Da quanti TOPONIMI è costituito il nostro vastissimo AGRO? Sono veramente tantissimi! Numericamente, risulta essere come un “FIRMAMENTO” che va SCRUTATO meticolosamente.
I TOPONOMI devono essere considerati “RICCHI SCRIGNI” di STORIA, pertanto, sono da individuare, studiare, scientificamente, la loro etimologia e origine sino a sperimentare la loro storia antropica. Si tratta, altresì, di ricercare la loro evoluzione e trasformazione sino a considerare, per moltissimi di loro, il più completo OBLIO e ABBANDONO. Purtroppo, si è arrivati anche alla perdita di essi nella “memoria” collettiva, anche dovuta alla STUPIDITA’ dell’uomo.
Siamo consapevoli che questo anelito culturale è uno studio mai pensato, tanto meno proposto. Sarà, senza dubbio, un notevole arricchimento per tutti. Il nostro complessivo PROGETTO culturale tende ad amare la STORIA della CITTA’, quella VERA, sceverata dai “falsi miti e false leggende” che hanno portato, nel recente passato, a ripercussioni negative circa la formazione di un “dato culturale” manchevole di scientificità storica, coinvolgendo e ingannando intere generazioni nel percorrere strade fuorvianti, lontane dalla verità.
L’ANTICHISSIMA CONTRADA LAGNANO
Della CONTRADA LAGNANO, prima di conoscere il significato del suo TOPONIMO, partiamo dal “dato” ARCHEOLOGICO, davvero interessantissimo.

Giovanna Alvisi, nella sua pubblicazione “La viabilità romana della Daunia” (1), in particolare, nel III capitolo “Vie individuate con l’aerofotografia”, tra le altre, prendendo in considerazione la “Herdoniae (f.175)”, scrive che: “[…]Tre sono i collegamenti meglio individuabili …. Le tre strade ricalcano, evidentemente, tracciati molto antichi; infatti, sia lungo il percorso di queste che nelle zone circostanti, la concentrazione di villaggi preistorici appare straordinariamente alta anche sulle aerofografie del 1954, che, come abbiamo più volte osservato, conservano solo una parte delle tracce rilevabili fino a dieci anni prima. Insieme a queste testimonianze di vita preistorica il tratto di pianura compreso tra la città di Ordona e l’Ofanto è ricco di una serie di anomalie riferibili a resti di età romana. Segnaliamo a questo proposito, lungo il primo tracciato…; per il secondo: Masseria Lagnano ed i suoi dintorni […]”. Infatti, sul Foglio 175, la Masseria LAGNANO reca disegnata, in quasi tutto il suo perimetro, una fitta puntinatura ad indicare il SITO PREISTORICO.
Gli studiosi Francesco Capriglione e Potito Mele, nella loro pubblicazione (2), fanno esplicito riferimento alla Preistoria riportando che: “[…] Gli insediamenti preistorici erano diffusi in tutto il territorio ascolano, particolarmente nei pressi dell’Ofanto, ricchissimo di acqua, e in località Lagnano[…]”. Nella medesima pubblicazione, sempre in merito alla Preistoria, rileviamo quanto segue: “[…] Tombe più antiche offrono materiale metallico risalente all’età del ferro o anche prima, come nel villaggio neolitico di Lagnano […]” (3).
Il TOPONIMO cheindica l’antichissima contrada “LAGNANO” ha una radice greca del periodo BIZANTINO, infatti, nel II Capitolo “Città e costituzione cittadina – 1 La Struttura della città” della pubblicazione di Vera Von Falkenhausen (4) leggiamo: “[…] Per dare ancora un esempio: il TOPOS LANNIANU (Contrada Lagnano), che apparteneva alla DIACRATESIS di Ascoli Satriano (nota) 54, distava circa 10-14 Km. dal centro cittadino (nota) 55 […]”.

La CONTRADA “LAGNANO” rientra nell’agro di Cerignola e confina con il COMUNE di Stornarella. Dista 15 Km da Cerignola, percorrendo la “Strada Vicinale Torricelli – Lagnano” a partire dalla contrada “TOMBA DEI GALLI” e, a seguire, “TORRICELLI”, “TRE PERAZZI”, “BALDACCHINO”, fino alla Contrada “LAGNANO”, fermandosi alla “MASSERIA LAGNANO” e dopo “LAGNANELLO”. I riferimenti sono ricavati, oltre che dal “FOGLIO 175 – CERIGNOLA”, anche dal “COMUNE /DI / CERIGNOLA /PLANIMETRIA GENERALE / DEL / TERRITORIO – / SCALA 1:2500” (fotocopia anni ’70) e da “COMUNE / DI / CERIGNOLA – PLANIMETRIA GENERALE / DEL / TERRITORIO / SCALA 1:50.000” (fotocopia anni ’70) e “F°. 175 della Carta d’Italia – BORGO LIBERTA’ ” – Istituto geografico militare – Rilievo del 1954” (5).



