Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

UN FRAMMENTO LITICO CHE NESSUNO AVEVA MAI VISTO E SEGNALATO ALLA SOPRINTENDENZA ARCHEOLOGICA CON DUE ISCRIZIONI ROMANE CON I NOMI DI “EUTHICUS” E DI “PUBLIUS LIBUSCIDUS IANUARIUS” (I°-III° SEC. D.C.) MURATO SUL PROSPETTO DEL SANTUARIO CAMPESTRE DELLA VERGINE DI RIPALTA

Gli anni ’70 sono stati anni fecondi per la mia ricerca, osservazione e studio sulla Storia locale. Aggiungo, per essere più preciso, proprio la prima metà di quegli anni ‘70 sono stati e lo sono ancora oggi, indimenticabili.

Quante volte avevo notato, sin da ragazzo quella “macchia” bianca litica sul prospetto principale della CHIESA-SANTUARIO di MARIA SS.ma di RIPALTA, posto sul PIANORO che si affaccia sul fiume OFANTO. Mi aveva sempre incuriosito sapere e soprattutto conoscere cosa fosse inciso sul quel BIANCO FRAMMENTO, visto che si imponeva, anche cromaticamente sul rivestimento in cotto dal caratteristico colore rossastro-bruno anche se impallidito dal tempo.

Per inciso mi piace aggiungere che negli anni in cui seguivo processionalmente, il TRASFERIMENTO della SACRA ICONA di MARIA SS.MA DI RIPALTA  (secc.XII- XIII), dalla Cattedrale al Santuario nel secondo lunedì di ottobre e dal Santuario in Cattedrale il primo sabato dopo Pasqua (marzo / aprile). Sin da ragazzino, negli anni ’50, orgogliosamente ero a fianco a mio padre Michele, che in qualità di Vigile Urbano, in servizio, era vicino la SACRA ICONA, faceva parte con la squadra dei Vigili Urbani, suoi amici e colleghi, i quali avevano il compito di “scortare” l’ artistico SACRO QUADRO e la PROCESSIONE e di mantenere il servizio d’ordine. Negli anni ’60 in poi seguivo con gli amici fino agli inizi degli anni ’80, quando incominciai ad insegnare nelle Scuole Superiori.

Avevo avviato una intensa ricerca bibliografica presso la Biblioteca NazionaleSagarriga Visconti Volpi” ubicata nell’ATENEO di Bari, nel periodo universitario e siamo nel 1970-1971. Nel CATALOGO cartaceo cercai di indirizzarmi sugli autori di storia locale, quelli attendibili: TEODORO KIRIATTI (1785) (1), CAN. LUIGI CONTE (1857) (2), il Prof. TOMMASO PENSA (3), la Prof.ssa MARIA CONTE (4), il CAV. FRANCESCO CIRILLO (1914) (5), il Prof. SAVERIO LA SORSA (1915) (6). Altro noto autore di San Ferdinando di Puglia, l’erudito Notaio ADAMO RIONTINO (1942) nella sua notevole opera a stampa: “CANNE” (7) anche qui parla del SANTUARIO, da lui visitato, ma nulla sulla nostra iscrizione. Mi piace ricordare che questa ultima pubblicazione mi fu segnalata dall’amico compianto Can. ALFREDO CANNONE (8), (che trovai nella suddetta Biblioteca di Bari facendomi autorizzare dal funzionario di effettuare le fotocopie delle pagine che mi interessavano). Si diceva dello stimatissimo Don ALFREDO, un Sacerdote colto ed erudito sulla STORIA di Cerignola, più volte mi era stato di aiuto nel segnalarmi notizie e riferimenti storici su Cerignola a me non noti. Allargai la ricerca su altri Autori di vastissima portata: THEODORO MOMMSEN nella sua monumentale opera a stampa  “Corpus Inscriptionum Latinarum” (CIL) (9) imponente nella quantità di volumi a partire dal Primo del 1863 ed altri, nulla anche qui. Purtroppo a riguardo del SANTUARIO di RIPALTA si faceva sempre menzione della notissima ISCRIZIONE, incisa sul frontespizio dell’ ARA litica dedicata alla DEA BONA, riutilizzata come ACQUASANTIERA, nell’interno della Chiesa murata appena varcato l’ingresso sulla prete a destra della unica navata riportandone il testo; ma del nostro FRAMMENTO EPIGRAFICO nulla.

