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LE TRE PRIME CLASSI DEL LICEO ARTISTICO “SACRO CUORE” IN VISITA AL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO

Un filo conduttore mai interrotto, quello con il LICEO ARTISTICO “SACRO CUORE”, già ISTITUTO STATALE D’ARTE “SACRO CUORE” , che mi ha visto docente di Scienze Naturali per 19 proficui anni, in cui la Scuola  è sempre stata impegnata nell’utilizzare le potenzialità culturali presenti sul Territorio. La Storia, l’Arte, le Tradizioni, l’Archeologia nelle varie espressioni sono state sempre poste  tra le priorità didattiche al fine di produrre un arricchimento culturale negli studenti.

Il giorno 6 maggio 2017 le tre PRIME classi, sezz. A-B-C, hanno visitato il Museo Etnografico Cerignolano (1979) accompagnati dai rispettivi Proff. Valleverdina De Angelis e Lucia Ferrante (A), Rosa Varraso e Stella Zingarelli (B), Antonio Famiglietti e Michele Valentino (C). La visita era inserita nel Piano dell’Offerta Formativa di inizio anno scolastico: referente il Prof. Giuseppe Caprio. Circa sessanta alunni, letificati da questa visita culturale nei vari spazi espositivi dei settori. Le Classi sono state accolte dallo scrivente, che ha fatto da guida “commentando” i vari Settori coadiuvato dal giovane Cesare Grieco (già alunno dell’Istituto Statale d’Arte “Sacro Cuore”).

Le emozioni sicuramente hanno pervaso gli alunni nel sentire parlare della misera “Casa del Bracciante” riproposta in una delle Sale del Museo. La vita misera e priva di quasi tutto, anche della dignità umana. Le condizioni di povertà estrema nella suppellettile, nell’arredamento, nel vestire, nel cibo e soprattutto nel duro lavoro nei campi. E’ stato fatto emergere lo stridente stato sociale tra il bracciane “cafone” e l’agricoltore , il proprietario, l’artigiano, il professionista : categorie benestanti che vivevano nell’agiatezza e senza privazioni.

Si è passati nel Settore delle Fornaci, ora è rimasto solo il toponimo “Rione Fornaci”, dopo la distruzione materiale, avvenuta nel 1975, dei locali per la lavorazione della materia prima l’argilla, i Forni per la cottura dei manufatti, dei depositi nei quali venivano accatastati ordinatamente gli artigianali manufatti. Nella Sala suddetta vi fanno mostra i manufatti e strumenti di lavoro donati dal compianto Maestro Fornaciaio, POTITO FERRARO, ultimo fornaciaio. L’antico tornio ligneo a pedale, ereditato dal padre, dal nonno, dal bisnonno venuto da Terlizzi agli inizi dell’800.

L’ampia Sala dell’Agricoltura con i suoi pesanti aratri di ferro. Aratri monovomeri, polivomeri. Aratri assolcatori di legno per sovescio. Le Bardature realizzate dai sellai e bardari. I vari attrezzi per la coltivazione del grano, coltura che nella prima metà dell’800 occupava gran parte dei nostri campi.

Una visita seguita con attenzione dai giovani che hanno posto, tra le domande, l’origine del Museo Etnografico, il suo sviluppo e le finalità.

Una esperienza molto intensa per tutti iniziata dalle 9,00 fino alle 12,30.

 

Cerignola, 10 maggio 2017                                                  Matteo Stuppiello

 

Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Sala dell’Agricoltura – Gli alunni del Liceo Artistico “Sacro Cuore” Cerignola – Classe I Sez. A – Foto Matteo Stuppiello 6.5.2017

 

Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Sala dell’Agricoltura – Gli alunni del Liceo Artistico “Sacro Cuore” Cerignola – Classe I Sez. B – Proff. a sinistra Stella Zingarelli, a destra Rosa Varraso – Foto Matteo Stuppiello 6.5.2017

 

Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Sala dell’Agricoltura – Gli alunni del Liceo Artistico “Sacro Cuore” Cerignola – Classe I Sez. C – A sinistra Prof. Michele Valentino – Foto Matteo Stuppiello 6.5.2017