L’antica MASSERIA di contrada LAGNANO ha una esistenza plurisecolare. Un antico proprietario fu il conosciutissimo ANDREA CICCHETTO. Dopo la sua morte, il 25 novembre 1593, fu aperto il TESTAMENTO (6) nel quale, per sua volontà, lasciò come erede universale suo fratello “[…] lo Mag(nifi)co Fabrizio Cicchetti mio F(rate)llo Carnale sopra tutti a qualsivogliono miej beni, mobili, e stabili, cenzi, entrate, demanio, vettovaglie, recoglia(n)ze, panni di Lana, e di Lino, suppellettili di Case, e raggioni …. Voglio, ed ordino, che la Casa, e Masseria mia de Serino della Varra in pertine(n)za di Nap(oli), La Masseria di Lagnano alias Conte di Noja sita in Puglia p(er) me Comprata dall’Ill(ustrissi)mo Sig(no)r Principe di Stigliano con lintero suo stato[…]”. Stiamo parlando di un facoltosissimo personaggio di Cerignola del XVI secolo, abitante in via PIAZZAVECCHIA, arteria principale del BORGO MEDIEVALE.
Nel 1686,viene espressamente menzionata, sia come toponimo che graficamente, in modo molto schematico, nella “LOCATIONE DI CORNITO”, in tal modo: “Mass.a di Donat’Ant.o Gargaro” (7), ulteriore proprietario. Sappiamo che la suddetta MASSERIA, nel 1742, apparteneva al nobile Donato Antonio Gargano, vivente. Tanto viene desunto dal CATASTO ONCIARIO di Cerignola del 1742, custodito nell’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI. Infatti, tra i “Possessori Esteri Laici”, ritroviamo la seguente SCHEDA che riportiamo pubblicandola integralmente per la prima volta (8): “L’attuali Mag(nific)i Governanti di questa Terra vedendo che il Mag(nific)o Do(mi)no Antonio Gargano della Terra di Bagnoli doppò essere stato notificato, né a’ curato sin’ora a’ tenere d(e)lle Reali , Istruz(ion)i p(er) il G(eneral(e) Catasto presentare La sua rivela in Loro potere di tutti li beni che possiede nelli tenimenti di questa Terra; p(er)ciò li med(esim)i p(er) la diligenza fatta; anno appurato possedere li seg(uent)i beni. Una Massaria, chiamata di Lagnano in tenim(ent)o di questa Terra nella quale vi sono Carra trè, e mezzo di Mezzana con diloro Portata, co(n) esservi ancora la Panatteria, Taverna, Orto e Casamenti, dalla quale Massaria come sopra Panat(teri)a, Taverna, ed’Orto, come so(pr)a ne può Recavare annui La somma di d(ocat)i trecento cinquanta, così appurato da Mag(nifi)ci Governanti, e Deputati, che sono – onc(e) n° 1166:20”.
“LOCATIONE DI CORNITO”

Siamo entrati, ora e a pieno campo, ad essere coinvolti nello scrivere su di un vastissimo argomento “La Mena della Dogana delle Pecore” che ebbe ad interessare, con “luci ed ombre”, veramente più ombre, la nostra CAPITANATA e non solo. Il re Alfonso I° d’Aragona, re di Napoli e di Sicilia, “il 1° Agosto del 1447, da Tivoli, emanò la famosa prammatica sulla Dogana Menae Pecudum Apuliae” (9). Fu una riforma molto più efficace delle precedenti. L’ampio Tavoliere pugliese fu suddiviso in 23 “LOCAZIONI” principali, tra queste vi faceva parte la “XXIII LOCATIONE DI CORNITO” – “Questa locazione era situata tra le terre di Ascoli e quelle di Cerignola a sud di Stornarella. Aveva buone erbe e vicinanza di centri abitati” (10).
Nel 1686, le suddette Locazioni furono compilate dagli agrimensori Nunzio e Michele di Michele (11), entrando a far parte dell’Atlante di Agatangelo Della Croce. Il suddetto atlante si conserva nell’ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA. Le Locazioni permettevano una migliore suddivisione del territorio dal punto di vista della gestione e fiscale.