Ma veniamo sulla esatta collocazione del FRAMMENTO EPIGRAFICO in esame suddetto. Il FRAMMENTO EPIGRAFICO, in pietra calcarea risulta murata sul PROSPETTO PRINCIPALE, in alto a destra di chi esce dall’ingresso della CHIESA – SANTUARIO – RETTORIA di MARIA SS.ma di RIPALTA, posto a Km. 9,800 da CERIGNOLA, sulla STRADA VICINALE RIPALTA: un SANTUARIO CAMPESTRE molto caro ai CERIGNOLANI ricco di STORIA MEDIEVALE (10).

Tutta la facciata della CHIESA evidenzia un PROSPETTO principale ad OVEST, degno di nota per la sua sobrietà artistica, sul quale si aprono DUE GRANDI ARCHI in muratura, dove nell’interno, più profondamente a sinistra si apre l’INGRESSO, con stipiti ed architrave in muratura, sovrastato da una lunetta aggettante sempre in muratura, nella stessa lunetta, una NICCHIA, centrale con vetro anteriore proteggeva un’antica STAMPA su TELA della Vergine di Ripalta degli anni ‘30. L’ingresso immette nella unica NAVATA. A destra e a sinistra due ISCRIZIONI in pietra di Trani murate, ricordano due eventi particolari del SANTUARIO (10): il restauro dopo il terremoto del 1931 e il discutibile ampliamento della Chiesa nel 1949 (11). Inoltre sempre sotto questo profondo ARCO sulla destra vi era l’accesso, tramite una porta di LEGNO, e tramite una SCALINATA immette nella parte superiore, dove vi erano delle STANZE che accoglievano i PELLEGRINI e il CAPPELLANO che vi risiedeva. Il secondo ARCO posto sulla destra, invece, non immetteva in nessun locale anche se nella parte retrostante vi erano e vi sono ancora i locali annessi alla CHIESA. Ma sullo sfondo di questo ARCO simmetrico all’altro, vi era una NICCHIA in muratura, con BASAMENTO, sul fronte risulta murata una ISCRIZIONE marmorea a voler ricordare il RESTAURO effettuato dall’AMMINISTRATORE PIETRO LONGO (12) per conto della proprietaria, la PRINCIPESSA PIGNATELLI GIRON nel 1932, dopo il terremoto e reca sul lato sinistro inciso lo STEMMA PIGNATELLI; la parte superiore della NICCHIA terminava ad ARCO GOTICO, sempre in muratura; i lati della NICCHIA presentavano due lunghe aperture in verticale sulle parteti. In questa NICCHIA veniva posto il SACRO QUADRO della Vergine quando in ottobre (prima il trasferimento veniva effettuato il 21 settembre (13) rientra al SANTUARIO, dopo aver sostato per sei mesi nella CATTERALE “SAN PIETRO APOSTOLO” – DUOMO “TONTI” in CITTA’. Veniva celebrata la MESSA dal VESCOVO DIOCESANO sul SAGRATO, prima di essere trasferito nella CHIESA dai VIGILI URBANI e posto sull’ALTARE, per antica tradizione. Purtroppo, in tempi recenti, questa NICCHIA fu demolita. Ma tornando all’artistico PROSPETTO, lo stesso presenta un movimentato affaccio fatto da TRE PILASTRI aggettanti, sempre in COTTO, con tozzi CAPITELLI. Sul pilastro CENTRALE, in alto, agganciato al PARAPETTO, vi è lo STEMMA in PIETRA bianca calcarea di TRANI della FAMIGLIA PIGNATELLI ex PROPRIETARIA del SANTUARIO e FEUDATARIA di CERIGNOLA sin dal 1633 (14), discendente della precedente FAMIGLIA CARACCIOLO venuta in possesso il 27 gennaio del 1543 “[…]con atto del notaio Dionisio Siculo, D. Matteo de Saracenis, Arciprete Nullius di Cerignola , e tutto il Clero e il Capitolo della città[…]” (15) rinunciarono al possesso della CAPPELLA di RIPALTA. La parte superiore presenta un CORNICIONE-PARAPETTO abbastanza alto dove i pellegrini che arrivavano sopra avevano l’agio di potersi affacciarsi senza pericolo e AMMIRARE gli stupendi PANORAMI, sia sul PROSPETTO PRINCIPALE sia su quello laterale a destra, posto a SUD, che guarda la VALLE dell’OFANTO e il primo avamposto dell’ALTOPIANO della CARSICA e SUGGESTIVA MURGIA con la vista in lontananza di CANOSA di PUGLIA, MINERVINO MURGE. Lo stesso prospetto laterale è costituito da mattoni in COTTO con TRE ARCHI e richiama lo stesso motivo ARTISTICO di quello principale. Mentre il PROSPETTO laterale di sinistra, posto a NORD, per chi viene da Cerignola si manifesta nella sua semplice muratura coperta da intonaco.

