Ricerca, Tutela e Valorizzazione dei Beni Culturali dagli anni 60
 

UNA IMPORTANTE RELIQUIA DI SAN GIUSEPPE DA COPERTINO (1740) NEL MUSEO ETNOGRAFICO CERIGNOLANO

Il Visitatore del Museo Etnografico Cerignolano (1979) viene colpito dal fascino e dalla luce per la varietà degli Oggetti, dai Colori, dalle Forme e dall’Antichità che emanano nel silenzio  producendo intensi messaggi storici, affascinanti, pregnanti di una cultura passata, che si fa presente in questo angolo di Città, sin dal 1979, a garantire la sopravvivenza dei Beni storico-culturali. Tutto questo lo possiamo leggere e sentire attraverso gli occhi inebriati di luce e dalle parole sincere che vengono espresse in piena libertà e, soprattutto, spontaneità dai Visitatori piccoli e grandi.

Un Settore che cattura l’attenzione del Visitatore è quello riguardante il cospicuo numero di Sacre RELIQUIE presenti nella LITOTECA. Una “VETRINA” in legno e vetro, foderata nell’interno con stoffa rossa sulla quale sono collocate numerose Sacre RELIQUIE; altre sono presenti all’esterno nella parte superiore perché contenute in RELIQUIARI molto grandi richiedenti maggiori spazi.

Questa volta poniamo l’attenzione su una IMPORTANTE RELIQUIA di SAN GIUSEPPE DA COPERTINO (*Copertino (LE) 17.06.1603   †Osimo (AN) 18.09.1663), datata 1740, comunemente chiamato “il Santo dei VOLI”, Protettore degli STUDENTI.

Si tratta di un FOGLIO CARTACEO, piegato in due, di consistente spessore, avente le seguenti misure: cm. 21 x  cm. 31,03.  Il FOGLIO risulta piegato e ripiegato su se stesso tanto da lasciare i segni dei bordi ripiegati. Il testo è leggibile, vergato con inchiostro nero molto marcato, le parole ben scritte, nitide con assenza di sbavature di inchiostro. La RELIQUIA è presente sulla parte superiore del FOGLIO, al centro tenuta ferma dalla cucitura di un filo di seta rosso che termina nei due capi bloccati dal SIGILLO con la CERALACCA; a tergo del FOGLIO leggiamo sempre scritto con inchiostro nero, sbiadito dal tempo “Reliquia”.

Riportiamo il testo: “Noi Fra Angelo Sidori da Spello Maestro nell’Arti, e in Sag(ra) Teolog(i)a / e di tutto l’Ordine serafico de Minori Conventuali di S. Francesco / VICARIO GENERALE APOSTOLICO /  Facciamo piena, e indubitata fede, come ritrovandoci nel nostro Convento / di S. Francesco  della Città di Bari, in occasione della S(ant)a Visita, abbiamo trà l’altro / visitato, e riconosciuto una Cassetta esistente nell’Erario di d(ett)o Convento , entro la quale / si conservava una Tonaca intiera col Cappuccio del Ven(erabile) Servo di Dio P. Giuseppe da Copertino / Sacerdote dell’Ordine nostro, sigillata col sigillo della n(ost)ra Religione, e riconosciuta già / dal fù R(everendissi)mo P. M(aest)ro Domenico Andrea Borghesi n(ost)ro Predecessore, dalla quale abbiamo cavato  / il qui sovraposto pezzetto del Cappuccio di detto Servo di Dio, cucito in q(ue)sto foglio con filo di seta rossa, e sigillo piccolo del n(ost)ro Uffizio. In fede di che abbiamo sotto / scritta la p(res)ente, e fatto sottoscrivere dal n(st)ro Vice-Seg(reta)rio e sigillare col sigillo della nostra / Religione. Dato nel n(ost)ro Convento di S. Francesco nella Città di Andria – questo dì 16. Febraro 1740 /    F(rater) F(elix) A(ngelus) Sidorius Vic(ari)us Gen(era)lis Ap(osto)licus / Fr. Constant(i)nus Rossi / Pro: Secret(a)rius Ordinis”. In basso sulla sinistra vi è apposto, incollato, il Sigillo di carta con il PUNZONE a pressione da rendere ben visibile a rilievo sia la scritta circolare che l’Effigie di San Giuseppe da Copertino, presente al centro. Infatti la scritta risulta essere:  “S. GIUS. COPERTINI ORDINIS TITULO CONVENTUALIUM”.

