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LA TELA DEL SS.MO SALVATORE NELLA CHIESA MADRE – TERZA PARTE di Salvatore Delvecchio

“[…] Cristo alla Colonna: BRUNA, LUMINOSA, bassa di toni, fortemente chiaroscurata, sfumata, è la prima portata a nuovo, in virtù dei restauri già menzionati (1972-73). E’ una espansione diffusa di colore e luce, di un Cristo e una Colonna ansiosi di occupare tutto lo spazio della Tela, uno spazio che tende all’astrazione, ad un fondo scuro evocante luce, ma che acquista poi dimensione metrica per la presenza di un pavimento in “prospettiva centrale”. Poiché questa è un tipo di opera godibile solamente nella diretta lettura, anziché proseguire nella sua descrizione facciamo una riflessione. Il pericolo di sopravvalutare un’opera del passato è sempre presente; ma anche la convinzione che le cose “belle” sono sempre lontane da noi, è un luogo comune altrettanto deviante. Questa Tela ne è un esempio, tutto sintesi, robusta e luminosa. La gradevole tavolozza e la essenzialità di ogni elemento compositivo gli conferiscono un valore in sé notevole, per cui concorre ad elevare l’importanza globale dell’antica Cattedrale. La Tela, è proprio il caso di dirlo, è incastonata nella pietra tenera leccese dell’altare. Un altare ricco, vario nella forma e, come ci conferma Matteo Stuppiello perché da lui rinvenuta, la data che vi è iscritta 1711 (n.d.r 1702), mentre il tutto fu fatto per volontà del sacerdote don Antonio Corchia.Il ricordo del barocco leccese da una parte, la ridondanza del rococò napoletano dall’altra fanno di questa Cappella (detta del Salvatore), unitamente alla Tela, un insieme pregevole di notevole interesse e testimonia l’insistente evolversi e arricchirsi dell’Interno della Chiesa attraverso i secoli”.

Da SALVATORE DELVECCHIO, Tesoro di Cattedrale, in “La Cicogna” – Quindicinale di vita cerignolana – Anno IV – N. 17 – 5 maggio 1982, p. 4.

PITTORE MERIDIONALE DEL SEC. XVI – CRISTO ALLA COLONNA di Rosa Lorusso Romito

“Olio su tela, cm. 170 x 65 – Cerignola (Fg). Chiesa di San Francesco – Trattasi della iterazione di un modello tecnografico ormai uguale alla tradizione locale, come testimoniano il più antico dipinto su tavola, opera di Giovanni di Francia, nella cattedrale di Barletta e la tempera, sempre su tavola e di provenienza barlettana, nella chiesa dell’Annunziata in San Mauro Forte (Mt), opera autografa del candiota Angelo Bizamano, oggetto di recente restauro (cfr. Arte in Basilicata, rinvenimenti e restauri, Catalogo della Mostra cura di A. GRELLE IUSCO, Matera 1981, pp. 178-179, figg. 351-54). Nel nostro dipinto la persistenza del neobizantinismo idruntino è denunciata dalla concezione astratta dello spazio, risolto con impaccio nell’indicazione di profondità del piano in contrasto con la figura appiattita in superficie e con la base scorciata della colonna di fine marmo in primo piano. Ma la mancanza delle tradizionali sottili lumeggiature d’oro e di rigide convenzioni e stilizzazioni il denso chiaroscuro che definisce le forme nella loro volumetria; un certo manierismo compositivo, più che accostare il dipinto alla cerchia dei madonnari cretesi, valgono ad individuarne più genericamente l’ambito culturale, accanto agli iconografi locali della seconda metà del secolo.                                                                                                                    

Bibliografia – inedito. Relazione tecnica – La tela, a trama stretta, presentava nella parte inferiore delle screpolature con arricciamento della tela. Visibili precedenti interventi sulle gambe del Cristo e su tutto il pavimento. Nell’operazione di restauro si è proceduto alla pulitura ed al consolidamento della pellicola pittorica, alla foderatura ed alla collocazione su un nuovo telaio ad espansione. Ritocco eseguito con colori ad olio. – Esercizio finanziario: 1971 – Restauro: N- Minutilli – Direttore dei lavori: M. D’Elia”.                                                                                                  

Da Restauri in Puglia – 1971-1981 I, Schena Editore, Fasano di Puglia, 1983 – Ministero per i Beni Culturali e Ambientali – Soprintendenza per i Beni Ambientali, Architettonici, Artistici e Storici della Puglia. La Scheda N. 71 “Pittore meridionale del sec. XVI – Cristo alla colonna – Olio su tela cm. 170 x 65 – Cerignola (Fg). Chiesa di San Francesco” è stata redatta dalla Dott.ssa ROSA LORUSSO ROMITO (r.l.r.), p. 187.

Cerignola, 7 giugno 2016                       Salvatore Delvecchio

Cerignola – Chiesa Madre – Chiesa San Francesco d’Assisi – Altare (1702) dedicato al Santissimo Salvatore – Tela del Santissimo Salvatore (sec. XVI) – Foto Matteo Stuppiello 8.12.1987

Cerignola – Chiesa Madre – Chiesa San Francesco d’Assisi – Altare (1702) dedicato al Santissimo Salvatore – Tela del Santissimo Salvatore (sec. XVI) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 8.12.1987

Cerignola – Chiesa Madre – Chiesa San Francesco d’Assisi – Altare (1702) dedicato al Santissimo Salvatore – Tela del Santissimo Salvatore (sec. XVI) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 8.12.1987

Cerignola – Chiesa Madre – Chiesa San Francesco d’Assisi – Altare (1702) dedicato al Santissimo Salvatore – Tela del Santissimo Salvatore (sec. XVI) – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 8.12.1987.


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