Riteniamo che il RESTAURO, effettuato dall’AMMINISTRATORE PIETRO LONGO per conto della PRINCIPESSA GIRON PIGNATELLI, dopo il TERREMOTO del 1931, abbia dato un nuovo assetto ai prospetti senza stravolgerne le connotazioni preesistenti.

Non sappiamo se la ISCRIZIONE di epoca romana vi fosse già murata sulla facciata o sia stata collocata durante il restauro del 1931-1932. Non abbiamo nessuna documentazione iconografica né scritta che ci possa venire in aiuto. Bene hanno fatto o ha fatto chi ha pensato di murarla, SALVAGUARDANDOLA da eventuali VANDALI, nella parte in alto, sul lato sinistro, del prospetto. Probabilmente recuperata nei pressi della CHIESA o nell’ampia contrada ARCHEOLOGICA di “RIPALTA” che si connota con presenza di ricche e importanti testimonianze che vanno dalla PREISTORIA con il NEOLITICO fino al MEDIOEVO (16). Chi ha effettuato il recupero della ISCRIZIONE-FRAMMENTO sia stato indotto a lasciarla al SANTUARIO facendo tesoro della presenza della NOTISSIMA ARA litica dedicata alla DEA BONA murata in CHIESA, varcato l’ingresso all’inizio della NAVATA sulla destra.

Ma una data importantissima per me fu il giorno 6 gennaio del 1972, quando finalmente ho fotografato, per la prima volta, il “FRAMMENTO EPIGRAFICO” in parola. Si era così concretizzato, un sogno tramutato in realtà. Il “sogno” portato avanti per decenni, sin da ragazzino da quando notati e capii, perché caparbiamente attratto dalla “MACCHIA” bianca su un  prospetto in cotto incastonata nell’uniforme e prorompente caratteristico color rosso mattone. Infatti, questa “MACCHIA BIANCA” sembrava una stonatura al ROSSO MATTONE. Avvicinandomi sempre più sotto il muro verticale, tanto da poter esaminare ed osservare e soprattutto individuare qualcosa di inciso sul “FRAMMENTO” litico. Ricordo molto bene il Parroco, era il compianto Don Giovanni Zamparese e inoltre il SANTUARIO era privo di impianto elettrico. La serie delle foto del 6 gennaio 1972 effettuate per gli esterni (con i particolari), all’Interno (con i particolari). Nelle foto si notano il caro Don Giovanni e il compianto amico Biagio Petrarota, Terziario Francescano, amico della mia famiglia e mio. Fu con altri giovani dell’epoca, uno dei primi sin dal 1933, con l’arrivo dei Padri Cappuccini e con il Fondatore del Convento di Cerignola, il M.R.P. Paolino da Casacalenda, predicatore di grande prestigio.         

6 marzo 1977 – Al Santuario – Domenica. Terminata la Santa Messa, chiedo cortesemente al Parroco, Don Giovanni Zamparese se può autorizzarmi a prendere la scala lignea, poggiata, da sempre al parapetto della CANTORIA,  per poter vedere da vicino l’ISCRIZIONE e trascriverne il testo. Mi autorizza. Posiziono la scala, salgo e vedo da vicino, per la prima volta il frammento litico bianco e la perfetta incisione. Una sensazione da brivido. Finalmente ho potuto toccare, sfiorare con la mano percorrendo con le dita quei “solchi”, incisioni precise della gelida lastra litica epigrafica. Una sensazione da non riuscire a poter descrivere e da contenere la immensa gioia della SCOPERTA. Per la prima volta venivo a conoscenza di due nomi EUTYCHUS  e  LIBUSCIDI. Per le misure non è stato possibile perché era già tardi, erano le ore 13:00 e il Parroco doveva chiudere il Santuario.

12 aprile 1978 – Sono a BARI, verso le 10:30 circa sono stato dal Prof. MARIO PANI, Direttore della Facoltà di Lettere dell’Istituto di Storia Greca e RomanaEPIGRAFIA dell’Università, nel Palazzo Ateneo, il quale ha già allo studio due CIPPI MILIARI di epoca romana rinvenuti dallo scrivente nel nostro agro e segnalati dallo stesso in qualità di Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”. Oggi l’ ho portato a conoscenza di un’altra ISCRIZIONE  murata sul prospetto principale del Santuario di Maria SS.ma di Ripalta posto sul pianoro a picco sul fiume Ofanto. Non si tratta di una ISCRIZIONE intera ma bensì un “FRAMMENTO”, sul quale a caratteri ben incisi, leggibili, i nomi di due personaggi. Praticamente sullo stesso “FRAMMENTO” litico vi sono incise due ISCRIZIONI, una con lettere più grandi, ed una con lettere più piccole sul lato destro di chi guarda fra una riga e l’altra della precedente. Ho consegnato una copia della fotografia scattata il 6 gennaio 1972 facente parte di una serie fotografica sugli esterni della CHIESA-SANTUARIO (con particolari) e degli interni (con particolari).