La RELIQUIA di San Giuseppe da Copertino in trattazione ha una miriade di rimandi di carattere religioso,  storico e sociale. Ma andiamo in ordine. Sempre grato al nostro amico e collaboratore, il compianto Mons. Michele De Santis, il quale ha sempre creduto nella notevole funzione culturale del Museo Etnografico Cerignolano sostenendolo con ampie donazioni di testimonianze materiali e anche di notizie utili per la ricerca storica. Lo stesso Don Michele mi fece dono della RELIQUIA di SAN GIUSEPPE da COPERTINO il 22 gennaio del 1992, insieme a tante altre. Volle, ricordo molto bene, tracciarmi il percorso di come era venuto in possesso della Stessa. La sig.na ANGELA GAMMINO, donna di chiesa, figlia di Giuseppe e Concetta Masella, era sorella del Can. PASQUALE GAMMINO. Era lui il detentore delle numerose RELIQUIE. Il suddetto Canonico, parente di Mons. Michele De Santis, abitava  in Via Domenico Cimarosa al civico 4.  Continua nella narrazione che il Can. Pasquale Gammino  lasciò il Palazzo alla sorella Angela e questa poi per volontà  del fratello passò alla Chiesa di Cerignola. La Sig.na ANGELA aveva lasciato alla Famiglia De Santis le Sacre RELIQUIE. Mons. Michele de Santis mi fornisce, poi, ulteriori indicazioni sul Can. Pasquale Gammino,  il quale fu nominato Canonico del Capitolo Cattedrale “San Pietro Apostolo” il 23.6.1856 con il titolo di MANSIONARIO; negli antichi libri delle “DELIBERAZIONI CAPITOLARI” risulta che era stato CASSIERE del CAPITOLO dal 9.7.1860 fino al 17.6.1863. Nel dicembre 1862 era ancora Canonico Mansionario però prese possesso da CANONICO il 12.9.1862 (non poté avere ancora l’EXSEQUATUR) perché reputato borbonico. Ultima notizia passatami da Mons. De Santis sul Can. PASQUALE GAMMINO che si conservava una Tela ad olio che raffigurava il Sacerdote.

Ma a questa Reliquia di San Giuseppe da Copertino è collegata altra interessante storia che lega indirettamente il Santo con la nostra Città.  Negli anni ’80 ebbi modo di conoscere, tramite amici comuni, la Sig.na MARIA FILOMENA CIANCIVENTURI, la quale invitò me e mia sorella Maria a farle visita a casa, in  Viale Roosevelt n. 22. Il 29 giugno 1990 ci rechiamo sul PALAZZO CIANCI-VENTURI, per la visita. Nella stanza da letto, su un comò, vi era una CAMPANA di VETRO con sotto una STATUA in stoffa di SAN GIUSEPPE da COPERTINO. Spontanea fu la mia domanda rivolta alla Sig.na Filomena: il motivo della presenza del Santo qui da noi. Non si fece attendere la risposta. “Noi siamo originari di LECCE”, rispondeva la Sig.na Filomena, “e i miei avi, della NOBILE FAMIGLIA VENTURI, tra l’altro DUCHI di MINERVINO, conservavano una LETTERA di ringraziamento di San Giuseppe da Copertino per averlo ospitato nel loro Palazzo a Lecce”.

Per la Famiglia CIANCI-VENTURI, come si diceva originaria di Lecce, nella 1° TOMBA ad ipogeo, della Confraternita del SS.mo SACRAMENTO, vi è un piccolo MAUSOLEO dove riposano le spoglie di alcuni componenti della FAMIGLIA CIANCI e della FAMIGLIA VENTURI, tra i quali, Il Padre della Sig.na Filomena l’Avv. RAFFAELE CIANCI fu PIETRO deceduto nel 1919. Il nonno PIETRO CIANCI fu Michele, deceduto nel 1886 e la consorte FILOMENA IPPOLITO deceduta nel 1919, nonni della Sig.na Filomena. Ancora il Prof. MICHELE CIANCI fu Pietro deceduto il 1942 e la consorte RAFFAELLA DEI DUCHI VENTURI deceduta nel 1927. Nel timpano del TEMPIETTO-EDICOLA vi è scolpito nel marmo grigio venato chiaro lo STEMMA NOBILIARE della FAMIGLIA VENTURI.

