Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

Storia

La Sede locale dell’Archeoclub d’Italia nasce per volontà del Prof. Matteo Stuppiello nel 1980 e viene ufficialmente riconosciuta dalla Sede nazionale di Roma il 10 gennaio 1981: 15 i Soci fondatori. L’organizzazione, gli scopi e le finalità sono quelli dettati dallo Statuto nazionale. In particolare: rendere la cittadinanza e gli Enti locali, che la rappresentano, consapevoli della ricchezza delle testimonianze archeologiche; collaborare con le Soprintendenze competenti e con le forze dell’Ordine al fine di salvaguardarle, promuovendo la costituzione di un Deposito comunale.


Il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” si costituisce a Cerignola, ufficialmente, il 29 maggio 1976 con un proprio Statuto. Promotore e fondatore è stato il Prof. Matteo Stuppiello, che dal 1970 si era reso animatore di un gruppo di giovani studenti,  ai quali trasmetteva la sensibilità e l’interesse per le testimonianze del nostro passato al fine di ricostruirne l’identità. La denominazione fa riferimento alla Torre, primo elemento dell’articolato complesso architettonico, costruito nel XIII secolo dai Cavalieri Teutonici nella località, oggi, chiamata Borgo Libertà, in agro di Cerignola, sulla provinciale per Candela. Scopo dell’Istituzione culturale è la ricerca storico – documentale della storia di Cerignola con tutto il vasto territorio tesa alla conoscenza, tutela e valorizzazione delle tracce da essa lasciate.


Ideato e tenacemente voluto, il Museo Etnografico Cerignolano (1979) è stato puntualmente realizzato dal Prof. Matteo Stuppiello. L’idea nasce negli anni ’60 sotto l’impulso del movimento per la conservazione dei beni culturali, che invade tutta l’Europa promuovendo l’impegno per la salvaguardia del monumento di “eccezionale valore d’arte”, ed evidenziando il criterio della “protezione diffusa”. Sin dalle prime manifestazioni il Museo, nella piena consapevolezza delle proprie funzioni, segna un notevole impulso alle attività culturali della Città, imponendosi per il rigore scientifico nell’indagine storico-sociale, primo fondamentale momento per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dei “beni” della città. Grande è l’interesse dei cittadini che, maturando una progressiva sensibilità e l’interesse per l’antico ha visto e vede ancora nel Museo il destinatario privilegiato di donazioni di “oggetti”, testimonianza di un settore lavorativo, della religiosità, di un grande evento storico, ecc. Oggetti raccolti e, poi, intenzionalmente disposti con un filo di coerenza a ricostruire, con tessere piccole e grandi, il vasto e complesso scenario del passato.