31 ottobre 1979 – Sono a BARI dal Prof. Mario Pani, presso la Facoltà di Lettere. Ho chiesto di poter sapere quando potranno effettuare, le assistenti di EPIGRAFIA, il sopralluogo a Cerignola, per terminare il lavoro di trascrizione inerenti le ultime due EPIGRAFI rimaste e cioè quelle del Santuario della Madonna di Ripalta: della dell’ ARA dedicata alla DEA BONA, murata nell’interno della Chiesa riutilizzata come acquasantiera  e l’altra murata sul prospetto della Chiesa stessa, che ho segnalato di recente. Il Prof. PANI mi ha risposto con ogni probabilità il venerdì prossimo. Gli chiedo di farmi sapere la conferma per avere possibilità di avvisare il Parroco. Alle 21:00 circa mi telefona, a casa, una delle assistenti del Prof. Pani, è la Dott.ssa MARINA SILVESTRINI che mi conferma la loro venuta a Cerignola per il venerdì alle ore 10:30-11:00.

3 novembre 1979 – Oggi come da appuntamento sono venute da Bari le Dott.sse MARINA SILVESTRINI E VINCENZA MORIZIO per terminare il lavoro dei rilievi fotografici e delle misure delle ISCRIZIONI rimaste. Prima tappa al PALAZZO CIRILLO, sede del Commissariato di Pubblica Sicurezza, purtroppo il maresciallo della P.S., con il quale avevo già concordato giorni fa, ci informa che bisogna essere autorizzati dal proprietario Cirillo-Farrusi per fotografare le ISCRIZIONI e purtroppo oggi non è in ufficio. Quindi nulla foto. Comunque una sosta a casa per ristorarci poi ci rechiamo presso l’EPISCOPIO, come da appuntamento. In quel momento era arrivato Don ANTONIO OCCHIONEGRELLI, Parroco del SANTUARIO di Maria Santissima di Ripalta e ci informava che era stato ad aspettarci al Santuario fino alle 10:45 e non vedendoci arrivare aveva fatto ritorno all’Episcopio. Comunque alle 12:15, finalmente il sacerdote prende la decisone, dopo aver effettuato alcune sue cose, e tutti nell’auto di Enza Morizio si va al Santuario. Arrivati, invito Enza e Marina ad ammirare la pregevole, artistica e venerata SACRA ICONA della Vergine SS.ma di RIPALTA secc. XII- XIII) (17), Protettrice di Cerignola. Subito dopo le sollecito ad effettuare le foto della ISCRIZIONE esterna, prima che inizia a piovere: Io e Don Antonio prendiamo la scala  la issiamo e l’appoggiamo  alla parete esterna per dare così l’agio di poter esaminare l’EPIGRAFE alle Dottoresse  da vicino. Poi entriamo in Chiesa ormai è pioggia a dirotto. Fotografano l ‘ARA delle DEA BONA e prendono le misure. Fotografano gli interni della Chiesa.. Facciamo ritorno a Cerignola alle 14:00 circa.

3 dicembre 1979  inoltro come Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, una Lettera, prot. n. 27 (18), con Raccomandata e con Ricevuta di Ritorno al  Prof. Mario Pani – Istituto di Storia Greca e Romana – Facoltà di Lettere – Università di BARI, segnalando le iscrizioni romane a Cerignola e nel suo Territorio: “Come da precedenti accordi verbali – circa la richiesta di notizie e documenti inerenti le iscrizioni edite ed inedite di epoca romana esistenti a Cerignola e nel suo agro – Le invio la documentazione richiesta al fine di arricchire la Vs. prossima pubblicazione sul “Corpus” di iscrizioni. Prego caldamente nella restituzione dei negativi e che venga citata la fonte della documentazione (Archivio privato Matteo Stuppiello). Faccio inoltre presente che sono sempre disposto alla collaborazione per qualsiasi cosa, in attesa di un Vs. riscontro porgo cordiali saluti – Firmato IL PRESIDENTE (dott. Matteo Stuppiello)- Allegati: n. 3 – Relazione dattiloscritta in 19 pagine riguardanti varie notizie su quindici iscrizioni edite ed inedite esistenti in Cerignola e suo agro, le iscrizioni riportare sono: … 6) Frammento di lapide dedicata ad EUTICHUS – Il frammento risulta murato sul prospetto principale in alto a sinistra di chi guarda, della Chiesa della Madonna di Ripalta a 9,800 Km. Da Cerignola, vi si arriva percorrendo la Strada Vicinale Ripalta. Trascritta da Matteo Stuppiello il 6-3- 1977 ed il 12 – 1- 1978 personalmente lo stesso consegna la foto e trascrizioni al Prof. Mario Pani docente di Storia Greca e Romana alla Facoltà di Lettere presso l’Università di Bari e al Dott. Ettore De Juliis Direttore del Museo Archeologico di Bari e Soprintendente all’Archeologia di Bari …[…]”