La Famiglia CIANCI-VENTURI costruì un artistico PALAZZO nel 1908, in stile Liberty, piuttosto sobrio, in VIA UMBERTO I con ingresso al n. 32, oggi Viale Roosevelt n. 22. Un PALAZZO a due piani con 10  Balconi con RINGHIERE in ferro nello stesso stile,  e un ingresso monumentale tutto in Pietra di TRANI avente nel punto di chiave, scolpito magistralmente, lo STEMMA NOBILIARE della FAMIGLIA CIANCI con la data 1908. Belle decorazioni a stucco impreziosiscono il prospetto. Lo STEMMA reca una TORRE MERLATA con un LEONE RAMPANTE nell’atto di arrivare alla sommità. Un artistico nastro infiocchettato lascia cadere le due estremità a lambire la torre e il campo. Opera d’arte il PORTONE d’ingresso in ferro, in due grosse valve, massiccio con due grossi BATTENTI metallici; cornici polimodanate perimetrano lo stesso portone. Una targhetta è posta sulla VALVA di sinistra in basso verso la sinistra, questa l’iscrizione: “ENRICO TREICHLER / STABIL(MEN)TO  INDUSTRIALE E / ARENACCIA  AL(L) RECLUSORIO / NAPOLI”.

Cerignola, 9 Gennaio 2018                                                                              Matteo Stuppiello

Bibliografia e Note

–  MICHELE DE SANTIS (*Cerignola 23.11.1900 †Cerignola 28.4.1993) figlio di Michele e Rosaria Giannatempo.

Mons. PASQUALE GAMMINO (*Cerignola 28.2.1824  †Cerignola 31.5.1886) figlio di Giuseppe e Concetta Masella.

–  MARIA FILOMENA CIANCI-VENTURI (*Cerignola 23. 11. 1898 †Roma 1.8.1995) figlia di Raffaele, avvocato e Giovanna VENTURI. La Sig.na Filomena, casalinga, diplomata Magistrale, abitava in Viale Roosevelt n. 22. La Sig.na Filomena era stata una collaboratrice del Museo Etnografico Cerignolano.

– Ringrazio l’amico NICOLA BORRELLI per la ricerca anagrafica presso l’Ufficio Comunale di Stato Civile di Cerignola.

– Ringrazio la PROF.SSA GIUSTINA SPECCHIO per la trascrizione dei testi in latino.

– Per lo STEMMA della FAMIGLIA VENTURI si è consultato il sito www.heraldrysinstitute.com

Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Sala litoteca – Vetrina delle Sacre Reliquie – Reliquia di San Giuseppe da Copertino – Foto Matteo Stuppiello 12.12.2017.

Cerignola – Museo Etnografico Cerignolano (1979) – Sala litoteca – Vetrina delle Sacre Reliquie – Reliquia di San Giuseppe da Copertino – Particolare – Foto Matteo Stuppiello 12.12.2017.

Il “Santino” è tratto da www.cantualeantonianum.com

Cerignola – Cimitero Comunale – Tomba della Confraternita del SS.mo Sacramento – Ipogeo – Edicola con Urne della Famiglia Cianci-Venturi – Foto Matteo Stuppiello 12.12.2017 – Lo Stemma della Famiglia Venturi, Duchi di Minervino: “D’azzurro alla banda di oro caricata da tre mezzelune montanti di rosso, ed accostato da due stelle a 6 raggi d’oro, una in capo e l’altra in punta” .

Cerignola – Viale Roosevelt, n°22 – Palazzo Cianci – Venturi – Portone di ingresso – Lo Stemma della Famiglia Cianci – Foto Matteo Stuppiello 9.10.1982.