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GLI ALUNNI DELLA SCUOLA PRIMARIA “C. BATTISTI” IN VISITA AL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO (1979)

Una lezione densa, viva, palpitante: tanto è avvenuto, il 28 settembre 2012 sul Museo Etnografico Cerignolano fra i responsabili dello stesso e i 74 alunni delle Classi V sezz. A – B – C – D della Scuola Primaria “C. Battisti” dell’Istituto Comprensivo “Don Bosco – Battisti” di Cerignola, accompagnati dai loro insegnanti: Cascavilla Daniela, Colucci Maria Antonietta, Bellitti Patrizia, Giusto Rita, Ippolito Rosanna, Mangione Silvana, Melchionda Ettore, Merra Ripalta, Sellitri Angelica e coordinatore referente Cosimo Valentino.

Una lezione esplicativa sul Museo Etnografico Cerignolano e sui suoi contenuti, rivolta con voce chiara e con parole semplici ma appropriate alla età dei ragazzi, attenti nell’ascoltare, che hanno mostrato ad un tempo vivace curiosità e disciplina, di certo perché preparati doverosamente dai docenti.

Guide sono stati i proff. Matteo Stuppielllo e Salvatore Delvecchio, componenti del Centro Studi e Ricerche “Torre Alemanna”, della Sede locale dell’Archeoclub d’Italia e della struttura museale, nonché Giustina Specchio, delle medesime Istituzioni culturali e Dirigente della citata Scuola. L’illustrazione è stata continua, pacata, convincente. Praticamente è stato esplicato un film parlato, ogni concetto del quale, ogni fotogramma ha lasciato la propria immagine nell’animo di ciascun ascoltatore, bambini ed adulti.

Una sosta prolungata si è avuta per illustrare dettagliatamente la “Casa del bracciante”; poi, la sala destinata a raccogliere e conservare gli “strumenti” del lavoro della terra e dell’artigianato. Quindi, l’angolo del Fornaciaio, delle Fornaci attive da secoli e secoli ma distrutte negli Anni ’70 per far posto alla prepotenza dei “palazzinari”.

La sala della devozione religiosa popolare locale con statue di Santi, santini, immagini sacre eseguite in diversi materiali e la grande riproduzione fotografica di Maria SS.ma di Ripalta, Protettrice della Città di Cerignola, a grandezza naturale ed a colori.

Un “oh! oh!” continuo da parte dei bambini: stupore per quanto si vedeva, stupore per come l’ingegnosità dell’uomo supera ostacoli impensabili per realizzare quanto gli è necessario per vivere comodamente. E, poi, è da sottolineare il filo conduttore, etico – didattico dell’invito ad osservare con attenzione, dell’invito a riflettere, dell’invito a rispettare gli attrezzi ed i produttori degli stessi. Una pagina di storia quotidiana passata da non dimenticare perché quanto ci sta attorno oggi nasce dall’incessante modificarsi nel tempo di quegli stessi oggetti, che sono stati guardati ed osservati con attenzione.

Una lezione, infine, realizzata con grande ed accorta pazienza e pari amore dai docenti, pronti a rispondere approfonditamente alle decine e decine di domande rivolte ai relatori ufficiali e, anche, ai propri maestri.

Cerignola, 29 settembre 2012                                             Prof.  Salvatore Delvecchio