Il proprietario della Masseria di “Portata” di Lagnano risultava essere del nobile DONATO ANTONIO GARGANO di antica famiglia napoletana. Continuerà, la stessa, ad essere proprietaria di questo enorme “FEUDO di LAGNANO” nella discendenza GARGANO-BALDACCHINI-NACCARELLA.
La MASSERIA contava una CASA PADRONALE, TAVERNA, PANETTERIA, RICOVERO, MEZZANA, ORTO e altro, compreso la interessante CHIESA.
Nel GRANDE ARCHIVIO di STATO di NAPOLI, ben cinque artistiche PLANIMETRIE, acquerellate con il caratteristico gusto barocco del tempo e realizzate nel 1754, sono state dallo scrivente rintracciate il 26 luglio 2013 nell’ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI; le stesse sono state, dietro mia espressa richiesta, riprodotte fotograficamente (12), venendo ivi pubblicate per la prima volta. Le PLANIMETRIE si riferiscono alla “PORTATA di LAGNANO” e ai limitrofi “FEUDI” di “LAGNANELLO” e del “Duca d’Ascoli”.
Dalla PRIMA planimetria ricaviamo dei dati essenziali in quanto vergati dallo stesso AUTORE.

“PIANTE / DELLA PORTATA DI LAGNANO / appartenente all’Ill.a Casa delli Sig.ri Ricciardi di Santo / Angelo Lombardo compassata dà me Croce Zannetti / Reg.o Agrimensore in q.sto cor.te Anno 1754 d’Ordine del / Sig.r D.r: D:no Nicola Ricciardi patrone del Feudo di / Lagnanello”.



La TERZA planimetria suscita un enorme interesse dato che, su una parte GRAFICA, è riprodotta, anche se in modo molto semplice e stilizzato, un GRUPPO di COSTRUZIONI rurali. Infatti, al confine con la “MEZZANA” dei Ricciardi e conla “MEZZANA” del Duca d’Ascoli vi è la MASSERIA di LAGNANO con i suoi FABBRICATI: la CASA PADRONALE, la TAVERNA-RICOVERO-FORNO-PANETTERIA e la CHIESA. Guardando attentamente la CASA PADRONALE, nella semplicità grafica acquerellata, si può evincere un riscontro nel prospetto del fabbricato riprodotto nella fotografia del 16 marzo 1974. Sempre nella stessa planimetria, si vede la linea di confine delle tre MEZZANE, così scritto: “Conf. frà li Sig.i Ricciardi, e li Sig.i Gargani”.


