO in marmo di colore bianco venato con all’interno e ad intarsio una fascia marmorea di BRECCIA a grossi CLASTI ed altri molto più piccoli di colore chiaro, immersi in una matrice di fondo color VINACCIA. Segue nello SPIGOLO, che risulta essere smusso, un ulteriore PILASTRINO a costituire una MENSOLA in marmo bianco venato. La MENSOLA reca, nella parte laterale, un sottile listello in marmo color vinaccia che partendo dalla base e arrivando alla sommità si allarga ad interessare lo spessore a forma rettangolare della parte sporgente della MENSOLA stessa. La fronte della stessa reca, nella parte alta, una BACCELLATURA in sei incavi riempiti da marmo color CREMA e marmi color VINACCIA nella parte più bassa. Sotto la MENSOLA vi è un REGGIMENSOLA, che ha solo funzione decorativa, in marmo bianco a forma di VOLUTA terminante nella parte inferiore con i lembi rivolti verso l’interno arrotolati e dai quali pendono tre FIOCCHI TRIANGOLARI marmorei. La parte laterale successiva alla mensola riporta una FORMELLA rettangolare marmorea con cornice in marmo bianco con all’interno una bella lastra in BRECCIA marmorea di colore VINACCIA. Al lato dell’altare il CANTONALE identico alla precedente formella, descritta poc’anzi. Un ulteriore CANTONALE più stretto, retrostante al primo aggettante, con formella molto più piccola decorata sia anteriormente che lateralmente, addossata alla retrostante muratura della parete di fondo. Aggiungo che con i pregiatissimi MARMI BRECCIATI di color vinaccia inseriti in belle cornici di marmo bianco, l’AUTORE o gli AUTORI, che non conosciamo, hanno voluto dare prova della loro PROFESSIONALITA’ e MAESTRIA, collocando le suddette TARSIE appena avanzate in meno di un centimetro, potendo solo notare ciò sfiorando il marmo con mano e con massima delicatezza. Ciò è difficile constatarlo con la semplice visione a distanza. Purtroppo, oggi, possiamo constatare che alcune pregevoli lastre dei laterali si sono distaccate e andrebbero tempestivamente sistemate prima che CADONO ROVINOSAMENTE A TERRA E NON PIU’ RICOMPONIBILI. SAREBBE UNA GRAVISSIMA, IMPERDONABILE E IRRIPARABILE PERDITA A DANNO DEL PATRIMONIO ARTISTICO RELIGIOSO.
LA MENSA
Un ENORME e PREGEVOLISSIMO MONOLITE di marmo BIANCO elaborato, reca, sulla parte FRONTALE, in una prima parte più bassa che costituisce la base a spigolo vivo più arretrato rispetto alla parte alta della mensa stessa con bordo arrotondato-modanato per conferire comodità al celebrante. L’intera lastra della MENSA segue l’andamento di tutta la parte basale dell’ALTARE: PALIOTTO – PILASTRINI – MENSOLE – CANTONALI. La MENSA litica poggia su una parte di raccordo posto tre la mensa stessa e una sottostante base minima di marmo bianco. Notevole la fascia di raccordo costituita da rivestimento con FINISSIMO ed ELEGANTE marmo BRECCIATO di colore CREMA scuro. Inoltre, al CENTRO, la MENSA reca nell’incavo quadrato una RELIQUIA/E di SANTI, sigillate da un quadrato in marmo grigio scuro. Attesta l’avvenuta CONSACRAZIONE e idoneità per la celebrazione della MESSA.
I REGISTRI
Due sono gli STUPENDI REGISTRI o ALZATE. I REGISTRI, fatti di PREGEVOLISSIME lastre policrome marmoree, catturano immediatamente l’attenzione dell’osservatore. Il PRIMO REGISTRO, quello più basso, poggia sulla lastra marmorea della MENSA attraverso una base in marmo BIANCO venato a fascia larga. Il rivestimento marmoreo del REGISTRO è costituito da una BRECCIA a GROSSI CLASTI, ben compattati durante la deposizione geologica naturale. I CLASTI chiari e scuri denotano la bella e caratteristica “VELATURA” della MATRICE di FONDO dovuta agli ossidi metallici presenti durante il processo METAMORFICO. Si diceva la “VELATURA” del bel color VINACCIA nelle varie e ricche SFUMATURE. Le LASTRE FRONTALI sono TRE, di cui DUE più lunghe poste lateralmente, sotto il primo registro, e la TERZA al centro, più avanzata, sotto il bel CIBORIO. In più, due laterali al registro stesso. Al di sopra del PRIMO REGISTRO vi sono, a copertura, altre lastre di MARMO BIANCO venato. Passiamo al SECONDO REGISTRO. Fa anche qui da base una fascia di marmo bianco sulla quale poggiano le due FORMELLE marmoree rettangolari intarsiate, poste in orizzontale. La formella, simile all’altra laterale, presenta una bella cornice in MARMO BIANCO venato; verso l’interno vi è una ulteriore cornicetta consistente in un LISTELLO modanato dello stesso marmo. La TARSIA interna è formata da una CORNICE in marmo BRECCIATO molto delicato, formato da GROSSI CLASTI. Nell’insieme evidenzia una colorazione sul CREMA con evidenti VENATURE, in ordine sparso, di color marrone in varie TONALITA’ e SFUMATURE. Sempre al centro della TARSIA, che costituisce la FORMELLA, una LASTRA rettangolare formata da delicatissima BRECCIA marmorea con GROSSI CLASTI molto più APPARISCENTI dei numerosi altri clasti molto più piccoli, sparsi in ogni dove nella matrice di fondo. La COLORAZIONE, si pone all’attenzione di chi guarda, tende al VINACCIA con molte SFUMATURE e TONALITA’. Aggiungiamo, inoltre, che va presa in considerazione anche la BELLA e NOTEVOLE presenza di CLASTI BIANCHI, i quali nell’insieme creano un GRADEVOLISSIMO EFFETTO CROMATICO, ma anche VISIVO. Ai lati del CIBORIO due TARSIE, incorniciate da marmo BIANCO venato, con all’interno una lastra marmorea BRECCIATA con colorazione molto tenue del MARRONE CHIARO. Anche nei REGISTRI, i MARMORARI o chi per loro hanno sapientemente progettato l’ALTARE e le due BELLISSIME FORMELLE INCORNICIATE da MARMO BIANCO.
