Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

TRE DATE 1980, 1990, 1991 TRE INASPETTATE SCOPERTE HANNO RICORDATO UNA FAMIGLIA FEUDATARIA DI CERIGNOLA (SEC. XIV) PRIMA SCONOSCIUTA: GLI ORSINI DI TARANTO

Quanto c’è ancora da SCOPRIRE, da CONOSCERE, da SAPERE della nostra CITTA’ ancora inesplorata sulla sua antica e memorabile e ricca STORIA!?

Una incessante RICERCA sul vasto TERRITORIO, da me effettuata dalla seconda metà degli anni ’60, mi ha permesso di acquisire, tramite innumerevoli SCOPERTE, una ricca mole di NOTIZIE, in gran parte inedite, che lentamente riesco a RESTITUIRE elaborandole al meglio come BENE CULTURALE.

In tal modo la COLLETTIVITA’ può farne motivo di STUDIO arricchendosi CULTURALMENTE e fare da PONTE per le generazioni future.

La nota triste è quella degli “ACCATTONI DELLA CULTURA” che hanno imperversato e continuano ad impervesare oggi: purtroppo  altri, prendendo esempio da loro, con paurose cadute di stile e senza riconoscere la paternità di quanto si è salvato con enorme impegno culturale, energia mentale e sforzi economici, come “ACCATTONI”, salgono e scendono le scale dei palazzi del POTERE; bussano con insistenza alle stesse porte senza DIGNITA’ e AMOR PROPRIO.

Questo argomento è ricco di sorprese e, soprattutto, di documentazione fotografica inedita. E non nascondo che nel pubblicarle, visto che le diffondo per la prima volta, ho tante e giustificate perplessità. Ma per fortuna prende il sopravvento il profondo amore per la CITTA’ e, considerando che le TESTIMONIANZE, quelle importanti, vanno pubblicate, ho deciso di offrire alla Città questo ulteriore contributo culturale. So già che gli “ACCATTONI” si metteranno in giro in ogni dove, tenteranno di cancellare il nostro LOGO pur di non citare chi ha rinvenuto, segnalato e fotografato queste NOTEVOLI TESTIMONIANZE. Lo stesso si è verificato per il “PIANO DELLE FOSSE”, per il complesso storico-artistico-architettonico-archeologico medioevale di “TORRE ALEMANNA”, per i numerosi VINCOLI chiesti ed ottenuti da noi …. Nessuno, con voluto dolo, cita nelle pubblicazioni grazie a chi queste emergenze sono ancora “VIVE”.

Ma torniamo al nostro interessante argomento  attraverso le EMOZIONANTI SCOPERTE di TESTIMONIANZE relative al Feudatario ROBERTO, Principe di TARANTO, della POTENTE FAMIGLIA ORSINI, Feudatario di CERIGNOLA nel XIV secolo.

  • 1 Marzo 1980: In una perlustrazione del vasto TERRITORIO mi recavo in una Contrada dell’agro di Cerignola e con enorme meraviglia verificavo la effettiva esistenza di due manufatti litici scolpiti posti sul limite del tratturo. Mi era stato indicato il luogo senza indicazioni precise della presenza di “pietre scolpite”. Alle 17:50 li ho individuati. Non avevo purtroppo la macchina fotografica con me. Preciso che il primo era infisso nel terreno come CIPPO di confine, mentre il secondo in arenaria, di forma OVOIDALE, era da considerarsi masso “erratico”, che non rientra in questa trattazione ma in una successiva.
  • 16 marzo 1980 ritorno nello stesso luogo ed effettuo rilievi metrici e, nel contempo, le diapositive.
  • 9 maggio 1980 effettuo come Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, la segnalazione inviata, tramite Posta con Raccomandata e Ricevuta di Ritorno, Prot. N°39, al SOPRINTENDENTE per i Beni Ambientali Architettonici artistici e Storici della Puglia- Castello Svevo – Bari; e per conoscenza alla Soprintendenza Archeologica – Taranto; Soprintendenza Archeologica – Bari … . Nella nota si fa riferimento al rinvenimento, da me effettuato il 1° marzo 1980 di due elementi litici: – il primo in pietra calcarea di Trani, recante a rilievo lo STEMMA della potente FAMIGLIA ORSINI recante in campo uno SCUDO suddiviso nella parte superiore da una ROSETTA bottonata, nella metà inferiore da TRE BANDE oblique: lo STEMMA della FAMIGLIA ORSINI.
  • 24 maggio 1980: ore 13:30 circa, mi telefona la dott.ssa Maria LORUSSO della Soprintendenza ai Monumenti di Bari informandomi che il 3 giugno verranno a Cerignola per effettuare un sopralluogo con il fotografo.
  • 3 giugno 1980: ore 13:30 i funzionari sono venuti a casa ed insieme siamo andati sul luogo dove erano i presenti i manufatti litici.

