Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

LA PICCOLA “CIDINIOLE” IN EPOCA NORMANNA – RUGGERO II – NEL LIBRO ARABO DELLO “SCERIFFO EDRISI” (1139-1154)

La nostra piccola e significativa “CIDINIOLE” esisteva già  in epoca NORMANNA, sotto RUGGERO II Conte di Sicilia e di Calabria (1105-1130), duca di Puglia (1127-1154) e primo Re di  Napoli e di Sicilia (1130-1154).

Abbiamo scritto piccola perché costituita di Abitanti che sicuramente erano numericamente inferiori a mille. L’aggregato urbanistico si concentrava nel nucleo, più serrato, a costituire la “TERRA VECCHIA” aggregantesi intorno alla odierna ultramillenaria Chiesa Maggiore di San Pietro Apostolo, il polo maggiore, anzi il “centro di gravità dell’insediamento”. Riteniamo che probabilmente “[…]se il centro  topografico e morale della città coincideva già allora con la cattedrale (noi diciamo Chiesa di San Pietro Apostolo) , il potere politico aveva sede non nel castello, ma in un palazzo…, contiguo ad essa, posto dunque anch’esso nel centro dell’insediamento[…]”(1) questi era l’espressione del potere politico. I NORMANNI concepirono e strutturarono le loro città con il costruire le mura di cinta, la CHIESA (la Chiesa Matrice dove già nell’arco temporale compreso tra il III-VI secolo d.C. doveva esserci un piccolo aggregato urbano) (2), il palazzo del Conte che non corrispondeva al Castello, mentre questo era posto in periferia. In planimetria la Terra Vecchia non si discosta di molto, graficamente, da alcune città NORMANNE: Aversa, Conversano (3).

Cerignola – Terra Vecchia  – da SALVATORE DELVECCHIO – GIUSTINA SPECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, Schede Didattiche sul Territorio di Cerignola II, San Ferdinando di Puglia, 1992, Scheda N.1 “Borgo Medievale” – Il disegno è una rielaborazione grafica del Prof. Salvatore Delvecchio.

Le planimetrie sono tratte da: PAOLO DELOGU, I Normanni in città – Schemi politici ed urbanistici, in AA.VV., Società, potere e popolo nell’età di Ruggero II – Atti delle terze giornate normanno-sveve – Bari, 23-25 maggio 1977, Bari, 1977, pp. 179, 185.

La vita di Re Ruggero II è costellata da luci ed ombre. Si fa riferimento, ad esempio “[…]alle crudeltà commesse da Ruggero e dai suoi seguaci contro gli abitanti della Puglia e della Campania durante la riconquista di tali province negli anni 1138-1139[…]” (4).

Il 7 novembre 1986 nelle ricerche effettuate nella Biblioteca Nazionale “Sagarriga Visconti-Volpi”, presso il Palazzo Ateneo a Bari, rintraccio una interessante pubblicazione (5), nella quale è  riportata una fonte scritta ARABA: “Il libro di Re Ruggero” compilato da EDRISI e trovo riferimenti sostanziali su Cerignola e li pubblico per la prima volta in “Una chiesa campestre – Il Santuario di Maria SS.ma di Ripalta”, nel 1992 (6).

