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NEL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO UNA PREGEVOLE MATTONELLA IN MAIOLICA (SEC. XVIII) POLICROMA RAFFIGURANTE LO STEMMA DI SAN PIETRO APOSTOLO

Nella ricca Sala LITOTECA del Museo Etnografico Cerignolano (1979), tra i numerosi REPERTI litici vi è una MATTONELLA IN MAIOLICA POLICROMA del sec. XVIII raffigurante lo STEMMA di SAN PIETRO APOSTOLO. Lo Stemma sta ad indicare il PRINCIPALISSIMO SANTO PROTETTORE della CITTA’ di Cerignola, nonché dell’antica PARROCCHIA, da tempo immemorabile dedicata a San Pietro Apostolo, come anche della CHIESA COLLEGIATA o CHIESA MADRE o CHIESA MATRICE ed infine è l’EMBLEMA del REVERENDISSIMO CAPITOLO “SAN PIETRO APOSTOLO”.

La MATTONELLA realizzata in finissima MAIOLICA SMALTATA di produzione NAPOLETANA certamente, è del più puro caolino color giallo paglierino, molto chiaro. Misura cm. 21,50 x 21,50 x 2,50. Perfettamente conservata e arrivata a noi in modo integro. Mi viene donata il 19.11.1973 dai germani LUIGI e LUCIA PALIERI (1), abitanti in Via Piazza Vecchia, al civico 42. Avevano ristrutturato il prospetto della loro casa, a piano terra, negli anni ’50 e grazie alla loro sensibilità culturale e per l’affetto verso le antiche testimonianze della loro Città e soprattutto del loro Rione “TERRA VECCHIA” avevano conservato e custodito la MATTONELLA, che da più secoli risultava murata al disopra dell’ingresso della loro abitazione. Purtroppo il lavoro di rifacimento dell’intera facciata e dell’unico ingresso si era reso fortemente necessario per la precarietà della muratura, ed allora fu SALVAGUARDATA recuperando la bella maiolica. Alla fine degli anni ’60, inizi anni ’70, intrapresi per mia decisa volontà con il mio “GRUPPO DEI GIOVANI RICERCATORI” la bella esperienza della RISCOPERTA della TERRA VECCHIA facendone per parecchio tempo un attivo campo di ricerca e di scoperte venute alla luce per la prima volta. E ricordo molto bene che la sig.na Lucia Palieri era stata una delle prime collaboratrici, insieme ad altre simpatiche ed attive signore, delle quali avremo modo di parlare in momenti successivi, a fornirmi interessanti ed inedite notizie sulla Terra Vecchia, la Chiesa Madre e, soprattutto, la Chiesa di San Giuseppe o di Sant’Elena o della Santissima Trinità. C’era stata subito empatia e fiducia reciproca, anche perché avevo parlato tra l’altro della mia volontà di istituire un MUSEO. I fratelli Luigi e Lucia Palieri furono molto generosi donandomi diverse TESTIMONIANZE del passato appartenuti alla loro famiglia. Oggi tutte esposte nel MUSEO ETNOGRAFICO. Tra questi la RARISSIMA, oramai, MATTONELLA di San Pietro.

DESCRIZIONE ARTISTICA

Abbiamo detto che si tratta di un perfetto quadrato, perimetrato da una fascia a fondo color CREMA: nell’interno è disegnata una GRECA di colore marrone. Separa l’interno dalla  suddetta fascia, altra fascia di minimo spessore colorata in nero. L’interno fondo BIANCO ai quatto angoli sopra a sinistra di chi guarda la N. puntata, a destra 12, sotto a sinistra S. puntato, a desta P. puntato. Le lettere e il numero colore NERO. Stanno a significare che in Via PIAZZA VECCHIA vi era una casa corrispondente al civico N. 12 di proprietà della Chiesa di SAN PIETRO. Si diceva il fondo è BIANCO l’EMBLEMA raffigurata è lo STEMMA DI SAN PIETRO: due CHIAVI decussate a Croce di Sant’Andrea colorate in NERO, sovrastate dal TRIREGNO o TIARA raffigurato con le TRE CORONE a base dentate colorate in MARRONE chiaro con colore NERO che perimetra la DENTELLATURA. Gli interspazi che corrono tra le tre CORONE sono colorati in BIANCO, delimitati da due sottili fasce di colore marrone molto chiaro. Il TRIREGNO è sormontato da un GLOBO più grande appena schiacciato e sormontato a sua volta da uno più piccolo e in vetta una CROCETTA. Inoltre dal TRIREGNO, nella parte posteriore in basso, scendono le due INFULE che avvolgono le CHIAVI. Le fasce che costituiscono le INFULE risultano colorate, nella parte esterna, in VERDE pastello, in quella interna, in CREMA molto chiaro. La parte terminale delle INFULE, costituita da una FRANGIA, è colorata a strisce poste in verticale, alterne in color CREMA e NERO. Ancora i bordi delle INFULE risultano colorate da una sottilissima riga color NERO. Infine la parte basale del TRIREGNO, che lascia intravedere la foderatura, ovvero l’ombra è dipinta in NERO. Tutte le pennellate precise e decise senza sbavatura. Il bel gusto, in stile BAROCCO, viene espresso sia graficamente che pittoricamente con una tavolozza cromatica tipica delle maioliche di vario uso nel SETTECENTO NAPOLETANO. L’alta professionalità della Ditta, che non conosciamo perché non c’è il MARCHIO di fabbrica (a noi è pervenuta una MATTONELLA non marchiata, infatti non a tutte veniva impresso, a tergo, il marchio),  si evidenzia nella notevole BELLEZZA ARTISTICA a voler esprimere con forza il POTERE e la RICCHEZZA della COMMITTENZA, il REVERENDISSIMO CAPITOLO “SAN PIETRO APOSTOLO” DI CERIGNOLA.