4 agosto 1980  inoltro come Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, una Lettera, prot. n. 49 (19), con Raccomandata Semplice, al Soprintendente per i Beni AA.AA.AA.SS. e SS. della Puglia – BARI, accludendo una “Relazione sui rinvenimenti, scoperte e segnalazioni di documenti di interesse Archeologico, Storico ed Artistico, da me effettuati dal 1969 ad oggi in Cerignola e nel suo vasto agro”. A p. 15 riporto quanto segue: “[…] – 6/3/1977: Contrada “S.ta Maria di Ripalta “ posta sulla Strada Vicinale Ripalta a 9,00 Km. Da Cerignola. Sul prospetto principale in alto a sinistra di chi guarda, della Chiesa della Madonna di Ripalta, vi è un frammento di epigrafe funeraria, murata fra i mattoni in cotto. Il testo in latino è il seguente [… ]”.

5 agosto 1980  inoltro come Presidente del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, una Lettera, prot. n. 50 (20)  con Raccomandata e Ricevuta di Ritorno alla Soprintendenza Archeologica – Taranto, e p. c. alla Soprintendenza Archeologica di Bari, alla Dr.ssa Maria Luisa Nava, Ipettrice alle Antichità – Foggia; alla Soprintendenza per i Beni Ambientali Architettonici Artistici e Storici della Puglia – Bari. Questo il testo: “Mi pregio informarVi, dell’esistenza di alcuni reperti di epoca romana in agro di Cerignola: […] – b) Contrada “S.ta Maria di Ripalta” a 9.800 Km. Da Cerignola, risultano i seguenti reperti: – frammento in pietra, murato sul prospetto principale del Santuario della Madonna di Ripalta. Il reperto fu preso in visione e trascritto da me in data 6/3/1977 […]”.

Maggio 1982 – Ricevo per posta un graditissimo dono. Mi è stato inviato una copia dell’ESTRATTO di nuovi contributi EPIGRAFICI, tra questi vi è la ISCRIZIONE del Santuario di S.ta Maria di Ripalta. Queste le indicazioni: M. CHELOTTI – R. GAETA – V. MORIZIO – M. SILVESTRINI, Nuovi contributi epigrafici alla conoscenza delle gentes senatorie canusine – Tavv. V-VII,  in Epigrafia e ordine senatorio I, (Estratto) – TITULI 4 – Roma, 1982 . Edizioni di Storia e Letteratura, pp. 559-568, della nostra iscrizione a pp. 565-568, Tav. VII, 1. L’ESTRATTO reca, sul lato destro, in alto, vergata con la biro blù quanto segue: “18 maggio / A Matteo/ Vincenza Morizio – Marina Silvestrini – Rosanna Gaeta”. Inoltre a pagina 565 nella nota 35 riporta: “La segnalazione dell’iscrizione di deve al dott. Matteo Stuppiello di Cerignola”. Una gratificazione da parte delle amiche Enza, Marina, Rosanna e Marcella e aggiungo del compianto Prof. Mario Pani, che ringrazio di cuore.  Hanno mantenuto la promessa di pubblicare nel breve tempo possibile la ISCRIZIONE in oggetto ad evitare fughe di notizie che avrebbero favorito i nostri detrattori.

12 giugno 1982 – Promossa dall’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola una Conferenza sulle “Testimonianze Epigrafiche e di vita Quotidiana per la Storia del Territorio di Canosa” – Relatrici Dr.ssa MARINA SILVESTRINI dell’Istituto di Storia Greca e Romana presso l’Università di Bari; Dr.ssa VINCENZA MORIZIO dell’Istituto di Archeologia Greca e Romana presso l’Università di Bari. La manifestazione si era tenuta presso l’”Opera S. Francesco d’Assisi” , Viale di Levante 103, nel Salone dell’Istituto Magistrale “Santa Chiara d’Assisi”, messo a disposizione della Comunità delle Suore Missionarie Figlie del Calvario, Dirette da Suor Chiara Coppola. La Conferenza è stata la PRIMA in ASSOLUTO, durante la quale è stato presentato ed esaminato Scientificamente l’intero “corpus” delle nostre Iscrizione di epoca romana. In particolare, la Dott.ssa MARINA SILVESTRINI ha relazionato su “Le testimonianze epigrafiche del Territorio Canosino”, la Dott.ssa VINCENZA  MORIZIO su “Le testimonianze di vita quotidiana del Territorio Canosino