Ma veniamo al documento: “Col trattato di pace di San Germano, il dì 25 luglio 1139, re Ruggero II assicurava a sé ed ai suoi discendenti la signoria sulle province meridionali d’Italia e su la Sicilia…si dedicò soprattutto a riordinare il governo del reame, a promuovere le industrie, a coltivare le arti e gli studi…Fra gli studi dei quali dilettavasi il Re, primo era quello della geografia, per la quale aveva un gusto spinto fino alla passione…avrebbe lasciato alla scienza il maggior monumento geografico del medio evo. Le ricerche del Re erano in particolar modo favorite dalle condizioni speciali della corte di Palermo. Ivi l’elemento cristiano ed il musulmano erano del pari stimati e rispettati… fra i nobili intendimenti di Ruggero ci fu quello di  le condizioni de’ suoi Stati; ei volle sapere per filo e per segno i confini del suo reame, le vie di terra e di mare e in quale Clima giacesse ciascuna provincia, quali mari e golfi le appartenessero…Allora mandò cercando per tutti i suoi paesi degli uomini che avevano pratica di quelli e soleano viaggiarvi; fece venire costoro a sé e per mezzo d’un suo ministro interrogolli, tutti insieme e ad uno ad uno, su quanto ei volea ritrarre intorno i paesi stessi. Dopo quindici anni (1139-1154) di siffatte ricerche si fece riportare su di un planisfero i punti itinerari indicati nelle relazioni…Assodata così la posizione dei singoli paesi, egli ordinò che fosse gittato un grande e massiccio disco di puro argento e che sopra quello fossero incise esattamente le figure dei sette Climi coi loro paesi e regioni, colle marine e gli altipiani, i golfi, i mari, i fiumi e le vie di comunicazione colle loro distanze in miglia. Comandava inoltre Ruggero che fosse compilato un libro nel quale, le figure tracciate sul disco, si aggiungessero per ciascun Clima e compartimento quelle notizie che meglio servissero ad illustrarli e che sfuggivano alla descrizione grafica. Per volere del Re il libro fu intitolato…(Sollazzo per chi si diletta di girare il mondo). Segretario di Ruggero in questo lungo e faticoso lavoro era lo sceriffo ‘a b ù   ‘a b d   ‘a l l a h   m u h a m m a d    ‘i b n   ‘a b d   ‘a l l a h   ‘i b n   ‘i d r i s , conosciuto comunemente col nome di Edrisi…Ruggero  gli assegnò entrate da principe e l’onorò tanto che solea levarsi in piedi quand’egli veniva a corte, e andargli incontro e metterselo a sedere allato…L’opera che noi possediamo è dagli Arabi chiamata ‘Il Libro di Ruggero’ e da noi comunemente conosciuta col nome di ‘Geografia di Edrisi’[…]” (7). Sorvolando su tutto il resto del lungo testo arriviamo a quello che interessa la nostra trattazione “[…]Fra le città di  ‘a n k u b a r d i a h   (Longobardia) [si noverano]  m a t i r a h  (Matera),   g. r n î l y a h   (Cerignola),   m ù t l i   (Mottola) che dicesi pur  m â t. l î, …,   ġ. r â b î n a h (Gravina),   q a n ù  a h   (Canosa),   ‘.t r ù n a h   (Ordona),   ‘a z q a l a h   (Ascoli [Satriano]…Da Barletta, [sempre] costeggiando, al  w â d î    l ù d r a h   (fiume Ofanto) sei miglia. Sopra questo fiume [sorge] un grande cenobio, chiamato d a y r   ś a n t   m â r î y a  (“Il Convento di Santa Maria”) […]” (8). Si tratta del Santuario di Maria SS.ma di Ripalta.

A questo punto crediamo che anche se piccola, la Terra di “CIDINIOLE”,  aveva la sua RILEVANZA per essere annoverata tra le città della LONGOBARDIA, probabilmente costituiva un punto strategico militare e di comunicazione posto sulla strada che conduceva alla non lontana, ed antica CANOSA.  La datazione  del documento oscilla tra il 1139 e il 1154 anno in cui muore Re Ruggero II.  Possiamo senz’altro, con questo DOCUMENTO TESTIMONIATIVO  arretrare la datazione agli anni prima del 1130. Ci viene in aiuto un altro documento che è una pergamena (9), anche se già pubblicata nel 1927, è stata da me rintracciata nel 1977, acquistando il volume dalla Società di Storia Patria per la Puglia a Bari. La PERGAMENA, datata 2 maggio 1150, ci indica “Malgerii Cidiniole”, abitante di Salpi. Questa pergamena e con la indicazione del personaggio è stata pubblicata, per la prima volta, nella bibliografia cerignolana, in un nostro contributo scritto (10) nel 1986. Comunque l’esistenza della “CIDINIOLE” nella fonte ARABA ci dà conferma che è attestata, per la prima volta, l’esistenza di Cerignola come nucleo urbano autonomo che ha dato i natali a “MALGERII” che abitava a Salpi. Un abitante di 20-30 anni ci porta indietro negli anni prima del 1130.          Purtroppo non conosciamo il nome del BARONE NORMANNO FEUDATARIO di Cerignola. Del periodo NORMANNO-SVEVO abbiamo un’altra PERGAMENA (11) della quale diamo notizia per la prima volta, era Re Tancredi, il 5 giugno 1192 – Il transunto riporta: “Moraldo di Macedonia salpense, presente Boninfante regio giudice  ed altri buono uomini, dona per l’anima sua se stesso ed i suoi beni dentro e fuori la città di Salpi a Pietro di Cidoniola, priore del monastero di S. Matteo di Salpi. Angelo pubblico notaio di Salpi”. Quindi un grosso personaggio nativo di Cerignola e con il nome di Pietro, riferimento al nostro Santo Protettore e Titolare della Maggiore Chiesa di San Pietro Apostolo.

