La cosciente e profonda sensibilità del CITTADINO, custode dell’amore per il bello e per il processo culturale-educativo-conservativo che porta a trasmettere valori sani senza secondi fini, ma solo ed esclusivamente CULTURALI, ha nel tempo portato ad effettuare una ricca serie di DONAZIONI spontanee tese ad aumentare, dando così prestigio, al PATRIMONIO DOCUMENTALE TESTIMONIATIVO del MUSEO.
Ricorrendo la FESTA di SAN GIUSEPPE, da sempre venerato in CERIGNOLA, dove si venera nella Chiesa a LUI dedicata, ubicata nel RIONE “TERRA VECCHIA”; San Giuseppe viene raffigurato con STATUE di notevole valore artistico e antiche TELE in altre Chiese di Cerignola, vogliamo ricordare una significativa donazione effettuata con AMMIREVOLE SENSIBILITA’ dal Rag. LEONARDO LABIA il 18 MARZO 1989.
Si tratta di una CAMPANA di VETRO contenente un ESPRESSIVO GRUPPO PATERNO: SAN GIUSEPPE e il BAMBINO. Le statue realizzate in artistica e pregevole CARTAPESTA gessata e colorata, sono probabilmente da attribuirsi alla fine del XIX secolo con la prestigiosa esecuzione di SCULTORI CARTAPESTAI di SCUOLA LECCESE. La CAMPANA di VETRO in oggetto è esposta nel MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO insieme ad altre numerose Campane di vetro con varie Statue sacre.
Il GRUPPO composto da due STATUE: SAN GIUSEPPE e GESU’ BAMBINO che, per la loro raffinatezza ARTISTICA, lasciano evidenziare una elaborazione, curata nei particolari, degli abiti che vestono le due STATUE; SAN GIUSEPPE, coperto da una lunga tunica color celeste-turchese chiaro pieghettata, con un ampio MANTELLO color giallo ocra, con PIEGHE , fluenti e ben proporzionate all’intero corpo della Statua. Il GESU’ BAMBINO è coperto da un perizoma MERLETTATO, bianco allungato a svolazzo a coprire in parte il bacino. La parte merlettata è molto curata nel far ben evidenziare il lavoro a giorno finemente lavorato. Le MANI di San Giuseppe: la destra regge il BAMBINO in modo leggiadro, quasi sospeso, mentre la mano sinistra il BASTONE fiorito. Questi due elementi anatomici: le Mani sono di una impressionante naturalezza. Molto curati i particolari delle intere mani , nei loro dolci movimenti e soprattutto le DITA ben pensate nelle loro articolazioni. Naturalmente la parte più notevole la TESTA di SAN GIUSEPPE e l’intero corpo del BAMBINO. Una carica espressiva “toccante”, un “verismo” disarmante sono il VISO del SANTO. Lo sguardo attento, vigile, ma non preoccupato verso il BAMBINO che è tutto intento a BENEDIRE gli astanti. GESU’ BAMBINO presenta un capo riccioluto, le ciocche terminanti in svolazzo molto discreto. Le guance paffute (lardellate), lo sguardo rivolto agli astanti nell’atto di benedire con la mano destra a braccio proteso, mentre l’altra mano poggiata sul petto con braccio piegato. Il VISO del BAMBINO infonde DOLCEZZA e TENEREZZA che vanno ad aggiungersi alla PAZIENZA di SAN GIUSEPPE.
Cerignola, 18 Marzo 2019 Matteo Stuppiello
Bibliografia
- MICHELE CIANCI, Dagli archivi romani documenti inediti sull’Arciconfraternita, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, 2 aprile 1989, II.
- DOMENICO FRASCOLLA, Il Museo etnografico una iniziativa di successo, in “Il Quotidiano di Foggia – domenica 2 – lunedì 3 aprile 1989, p. 10.
- MATTEO STUPPIELLO, La campana donata, in “MERIDIANO 16” – Quindicinale di dibattito culturale e politico – Anno IV – n. 6 – Lucera 6 aprile 1989, p. 8.
Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Seconda sala – Campane di vetro – Campana di Vetro con la Statua di San Giuseppe (sec. XIX) donata dal Rag. LEONARDO LABIA il 18 MARZO 1989 – Foto Francesco di Bono 2.3.2019.
MICHELE CIANCI, Dagli archivi romani documenti inediti sull’Arciconfraternita, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, 2 aprile 1989, II.
DOMENICO FRASCOLLA, Il Museo etnografico una iniziativa di successo, in “Il Quotidiano di Foggia – domenica 2 – lunedì 3 aprile 1989, p. 10.
MATTEO STUPPIELLO, La campana donata, in “MERIDIANO 16” – Quindicinale di dibattito culturale e politico – Anno IV – n. 6 – Lucera 6 aprile 1989, p. 8.