Di queste MATTONELLE, oltre la nostra esposta nel MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO (1979), vi è un altro esemplare presente nella TERRA VECCHIA.

  • La troviamo murata in Via Chiesa Madre n. 9. Corrisponde al locale, di proprietà della Parrocchia “San Francesco d’Assisi”, dove è ubicato l’Ufficio Parrocchiale, una casa a piano terra. Il numero progressivo che reca la MATTONELLA è 121.
  • Scrivevo nel 1987 “[…] e di altre due in Largo Portella nn. 23 e 24 (numeri progressivi 45 e 46). L’ultima di queste risulta mancante della sua parte estrema superiore. Mentre, al di sopra della stessa è murata un’altra mattonella, in pietra tenera calcarea del Gargano (secc. XVI-XVII), recante a bassorilievo le insegne del Santo Apostolo: una incisione percorre tutto il manufatto, delimitandone il bordo con gli angoli modellati a lobo interno: al centro,  con resa artistica molto stilizzata, la Tiara solcata da tre profonde incisioni ad indicare le tre corone e le due Chiavi incrociate, con ai lati in basso la sigla “S.P.”, in alto a sinistra per chi guarda si percepisce l’incisione di un numero “8”… […]” (2). Le modifiche architettoniche intervenute nel tempo hanno portato alla perdita irreversibile delle due MATTONELLE è superstite quella scolpita sulla pietra tenera del Gargano anche se non visibile perché pitturata insieme alla facciata dell’abitazione .
  • Un’altra, ricordo di averla vista parecchi anni fa, in buone condizioni conservative, era collocata al di sopra di un architrave della porta di ingresso di una abitazione a piano terra in via Ciucci, una parallela di Via Mascagni. Ritornandoci dopo qualche tempo per fotografarla era stata rimossa lasciando l’incavo vuoto dove era murata. Purtroppo i saccheggiatori non fanno altro che imitare chi opera con scientificità e correttezza Purtroppo questa categoria, ristretti ad un “pugno” di falsi amanti della storia cittadina le conservono in casa e non avranno possibilità di esporle e pubblicarle perché sono state depredate. In definitiva oggi ne sono superstiti solo DUE.

Ma passiamo al dato STORICO. Ci viene, come al solito in aiuto, per alcune notizie di carattere storico, ma molto illuminanti e significative,  un DOCUMENTO che ricaviamo dal “CATASTO ONCIARIO” del 1742 (3),  da me rintracciato nel “grande” ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLI, che riporta quanto segue:

“Colleg(ia)ta Chiesa, Par(rocchi) /ale di questa Terra” – “Li Rev(eren)di Sacerdoti Capit(tola)ri D(onno) Antonio Mariatia, e Do(nno) Giuseppe Durante Procuratori Attu(ar)i bdi questa Colle(gia)ta Chiesa, sotto il ti(tolo) di S. Pietro, come la med(esim)a possiede l’Infrascr(itt)i Corpi e Rendite…Possiede la sud(dett)a Colleg(iat)a Chiesa Casamenti al numer(o) di Settenta nove, così designate, oltre d’altre quantità tutte dirute dal Tremuoto mà  solam(ent)e dal n(umer)o di sopra 79. ne ricava annui la somma di do(cat)i quattrocento cinquanta trè grana sedeci, e due terzi , come d(al) suo spoglio à fol(lio)  371. , sino al f(oli)o 381, da quali do(cat)i 453  =gra(na) 16, dedottone il quarto p(er) ripa(zio)ne, restano do(cat)i trecento trenta nove, e grana 87 ½” […]”. Quindi ben SETTANTANOVE MATTONELLE in maiolica contrassegnavano i beni immobiliari della Chiesa Capitolare “San Pietro Apostolo” nella Terra Vecchia, ma anche fuori; senza contare quelli rovinati dal terremoto credo un altro centinaio. Case, Cellari, Palazzi, Taverne, Osterie, Stalle, etc. poi enormi quantità di Vigneti in contrada Santa Maria dei Manzi, a Canneto, a Mastroriccio, a Padula; gli Orti: a San Lorenzo, alla Posta di Canneto, nel Quarto di San Giovanni della Cirignola, fuori “La Terra” verso il Salnitro, fuori la Terra verso la Via per Napoli; Masserie:  nel Quarto di San Marco, di San Martino, nel Quarto delle Torri, nel Quarto di San Giovanni, dei Pavoni, dei Torricelli, la Vedova, della Lama del Pinco, il Salice, l’Olmo. Ci sono tantissimi altri introiti. Mentre tra i “Pesi” dei quali deve attenersi ci sono: “[…] Tiene in obbligo p(er) num(ero) settemila, quattro cento sessantacinque Messe Lette p(er) ciascu’un Anno da celebrarsi da Capit(itolar)i  Sacerd(ot)i alla ragg(io)ne di Carlini due la messa, secondo, le pie volontà, e disposizioni de testatori che fanno la somma di d(ocat)i mille quattro cento novanta tre[…]” (4); ancora tantissime Messe in ogni Domenica, Messe cantate etc.

Quindi veniamo a conoscenza che la COLLEGIATA CHIESA DI “SAN PIETRO APOSTOLO” possedeva ben SETTANTANOVE case più altre, in numero elevato, case “dirute” a causa del forte terremoto del 20 marzo del 1731 che rovinò gran parte delle costruzioni della TERRA VECCHIA, il Castello, Case, Chiese, Palazzi, Fondachi, Ricoveri, Magazzini.

Cerignola, 4 luglio 2017                                    Matteo Stuppiello

Bibliografia e note

  1. LUIGI PALIERI (*Cerignola28.9.1886 †Minervino Murge 13.4.1978) scalpellino in pensione; LUCIA PALIERI (*Cerignola 20.12.1897 †Cerignola 10.11.1975) sarta in pensione. I genitori MICHELE PALIERI e MARIA MENNUNI. I due germani avevano un altro fratello GIUSEPPE (*Cerignola 13.2.1895 †Cerignola 5.1.1970) scalpellino in pensione: Quest’ultimo fratello non l’ho conosciuto. Lucia era nubile, i fratelli celibi.  Per la ricerca anagrafica ringrazio l’amico NICOLA BORRELLI. Si veda SALVATORE DELVECCHIOMATTEO STUPPIELLO, A S. E. Mons. Vincenzo D’Addario Vescovo Coadiutore delle Diocesi di Ascoli Satriano e Cerignola nel Suo ingresso a Cerignola, 29 giugno 1986 Festa dei SS. Pietro e Paolo App., San Ferdinando di puglia, 1986 – La 4a di copertina reca riprodotta la MATTONELLA in una rielaborazione grafica e dipinta ad acquerello dal prof. Salvatore Delvecchio; SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, Religiosità e cultura nelle immagini, San Ferdinando di Puglia, 1987, pp. 31- 32. La Scheda sulla MATTONELLA è a cura di MATTEO STUPPIELLO, p. 32 – La MATTONELLA è riprodotta, a pagina 31, in una rielaborazione grafica e dipinta ad acquerello dal prof. Salvatore Delvecchio;  MATTEO STUPPIELLO, A ricordo della Visita Apostolica di S.S. Giovanni Paolo II (25 Maggio 1987), San Ferdinando di Puglia, 2007, p. 38, foto 77.
  2. SALVATORE DELVECCHIO – MATTEO STUPPIELLO, Religiosità…, op. cit., p.32.
  3. ARCHIVIO DI STATO DI NAPOLIRegia Camera SommariaCatasto Onciario – vol. 7035 – CERIGNOLA, cc. 478 – 481.
  4. Ibid.

Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Sala Litoteca – Mattonella in Maiolica smaltata (sec. XVIII) di produzione napoletana, raffigurante lo STEMMA di SAN PIETRO APOSTOLO PROTETTORE “PRINCIPALISSIMO” DI CERIGNOLA – Foto Matteo Stuppiello 3.7.2017.