Uno dei due MANUFATTI litici, quello che in questo contributo scritto prendo in considerazione, perché l’altro sarà oggetto di articolo successivo, risultava infisso al limite della Strada-Tratturo in terra battuta. Era in pietra calcarea di TRANI di forma quadrangolare e presentava scolpito sulla faccia rivolta verso l’appezzamento, l’altra al Tratturo. E’ lo STEMMA ARALDICO della FAMIGLIA ORSINI. Inciso a forma di SCUDO a bassorilievo reca nella parte superiore la ROSA a CINQUE PETALI a significare la nobiltà; la seconda parte, che costituisce la metà è divisa fa una FASCIA dove nella parte inferiore originano tre BANDE oblique.

  • 19 settembre 1990Bari BIBLIOTECA NAZIONALE “Sagarriga Visconti Volpi”, al Palazzo Ateneo, durante la ricerca mirata di testi sulla Storia della Puglia, trovo una pubblicazione che riporta un DIPLOMA  di ROBERTO Principe di TARANTO del 1359. Tanti, troppi i FEUDATARI della “TERRAM CEDINIOLE”.  Siamo nel XIV secolo e di FEUDATARI la nostra PICCOLA “CEDINIOLE” ne ha subiti e sopportati fin troppi, e ancora tanti altri ne verranno nei secoli successivi. Un FEUDATARIO, del quale si ignorava la esistenza, è il PRINCIPE ROBERTO di TARANTO (* 1318 circa  †Napoli 10.9.1364) della dinastia Angioina.  Figlio di Filippo I di Taranto e di Caterina II di Valois-Courtenay. E’ stato principe di Taranto (1332-1346), Re d’Albania (1332-1364), Principe di Acaia (1333-1364), Imperatore titolare di Costantinopoli come Roberto II (1246-1346), marito di Maria Borbone (1). Il DIPLOMA in PERGAMENA, conservato nell’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI, tra gli ARCHIVI PRIVATI nell’ARCHIVIO SANSEVERINO di Bisignano – Pergamena n.20. Si tratta di un DIPLOMA di ROBERTO, Principe di Taranto, datato a Napoli il 18 maggio 1359. La pubblicazione è la seguente: GIUSEPPE CONIGLIO, Feudatario di Puglia in un Diploma di Roberto Principe di Taranto, in AA.VV. Studi di Storia Pugliese in onore di GIUSEPPE CHIARELLI, a cura di MICHELE PAONE, Vol.  1 ,Galatina – Mario Congedo Editore, 1972, pp. 633-661 (2).

Lasciamo all’AUTORE la parola: “Il 1° maggio 1359 Luigi e Giovanna d’Angiò concedevano a Roberto, principe di Taranto ed imperatore di Costantinopoli, alcuni feudi pugliesi. Erano Minervino, Cerignola e Torremaggiore col casale di Roiario e la terra di Sant’Andrea, ch’erano stati devoluti alla corte in seguito alla ribellione di Giovanni, Luigi e Pietro Pipino. Venivano poi le terre già appartenute alla madre di questi e cioè Giovanna d’Altamura, contessa di Minervino . Erano: Altamura, Montrone, Valenzano e Miglionico . A sua volta Roberto, il 18 maggio successivo, cedeva a Ruggero, Ugo e Tommaso Sanseverino Torremaggiore e Sant’Andrea, detto in Stagnis, che facevano parte della baronia di San Severo (3).