Bibliografia e Note

(1) – PAOLO DELOGU, I Normanni in città – Schemi politici ed urbanistici, in AA.VV., Società, potere e popolo nell’età di Ruggero II – Atti delle terze giornate normanno-sveve – Bari, 23-25 maggio 1977, Bari, 1977, p. 180.

(2) – MATTEO STUPPIELLO, 5 dicembre 1982: un’importante scoperta relativa alla Chiesa Madre, 8 novembre 2014 pubblicato sul nostro sito web.

(3) – PAOLO DELOGU, I Normanni in città…, op. cit., p. 179, 180; 185.

(4) – COSIMO DAMIANO FONSECA, Ruggero II e la storiografia del potere, in AA.VV., Società…, op. cit., p. 10.

(5) – MICHELE AMARICELESTINO SCHIAPARELLI, L’Italia descritta nel “Libro del Re Ruggero” compilato da EDRISI – ATTI della Reale Accademia dei Lincei – Anno CCLXXIV – 1876-77 – Serie  Seconda – volume VIII, Roma, 1883.

(6) – MATTEO STUPPIELLO, Una Chiesa Campestre – il Santuario di Maria SS.ma di Ripalta, San Ferdinando di Puglia, 1992, p. 7.

(7-8) – MICHELE AMARICELESTINO SCHIAPARELLI, L’Italia descritta…, op. cit., pp. III-V; 101; 104.

(9) – CODICE DIPLOMATICO BARESE X, Pergamene di Barletta del Regio Archivio di Napoli (1075-1309), RICCARDO FILANGIERI di Candida, Bari, 1927, n.16, p. 27.

(10) – MATTEO STUPPIELLO, S. Pietro Apostolo: note storiche, epigrafiche, iconografiche, in SALVATORE DELVECCHIOMATTEO STUPPIELLO, A S. E. Mons. Vincenzo D’Addario Vescovo Coadiutore delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola nel suo ingresso a Cerignola, 29 Giugno 1986, Festa dei SS. Pietro e Paolo App. , San Ferdinando di Puglia, 1986, p.9. Inoltre pubblicata in MATTEO STUPPIELLO, Esempi di devozione sabiniana a Cerignola – Foggia, in AA. VV., SAN SABINO – Uomo di dialogo e di pace tra l’Oriente ed Occidente – Anno Domini 2002  – Atti del Convegno di Studi in occasione del XII Centenario della translazione del corpo di San Sabino e per i 900 anni di dedicazione della Chiesa Cattedrale di Canosa – Canosa 26-27-28 ottobre 2001,  a cura di LIANA BERTOLDI LENOCI – Centro Ricerche di Storia Religiosa in Puglia – Basilica Cattedrale di San Sabino, Trieste, 2002, p. 289.

(11) – FRANCESCO CARABELLESE, Il Comune Pugliese durante la Monarchia Normanno-Sveva, Bari, MDCCCCXXIV, p. 192 – XIII.

Cerignola, 26 ottobre 2016                                                                          Matteo Stuppiello