Il CIBORIO
Il CIBORIO marmoreo si connatura con la ELEGANZA e la RAFFINATEZZA di tutto l’ALTARE. Partiamo dalla base in marmo BIANCO venato a larga fascia che va ad interessare il CIBORIO stesso fino ai due lati del PRIMO REGISTRO. Al di sopra, DUE MENSOLE rovesciate procedono verso l’alto. Nell’interno delle stesse e in marmo color vinaccia, si affiancano alla sommità, sia a destra sia a sinistra, due quadrati incorniciati di marmo bianco con all’interno lo stesso marmo color VINACCIA. Sovrasta la parte centrale del CIBORIO, che porta nell’interno, una ARCO marmoreo bianco, a tutto sesto, nel quale nel punto di CHIAVEdell’arco, sviluppa una elaborazione decorativa consistente in due LEMBI interni che si avvolgono verso l’interno, mentre una FOGLIA, molto stilizzata, nel punto centrale tende ad ACCARTORCIARSI verso l’interno. Nell’interno della suddetta CORNICE marmorea vi è una TARSIA con marmo color VINACCIA scuro. Ancora più internamente una piccola cornice marmorea di color bianco, forma un arco a tutto sesto che va a perimetrare la PORTICINA in argento. La PORTICINA del TABERNACOLO ripropone la stessa sagoma del marmo che la perimetra. Una MODANATURA a SBALZO LAVORATA arricchisce, nella decorazione, la porticina stessa. Sulla LAMINA, al centro, vi è rappresentato l’OSTENSORIO. Nella parte mediana e ai lati una NUVOLA, per lato, maggiormente marcata nella lavorazione a sbalzo. Altre nuvole più piccole sono, così, distribuite. Due sul lato sinistro, in alto sotto la RAGGIERA; le altre due sulla destra in posizione parallela all’altezza della impugnatura dell’Ostensorio e un’altra in giù, sulla sinistra, dove è stata posizionata la serratura. Queste CINQUE NUVOLE non sono a sbalzo, ma sono solo appena incise, a voler significare che sono molto più lontane rispetto alle DUE a SBALZO. La BASE dell’OSTENSORIO poggia ed è circondato da un RICCO NUVOLATO, mentre alla base vi sono immersi DUE CHERUBINI così distribuiti: uno a DESTRA e l’altro a SINISTRA. Sovrasta il CIBORIO la parte più MASSICCIA ed APPARISCENTE. Sembrerebbe un monolite di MARMO BIANCO venato che poggia sui lati della CUSTODIA e sovrasta, al centro, l’ARCO sottostante la PORTICINA. Il marmo rosso venato costituisce la TARSIA, sia a destra che a sinistra. Al centro sono presenti due TESTINE di CHERUBINI RICCIOLUTI e con le ALI. Al di sopra, ancora, il MARMO si arricchisce di MODANATURE con un ulteriore monolite, sempre in marmo bianco venato, arricchito lo stesso di MODANATURE con GOLA e a spigoli vivi. La parte sommitale, realizzato in marmo bianco venato, risulta essere PIATTO e corrisponde alla sede dove generalmente veniva posto il CROCIFISSO, con il CANDELIERI sui due REGISTRI.
I CAPIALTARI
I due CAPIALTARI, realizzati in MARMO BIANCO, sono da considerarsi di NOTEVOLE PREGIO, come del resto TUTTO l’ALTARE in ogni suo elemento marmoreo o forma plastica, colore, tarsia. Questi sono collocati alle due estremità del SECONDO REGISTRO, per intenderci quello più in ALTO. Un CAPOLAVORO di MAESTRIA e di PROFESSIONALITA’. Il singolo CAPIALTARE è un MONOLITE di marmo bianco venato arricchito nella ESECUZIONE lavorativa, molto RAFFINATA e ARMONICA nell’ARTISTICITA’. Osservato frontalmente, il GIRALE PORTENTOSO, presenta oltre l’AVVOLGIMENTO del LEMBO che tende ad ESPANDERSI verso l’esterno, un “PADIGLIONE AURICOLARE”. Il tutto è impreziosito dalla caratteristica decorazione a DORSO di BRUCO (1), caratteristica dell’arte BAROCCA, mentre il lembo del girale interno, poi continua a scivolare lentamente sulla parte inferiore, materializzandosi in una caratteristica VOLUTA BAROCCA. Il MONOLITE si arricchisce di una serie di MODANATURE che conferiscono una notevole PLASTICITA’ e di pregiate TARSIE marmoree in marmo BRECCIATO, formato da CLASTI velati di rosa, come tutta la matrice di fondo.
Cerignola, 28 Dicembre 2021 Matteo Stuppiello
Nota
(1) – MATTEO STUPPIELLO, Il monumentale Altare Maggiore (sec. XVII) nella Chiesa del Purgatorio (sec. XVI), Cerignola, 12 Febbraio 2020 – www.archeoclubcerignola.com.