14 giugno 1982Comunicato Stampa dell’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola sugli esiti della  Conferenza nella quale le Relazioni delle Dott.sse Marina Silvestrini e Vincenza Morizio sono state nel loro insieme esaurienti ed oltremodo interessanti; hanno toccato punti, oltre al carattere culturale generale, riguardanti il nostro Territorio. Sono state proiettate le immagini, in diapositive, delle ISCRIZIONI di epoca romana presenti nel nostro Territorio con l’analisi dettagliata di ogni singola EPIGRAFE. Il Comunicato viene inviato all’Ins. Luigi Metta per “LA CICOGNA” e “IL TEMPO”, al Rag. Michele Cianci, corrispondente de “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, alla redazione de “IL PONTE” a Roma; alle emittenti locali: T.V.C., T.R.C., Radiofanto.

14 giugno 1982L’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola fa pervenire alla Direttrice dell’”Opera San Francesco”, Suor CHIARA COPPOLA, una nota, 14 giugno 1982 prot. n. 61 (21), di ringraziamento  “Per l’ospitalità offerta al loro sodalizio in occasione della Manifestazione pubblica relativa alla Conferenza , tenuta dalle Dott.sse Marina Silvestrini e Vincenza Morizio sul tema “Testimonianze Epigrafiche e di vita Quotidiana  per la Storia del Territorio di Canosa”.

20 giugno 1982 – “ARCHEOCLUB”, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – Anno IV – N. 20 – 20 giugno 1982, p. 3.

Novembre 1982 – “ANTICHITA’”, in “IL PONTE” – Mensile dell’Associazione Cerignolani in Roma e nel Mondo – Anno VI – N. 8 – Novembre 1982, p. 3.

27 aprile 1983 – Su invito del Prof. Ferdinando Granato, presso gli studi  della T.V.C., la Prof.ssa GIUSTINA SPECCHIO della Sede di Cerignola dell’Archeoclub d’Italia, del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”e del Museo Etnografico Cerignolano (1979), ha tenuto un incontro con i telespettatori sul tema: “ Testimonianze epigrafiche romane nel nostro Territorio” – Il commento e l’analisi sono state supportate da un nutrito “corpus” di diapositive a colori.

18-19-20 agosto 1984L’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola, il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” e il Museo Etnografico Cerignolano (1979),  allestiscono e presentano alla Città la Mostra fotograficaEPIGRAFIA ROMANA – TERRITORIO DI CERIGNOLA” nei locale in Corso Roma n. 131, gentilmente concessi dal Sig. Michele Valentino.  E’ la PRIMA MOSTRA a trattare argomento ARCHEOLOGICO.  La EPIGRAFIA riveste una notevole importanza dal punto di vista Storico, Sociale, Economico ed Urbanistico per il Territorio, di giurisdizione Canosina in età Romana. Il “CORPUSEpigrafico si compone di 15 ISCRIZIONI, poste all’analisi scientifica dell’Istituto di Storia Greca e Romana dell’Università di Bari, diretto dal Prof. Mario Pani. Ne curano lo studio le Dott.sse Marina Silvestrini, Marcella Chelotti, Vincenza Morizio che ne hanno già pubblicato 4. La Mostra si compone di n. 23 FOTO a COLORI formato cm. 20 x cm. 30. Viene inviato un  il “Comunicato Stampa” all’Ins. Luigi Metta per “IL TEMPO” – “LA CICOGNA”, al Rag. Michele Cianci per “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO”, al Prof. Salvatore Delvecchio per “PUGLIA”, per TVTRE Regionale, Telefoggia, Telenorba, Telecolor. Non viene inviato alla  emittente T.R.C. perché, essendo in ferie, non trasmette.

1 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta” – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale – Ingresso principale – Iscrizione mutila di epoca ROMANA – Foto Matteo Stuppiello 03.10.1983.

2 – Cerignola – Didascalia in originale del commento sulla Iscrizione esposta nella Mostra – 18-19-20 agosto 1984L’Archeoclub d’Italia Sede di Cerignola, il Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” e il Museo Etnografico Cerignolano (1979),  allestiscono e presentano alla Città la Mostra fotograficaEPIGRAFIA ROMANA – TERRITORIO DI CERIGNOLA” nei locale in Corso Roma n. 131.

22 agosto 1984MICHELE CIANCI, Epigrafia romana una mostra, in “LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO – 22 agosto 1984.