Per completare questa prima parte, colgo l’occasione di pubblicare la SCHEDA, edita per la prima volta, per le utilissime notizie sui proprietari del FEUDO di LAGNANELLO, confinante con quello di LAGNANO, proprietà del nobile napoletano “DONAT’ANTONIO GARGANO”. Anche questa SCHEDA è tratta, come la precedente, dal CATASTO ONCIARIO di Cerignola del 1742: “[…]Gaetano, e Biase Ricciardi della Città di Bisaccia F(rate)lli rivelano possedere in questa Terra un Casa sita nella Strada de Gisolfi, consistente in trè membri soprani, ……. E sottani confina co(n) quella del Ve(enera(bi)le Convento d(e)l Carmine, quale Casa pervenutali p(er) il credito, che rappresentavano contro il Rev(erendissi)mo D. Niccolò Conti , come da Istromento, affittata annuj d(ocat)i sei, dedottone il 4° p(er) Ripara(zio)ni, restano d(oca)ti 4:50 sono —– on(cia) n° 5. Si è appurato da Sig(no)ti Deputati, che li su(ddet)ti F(rate)lli posseggono una di loro Massaria, chiamata Lagnanello confinante co(n) la Massaria di Campo d(e)l Mag(nifi)co D(o)n Antonio Gargano che dicono essere nelli tenimenti di questa Terra, e quella d’ Ascoli colì appurate, che l’affittano annu(i) a’ Rev(eren)di P(adri) Gesuiti d’Orta p(e)r d(ocat)i 130. : sono—-onc(ia) n° 433.10 . Sono in tutto n° 448.10[…]” (13).
Cerignola, 8 novembre 2025 Matteo Stuppiello
Bibliografia e note
(1) – GIOVANNA ALVISI, La viabilità romana della Daunia, SOCIETA’ DI STORIA PATRIA PER LA PUGLIA – DOCUMENTI E MONOGRAFIE – VOL. XXXVI, Tipografia del Sud – Bari [s.d. ma 1970], pp. 102-103.
(2) – FRANCESCO CAPRIGLIONE – POTITO MELE, Ascoli Satriano – Storia, Arte, Lingua e Folclore. Foto di Raffaele Coluccelli e Viviano Iazzetti, Lito EUROTIPO, Foggia, 1980, p. 9.
(3) – ibid., p. 20.
(4) – VERA VON FALKENHAUSEN, La dominazione bizantina nell’Italia meridionale – Dal IX all’XI secolo – Introduzione all’edizione italiana di Cinzio Violante – 1978 – ECUMENICA EDITRICE, Via Pisanelli, 46 – BARI, p. 150.
(5) – Le fotocopie delle suddette PLANIMETRIE dell’AGRO di CERIGNOLA, le acquistai dal fotografo PAOLO LONGO, presso il suo STUDIO FOTOGRAFICO, ubicato in “VIA / CAP. RAIMONDO PECE”, n. 4. Era autorizzato dal COMUNE di Cerignola alla vendita delle fotocopie effettuate dagli originali. BIBLIOTECA PRIVATA MATTEO STUPPIELLO – CERIGNOLA.
(6) – ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – Atti di Enti ecclesiastici – Atti di Corti Giudiziarie Rege e Feudali – Atti Feudali di carattere Amministrativo, Sottoserie II, fs. 1 (Platea del Convento di S. Rocco dei Padri Domenicani 1541-1805, cc.3-4); si vedano: [MATTEO STUPPIELLO], La Chiesa del Purgatorio – REGIONE PUGLIA ASSESSORATO P.I. E CULTURA – CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA” – CERIGNOLA – CERIGNOLA CENTRO DI SERVIZIO E PROGRAMMAZIONE CULTURALE REGIONALE 1987, LEONE GRAFICHE – FOGGIA, Viale G. Di Vittorio, 5., pp. 17-18; VALERIO CALVIO, La cantina della “Ducal Camera” in Piazza Vecchia – Seconda Parte – Cerignola, 25 Aprile 2016 – www.archeoclubcerignola.com ; VALERIO CALVIO, La cantina della “Ducal Camera” in via Piazza Vecchia, CERIGNOLA – 2016 -, Tipolitografia ”Imprimatur Group srl”, via Barletta, I Traversa C.da S. Tommaso, sn – San Ferdinando di Puglia (Bt), pp. 7-8; MATTEO STUPPIELLO, Una entusiasmante e proficua esperienza didattica “Sulla storia del nostro territorio nel tempo” vissuta da 75 Bambini/e delle IV Elementari dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco – Battisti” – Cerignola, Cerignola, 13 Marzo 2019 – www.archeoclubcerignola.com.
(7) – “Foggia e la Capitanata nelle antiche incisioni – Foggia, Paesi e terre della Capitanata nelle mappe seicentesche del Tavoliere e nelle stampe di antichi incisori “raccolte a cura di Giuseppe de Troia – Pubblicazione del Comune di Foggia – 1973 – 469 – Studio Grafico dell’ Organizzazione LEONE – Foggia, Corso G. Di Vittorio, 5., Tav. XXIII “Locatione di Cornito”.
(8) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI – Regia Camera Sommaria – Catasto Onciario – vol. 7035 – CERIGNOLA, c. 483 r.
(9) – MICHELE MAGNO, La Capitanata dalla pastorizia al capitalismo agrario (1400-1900) – CENTRO RICERCHE E STUDI – Roma, 1975, Tipografia Salemi, Roma, via G. Pianell, 26, pp. 35-36.
(10) – “Foggia e la Capitanata…, op. cit.
(11) – “L’Archivio del Tavoliere di Puglia” – Inventario a cura di PASQUALE DI CICCO e DORA MUSTO. ARCHIVIO DI STATO DI FOGGIA – MINISTERO DELL’INTERNO – PUBBLICAZIONI DEGLI ARCHIVI DI STATO – LXXIII – ROMA – 1970 – Vol. I Istituto Grafico Tiberino di Stefano De Luca – 1970 – Roma, p. 36.
(12) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI – “Carte dei Gesuiti – PIANTA LAGNANO”.
(13) – ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI – Regia Camera Sommaria …, op. cit., c. 485 r.