Concludo aggiungendo che la nostra “CEDINIOLE” fu tolta, insieme ad altre terre, ai FRATELLI PIPINO di Barletta per le loro nefandezze, arroganza, superbia e mania di potere. La FAMIGLIA PIPINO fu punita severamente. Abbiamo già scritto (4) a proposito su un nostro FEUDATARIO GIOVANNI PIPINO di Barletta. Anche di questo rinvenimento si negherà la paternità omettendo la dovuta e responsabile citazione?

  • 14 luglio 1991 – In un sopralluogo, effettuato nello stesso luogo purtroppo posso constatare con profonda  amarezza che i DUE MANUFATTI litici non erano più presenti. Ho perlustrato la zona fino ad una certa distanza nel caso fosse stato divelto il primo e l’altro spostato o depositato più lontano e invece a sorpresa si presentano altri due CIPPI a non molta distanza tra loro. Si tratta di due COLONNE di GRANITO grigio, infisse a notevole profondità nel terreno con diametri diversi, aventi la parte superiore CONCAVA. Risultano scolpite, nella parte apicale, da un lato lo STEMMA della FAMIGLIA ORSINI dall’altro lo STEMMA dei CAVALIERI TEUTONICI, uno SCUDO con all’interno una CROCE ad interessare tutto lo SCUDO. Uno dei  due CIPPI reca nella parte superiore una grossa SCHEGGIATURA sicuramente in un unico PEZZO, una FERITA purtroppo anche profonda, che parte dal bordo superiore fino ad interessare il lato superiore destro dello STEMMA ORSINI lambendo la ROSETTA BOTTONATA. I due CIPPI-COLONNE sono davvero due MONUMENTI che andrebbero SALVAGUARDATI dagli SCIACALLI della cultura pronti al protagonismo per dotarsi della cosiddetta deleteria ed immorale “visibilità’”, un fuoco d’artificio. E poi !!!.
  • 23 luglio 1991 – Segnalazione, in qualità di Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, prot. n. 1067, all’Arch. RICCARDO MOLA, Soprintendente per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Puglia – Bari; inoltre viene allegata copia della precedente nota del 9.5.1980, prot. n.° 39.  Nella nota si fa riferimento  ai due CIPPI, corrispondenti a COLONNE in GRANITO GRIGIO, infisse nel terreno a notevole profondità, poco distanti l’una dall’altra, di differente diametro. Probabilmente la presenza dei quattro STEMMI è giustificata dalla necessità di delimitare territorialmente il FEUDO della PRECETTORIA di TORRE ALEMANNA dalla proprietà del FEUDATARIO della “TERRAM CIDINIOLEROBERTO ORSINI, Principe di Taranto.
  • 15 novembre 1991 – Ricevo la telefonata della Dott.ssa MARGHERITA PASQUALE dell’Ufficio Catalogo della Soprintendenza ai Monumenti di Bari. Mi informa che il 3 dicembre verrà a Cerignola per effettuare un sopralluogo nella Contrada dove sono presenti i CIPPI di confine con lo STEMMA degli ORSINI e dei TEUTONICI (Torre Alemanna).
  • 3 dicembre 1991 – Come da accordi precedenti, alle 10:20, è venuta a casa la Dott.ssa MARGHERITA PASQUALE  della Soprintendenza ai Monumenti di Bari, con l’autista e il fotografo insieme ci siamo recati nella contrada dove sono presenti i CIPPI da me RINVENUTI e SEGNALATI alla suddetta Soprintendenza. Terminate le operazioni ho rivolto a loro l’invito specifico a VISITARE il nostro MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO, invito accettato. La visita è stata scandita da notevole meraviglia dai graditissimi VISITATORI. La Dott.ssa MARGHERITA PASQUALE fra le altre espressioni di AMMIRAZIONE e di GIOIA per la BELLEZZA e VARIETA’ degli OGGETTI e degli ATTREZZI, ha detto, al termine della visita:  “questo Museo ha calore e un’anima”. UNA FRASE CHE SINCERAMENTE MI AVEVA MOLTO EMOZIONATO E RIPAGATO.