25 agosto 1984SALVATORE DELVECCHIO, Una mostra fotografica – Cerignola si dà all’archeologia, in “PUGLIA” 25 agosto 1984

1 settembre 1984 – “Benemerenze del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna” – EPIGRAFIA ROMANA”, in “LA CICOGNA” – Quindicinale di vita cerignolana – Anno VII – N. 1 – 15 settembre 1984, p. 4.

Dicembre 1985 – La pubblicazione “LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA I, a cura di MARCELLA CHELOTTI – ROSANNA GAETA – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI, coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANIDipartimento di scienze dell’antichità dell’Università di Bari – Sezione storica – DOCUMENTI E STUDI- Regione Puglia Assessorato alla Cultura, Bari, 1985.

24 novembre 1998SALVATORE DELVECCHIO, Antichi ritrovamenti sulle pareti del Santuario della Madonna di Ripalta, in “Il Quotidiano di Foggia”, p. 28.

Una copia mi viene data in omaggio a Bari, con dedica: “18.3.1986 a Matteo Stuppiello / con tanta cordialità  / Marina Silvestrini”. Finalmente una pubblicazione monumentale. Il risultato di un lavoro IMMANE di Ricerca, di Indagine, di Studio, di Impegno supportato dalla  RIGOROSA SCIENTIFICITA’. E’ una profonda gioia per tutti. Per la nostra Città che vede pubblicate le ISCRIZIONI di epoca ROMANA.

Una copia del 2° volume mi viene dato in omaggio dal Prof. MARIO PANI, a Bari presso il suo ISTITUTO, all’ATENEO, il 14.06.1991 in segno di gratitudine e collaborazione:LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA II, a cura di MARCELLA CHELOTTI – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI, coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANI – Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università di Bari –  Sezione storica – DOCUMENTI E STUDI – EDILPUGLIA – Bari 1990. Mi viene .

Cerignola, 13 Marzo 2022                Matteo Stuppiello


Bibliografia

(1) – TEODORO KIRIATTI, Memorie istoriche di Cerignola, In Napoli, MDCCLXXXV – Nella Stamperia di Michele Morelli – Con Licenza de’ Superiori, p. 109, p. 111.

(2) – LUIGI CONTE, Cerignola, in Il Regno delle Due Sicilie Descritto ed illustrato, Napoli, Stabilimento Tipografico di Gaetano Nobile – Vicoletto Salita a’ Ventaglieri n. 14, pp. 68-69.

(3) – Prof. TOMMASO PENSA, Cerignola, in AA.VV. La Capitanata . Stab Tip. Cibelli – Cerignola, 1903, pp. 43-44.

(4) – Prof. MARIA CONTE, Tradizioni popolari di Cerignola – Cerignola – Premiata Tip. “Scienza e Diletto” – V. Taronna, MCMX, p. 9.

(5) – Cav. FRANCESCO CIRILLO, Cenni storici della Città di Cerignola, CERIGNOLA Premiata Tip. Editrice “PESCATORE”, 1914, p. 9, p. 21, p. 23.

(6) – Prof. SAVERIO LA SORSA, La Città di Cerignola dai tempi antichi ai primi del secolo XIX – Molfetta Premiato Stabilimento Tipografico Stefano De Bari  e Figli, 1915.

(7) – ADAMO RIONTINO, Canne – Vecchi e C. – Editori , Trani – 1942 –XX.

(8) – MATTEO STUPPIELLO, Suor Leonilde Caravella nella luce del Volto Santo di Manoppello, 2010, Tipolitografia “Miulli” – via Roma 52- San Ferdinando di Puglia (Bt), p. 7.

(9) – THEODORO MOMMSEN, CIL IX: Inscriptiones Calabriae Apuliae, Samnii, Sabinorum, Piceni Latinae, Berolini, 1883.

(10) – MATTEO STUPPIELLO, Una Chiesa campestre – il Santuario di Maria SS.ma di Ripalta, 1992, Tipolito “Miulli Francesco” Via Nazionale, 68, San Ferdinando di Puglia (FG), p. 5 “Periodo protostorico”, p. 6 “Periodo romano”: si scrive a riguardo della ISCRIZIONE in argomento e si riporta il testo,  p. 6 “Periodo medievale”. Si vedano le note: (8)-(23). Inoltre TAVOLA X, foto n. 22 inerente la ISCRIZIONE in argomento, scattata dallo scrivente il 3.10.1983.

(11) – Ibid., p. 12, TAVOLA VII, foto nn. 7-8.

(12) – Ibid., p. 12, TAVOLA VII foto n. 9.

(13) – Prof. MARIA CONTE, Tradizioni popolari…, op. cit., p. 87.

(14) – MATTEO STUPPIELLO, Una Chiesa campestre…, op. cit.,  TAVOLA VII, foto n. 10.

(15) – Ibid., p. 7.

(16) – Ibid.; si vedano le note nn. 8-13.

(17) – Ibid., p. 11.

(18) – ARCHIVIO CENTRO STUDI E RICERCHE “TORRE ALEMANNA”Cerignola Fascicolo anno 1979Corrispondenza 1979 – Posta in uscita.

(19) – Ibid., Fascicolo anno 1980 – Corrispondenza 1980 – Posta in uscita.

(20) – Ibid., Fascicolo anno 1980 – Corrispondenza 1980 – Posta in uscita.

(21) – ARCHIVIO ARCHEOCLUB D’ITALIA – SEDE DI CERIGNOLAFascicolo anno 1982 – Corrispondenza 1982 – Posta in uscita.

3 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta” – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale – Ingresso unico con l’ANTICO PORTONE LIGNEO – Foto Matteo Stuppiello 7.4.1974.

4 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta” – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale – Ingresso principale – Particolare Iscrizone di epoca ROMANA – Foto Matteo Stuppiello 06.01.1972.

5 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta”  – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale – L’ampio sagrato con la CROCE MONUMENTALE – Foto Matteo Stuppiello 15.04.1977.

6 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta”  – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale – L’antica Chiesa si erge sul pianoro dell’ALTA RIPA sull’Ofanto – Foto Matteo Stuppiello 15.4.1977.

7 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta”  – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale e prospetto laterale di destra rivestito artisticamente in terracotta – Foto Matteo Stuppiello 15.4.1977.

8 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta”  – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale– Il Portone in ferro – Foto Matteo Stuppiello 23.4.1990.

9 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta”  – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Un momento di notevole emozione devozionale quando il Sacro Quadro della Vergine Ss.ma di Ripalta (secc. XII-XIII) varca l’ingresso del Santuario per essere trasportata Processionalmente in Città – In primo piano i componenti dell’Arciconfraternita di Maria SS.ma Assunta in Cielo che unitamente ai Portantini, i due Canonici Capitolari, e ai Devoti, stanno per iniziare il percorso che terminerà nella Cattedrale “San Pietro Apostolo” – Duomo “Tonti”  – Foto Matteo Stuppiello 25.04.1981.

10 – Le foto sono tratte da: AA.VV, Icone di Puglia e Basilicata dal medioevo al settecento, a cura di PINA BELLI D’ELIA, Editrice Mazzotta, Milano, 1988, Scheda 14 – Madonna con Bambino in trono (Madonna di Ripalta) a cura di MARISA MILELLA LOVECCHIO, pp. 113-114.

11 – Cerignola – Contrada “S. Maria di Ripalta” – Santuario di Maria SS.ma di Ripalta – Prospetto principale – Ingresso principale – Iscrizione mutila di epoca ROMANA – Foto Matteo Stuppiello 03.10.1983.

12 – ESTRATTO di nuovi contributi EPIGRAFICI, tra questi vi è la ISCRIZIONE del Santuario di S.ta Maria di Ripalta. Queste le indicazioni: M. CHELOTTI – R. GAETA – V. MORIZIO – M. SILVESTRINI, Nuovi contributi epigrafici alla conoscenza delle gentes senatorie canusine – Tavv. V-VII,  in Epigrafia e ordine senatorio I, (Estratto) – TITULI 4 – Roma, 1982 . Edizioni di Storia e Letteratura, pp. 559-568, della nostra iscrizione a pp. 565-568, Tav. VII.

13 – La pubblicazione “LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA I a cura di MARCELLA CHELOTTI – ROSANNA GAETA – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI, coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANI– Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università di Bari – Sezione storica – DOCUMENTI E STUDI – Regione Puglia Assessorato alla cultura, Bari, 1985.

14 – Tratta da “LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA I a cura di MARCELLA CHELOTTI – ROSANNA GAETA – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI, coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANI– Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università di Bari – Sezione storica – DOCUMENTI E STUDI – Regione Puglia Assessorato alla cultura, Bari, 1985 – “AVVERTENZE”.

15 – Tratta da “LE EPIGRAFI ROMANE DI CANOSA I a cura di MARCELLA CHELOTTI – ROSANNA GAETA – VINCENZA MORIZIO – MARINA SILVESTRINI, coordinatori FRANCESCO GRELLE – MARIO PANI– Dipartimento di scienze dell’antichità dell’Università di Bari – Sezione storica – DOCUMENTI E STUDI – Regione Puglia Assessorato alla cultura, Bari, 1985 – p. 150, nota 1.