Cerignola, 5 aprile 2019                                  Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

  • Per le notizie su ROBERTO di TARANTO si è consultato il sito wikipedia.org
  • GIUSEPPE CONIGLIO, Feudatari di Puglia di Roberto Principe di Taranto, in , Studi di storia pugliese in onore di GIUSEPPE CHIARELLI, a cura di GIUSEPPE PAONE, Vol. 1., Galatina Mario Congedo Editore, 1972, pp. 633-661.
  • ibid., p. 633. Su questo DOCUMENTO si veda MATTEO STUPPIELLO, Il Principe Roberto di Taranto feudatario di Cerignola nel sec. XIV, Cerignola, 26 gennaio 2018 www.archeoclubcerignola.com
  • Si veda MATTEO STUPPIELLO, Giovanni Pipino di Barletta un indegno Feudatario di Cerignola nel 1301, Cerignola, 26 settembre 2017 archeoclubcerignola.com

Echi di stampa

– TEA PAOLICELLI, Ad opera del Centro Studi “Torre Alemanna” – Rinvenuto un diploma del 1359, da “IL QUOTIDIANO DI FOGGIA”, 17 luglio 1991, p. 6.

– SALVATORE DELVECCHIO, Un documento che viene alla luce dopo 632 anni – Cerignola, e i feudatari governavano la città, in “PUGLIA” – 18 luglio 1991, p. 12.

– MICHELE CIANCI, Quando il principe Orsini “regnava” sul territorio, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, 4 settembre 1991, III.

– SALVATORE DELVECCHIO, Una realtà territoriale della nostra città – Nel Museo di Cerignola tanti “pezzi” di storia, in “PUGLIA”, 12 dicembre 1991, p. 16.

– MATTEO STUPPIELLO, Scoperti a Cerignola due cippi grigi, in “MERIDIANO 16”- Settimanale di informazione e dibattito, Lucera – Anno VII – N. 11, 20 marzo 1992, p. 5.

Cerignola – Non si indica la Contrada per motivi riportati nel testo – Cippo in Granito con evidente scheggiatura, risulta scolpito lo Stemma della Famiglia Orsini – Foto Matteo Stuppiello 14.7.1991.

Cerignola – Non si indica la Contrada per motivi riportati nel testo – Cippo in Pietra Calcarea di Trani con lo Stemma della Famiglia Orsini – Non più presente –  Foto Matteo Stuppiello 16.3.1980.

Cerignola – Non si indica la Contrada per motivi riportati nel testo – Cippo in Pietra Calcarea di Trani con lo Stemma della Famiglia Orsini – Non più presente –  Foto Matteo Stuppiello 16.3.1980.

Cerignola – Non si indica la Contrada per motivi riportati nel testo – Cippo in Granito con lo Stemma della Famiglia Orsini – Foto Matteo Stuppiello 14.7.1991.

Cerignola – Non si indica la Contrada per motivi riportati nel testo – Cippo in Granito con lo Stemma dei Cavalieri Teutonici (Torre Alemanna) – Foto Matteo Stuppiello 3.12.1991.

Cerignola – Non si indica la Contrada per motivi riportati nel testo – Cippo in Granito con lo Stemma dei Cavalieri Teutonici (Torre Alemanna) – Foto Matteo Stuppiello 3.12.1991.

La foto che riproduce la PERGAMENA è tratta da: GIUSEPPE CONIGLIOFeudatario di Puglia in un Diploma di Roberto Principe di Taranto, inAA.VV. Studi di Storia Pugliese in onore diGIUSEPPE CHIARELLI, a cura di MICHELE PAONE, Vol.  1 , Galatina – Mario Congedo Editore, 1972, p. 661.

TEA PAOLICELLIAd opera del Centro Studi “Torre Alemanna” – Rinvenuto un diploma del 1359, da “IL QUOTIDIANO DI FOGGIA”, 17 luglio 1991, p. 6.

SALVATORE DELVECCHIO, Un documento che viene alla luce dopo 632 anni – Cerignola, e i feudatari governavano la città, in “PUGLIA” – 18 luglio 1991, p. 12.

MICHELE CIANCI, Quando il principe Orsini “regnava” sul territorio, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, 4 settembre 1991, III.

SALVATORE DELVECCHIO, Una realtà territoriale della nostra città – Nel Museo di Cerignola tanti “pezzi” di storia, in “PUGLIA”, 12 dicembre 1991, p. 16.

MATTEO STUPPIELLO, Scoperti a Cerignola due cippi grigi, in “MERIDIANO 16”- Settimanale di informazione e dibattito, Lucera – Anno VII – N. 11, 20 marzo 1992, p. 5.